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Maltrattamenti in Appennino

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Maltrattava i genitori, ed ultimamente anche il fratello, con continue vessazioni fisiche e psicologiche allo scopo di ottenere danaro per acquistare bevande alcoliche e sigarette o per ottenere le chiavi della macchina. Gli eccessi d’ira consistevano in pugni e calci sferrati, oltrechè ai congiunti, alle suppellettili di casa; il tutto condito con urla, minacce di morte e violenze varie che riducevano i familiari in uno stato di profonda soggezione e prostrazione.

Quando veniva rimproverato affinchè limitasse le continue richieste di danaro (circa 15 € al giorno) per acquistare sigarette ed alcolici, non ha esitato ad inasprire le violenze. Diversi episodi si sono susseguiti nel tempo.

A fine dicembre scorso, durante un servizio di pattugliamento nei comuni montani, i carabinieri di Toano provvedevano ad intervenire presso un’abitazione dopo l’ennesima esplosione di violenza del giovane. Ed in questa circostanza i familiari, seppur in modo sofferto, hanno riferito i fatti in un tormentato e triste racconto verbalizzato dagli uomini del brigadiere Rosario Matarelli, i quali a loro volta hanno informato la Procura reggiana.

Un rapporto, quello stilato dai militari, che ha fotografato una situazione fortemente degenerata, tanto da costituire un serio pericolo per l’incolumità delle vittime e tanto perciò da indurre immediatamente il procuratore capo Italo Materia a richiedere un provvedimento restrittivo di natura cautelare.

Il giudice per le indagini preliminari ha perciò emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, che nella tarda serata di ieri è stata eseguita dai carabinieri, che hanno arrestato il giovane (un 38enne reggiano) conducendolo in carcere per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate ed estorsione continuata.