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Energia, balneabilità, attività produttive: et voilà la val d’Enza

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Il Consiglio provinciale, presieduto da Lanfranco Fradici, ha approvato con 17 voti favorevoli (Ds, Margherita, Pdci e Rifondazione Comunista) e 5 astensioni (Forza Italia, An e Udc) un documento presentato dalla Giunta contenente una serie di iniziative per lo sviluppo e la valorizzazione della Val d'Enza.

Il documento è passato con alcuni emendamenti: uno del diessino Angelo Paterlini, uno a firma di Forza Italia, An e Udc ed infine tre emendamenti del capogruppo del Pdci William Marastoni. Ad illustrare i punti fondamenti del documento è stata la presidente della Provincia Sonia Masini: "La Val d'Enza è un'area con una vocazione forte e, anche in vista del Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale), occorre averne un'idea aggiornata e ragionata". A questo punto la presidente Masini ha quindi spiegato "l'importanza di coniugare tradizione, innovazione e sviluppo, in modo armonico. Gli interventi, anche di modifica del territorio, devono collocarsi in modo armonioso nel contesto, avendo cura di quanto già esiste sul territorio".

La presidente della Provincia ha poi fatto riferimento all'Enza "che deve essere valorizzato, sotto diversi punti di vista, cioè a scopi irrigui e di produzione di energia, ma deve anche essere restituito ai turisti, recuperandone la balneabilità, che è stata anch'essa un pezzo di storia reggiana". La presidente ha poi ribadito "l'importanza della filiera agroalimentare e, in particolare, della produzione di Parmigiano Reggiano nell'area".

Nel documento si definisce inoltre positiva la delocalizzazione dell'azienda Ferrarini a Canossa, affermando che "per questa e per altre aziende che vorranno proporre interventi che rientrino nell'ambito dei programmi provinciali e siano compatibili con l'idea di sviluppo di qualità, si esprime parere di massima favorevole, riservandosi le necessarie valutazioni sulle richieste che eventualmente perverranno".

Altra questione affrontata nel documento è il "recupero del convento di Montefalcone e di una destinazione a sede del consorzio del Parmigiano Reggiano". "E' positiva questa programmazione di area vasta, che la Provincia dovrebbe svolgere sempre più spesso", ha affermato il capogruppo di Forza Italia Claudio Guidetti. "La val d'Enza è una delle zone più pregiate di questo territorio - ha aggiunto Guidetti - che necessita di particolare attenzione anche in funzione anche della produzione di Parmigiano Reggiano. La filiera ha delle sue specificità e pertanto ha esigenze particolari, a partire da un fabbisogno idrico delle zone in cui viene prodotto. A questo proposito l'auspicio è che le stime che verranno fatte al momento dell'approvazione del Piano di tutela delle acqua siano finalmente realistiche e che si diano poi risposte adeguate, anche dal punto di vista delle infrastrutture, lasciando da parte approcci ideologici".

Per il capogruppo dell'Udc Tarcisio Zobbi "dovrebbe esserci una maggiore chiarezza sui criteri della programmazione che questa Provincia intende adottare". Zobbi pone quindi alcuni interrogativi: "Una programmazione di questo tipo verrà poi replicata anche in altre aree?". Secondo Zobbi "è comunque un errore distaccare territorialmente dalla città, dove ad esempio le opere di Calatrava si pongono come novità ed elemento di impulso, realtà come quelle del Consorzio del Parmigiano Reggiano".

"Non si deve perdere l'occasione di far diventare la val d'Enza un polo a basso impatto ambientale". Ad affermarlo è la capogruppo degli Ecologisti per l'Ulivo Margherita Bergomi, per cui "la bussola di orientamento dello sviluppo in quest'area deve contemplare le migliori tecnologie possibili, dal punto di vista idrico, energetico, di depurazione, di emissioni in atmosfera. Alle aziende che vorranno insediarsi in quelle aree dobbiamo chiedere qualità nelle scelte".

"Individuare il convento di Montefalcone come sede del Consorzio del Parmigiano Reggiano mi sembra un'idea affrettata, di cui vorrei capire meglio le motivazioni" ha commentato il capogruppo di An Leopoldo Barbieri Manodori, soffermandosi poi sulla questione del fabbisogno idrico dell'area: "Sarebbe un errore grave il non riconoscimento del deficit idrico in cui versa l'area. Una programmazione così ambiziosa non può tralasciare questo elemento". Barbieri Manodori ha poi affrontato il tema della mobilità nella val d'Enza: "Credo che la ferrovia debba essere considerata di primaria importanza".

Il diessino Daniele Caminati "il documento ha il pregio di riconoscere le tipicità del territorio e di valorizzarle adeguatamente", mentre su Montefalcone ha detto che "il fatto di creare una simbiosi fra il prodotto, e le relativi azioni di promozione, con il territorio può solo essere un valore aggiunto".

Il consigliere di Forza Italia Francesco Benaglia ha voluto esprimere le ragioni della propria astensione: "Ritengo non corretto il riferimento ad un'azienda privata nell'ambito di un atto di indirizzo politico-amministrativo. Inoltre non credo che quello che era un convento sia la sede adeguata per ospitare un'attività, come quella del Consorzio, che comunque ha scopi commerciali".

"Parere favorevole al documento" è stato espresso invece dal consigliere del Prc Ruggero Manzotti anche se "i temi sono affrontati in modo generale ed esistono alcune criticità che credo necessiteranno poi di ulteriori approfondimenti".

Il "voto positivo sul documento" è stato anticipato anche dal capogruppo del Pdci William Marastoni.

Infine, è intervenuto il consigliere diessino Angelo Paterlini: "E' un atto importante, perchè pone al centro della programmazione un sistema. E' una scelta politica giusta e coraggiosa".