E’ iniziato, anche nell’Appennino Reggiano, l’iter di costituzione del Partito Democratico attraverso assemblee ed iniziative tra la gente.
Il merito della prima iniziativa pubblica va ascritto a quel gruppo di Verdi reggiani che, in contrasto con quanto deciso dal partito nazionale guidato da Pecoraro Scanio, ha scelto di stare col Partito Democratico per incarnarne l’anima ecologista.
Ieri sera, in un foyer del teatro Bismantova discretamente affollato, è stato proprio il leader di questo gruppo, il consigliere regionale Gianluca Borghi, ad aprire la serie di interventi degli invitati e del pubblico sul tema:”Idee per un partito democratico solidale e ambientalista”.
Gianluca Borghi, che è correggese, si è detto contento di poter aprire sulla nostra montagna la serie di incontri tesi a far nascere dal basso il nuovo partito che dovrà essere capace di recuperare alla politica attiva tanta gente che ora se ne sta alla finestra per sfiducia nel sistema dei partiti e soprattutto tanti giovani indifferenti o addirittura ostili alla politica.
A proposito di giovani c’è da dire che nel pubblico ce n’era un bel gruppo mescolato a tanti anziani che della politica in montagna sono stati i protagonisti per decenni su sponde opposte e concorrenti.
Atipico l’intervento di Massimo Zamboni che è anche assessore al comune di Carpineti, ma che è soprattutto un fine musicista e intellettuale che, dopo aver fatto ascoltare una sua recente composizione per la colonna sonora di un film (una canzone dal titolo “La mia patria attuale”), ha svolto un discorso tutto centrato sul tema dello svilimento della cultura oggi in Italia.
Il Partito Democratico dovrà porsi il problema del rapporto con la cultura e con gli intellettuali, non per “usarli”, ma perché se non si valorizza il ruolo da essi svolto nel costruire consapevolezza e senso critico diffusi, non sarà possibile uscire dalle strettoie e dal basso livello attuali: una televisione asservita alle regole del mercato e ai numeri dell’auditel, una musica che non produce più nulla di nuovo, ma rimastica il passato, un cinema di bassissimo livello e di scarso impatto perché non più frequentato, ecc.
Di seguito sono intervenuti Margherita Bergomi e Nuccia Mola che hanno insistito sulla centralità dei temi ambientali per il nuovo partito, temi che sono strettamente connessi alla economia (soft-economy) e alla salvaguardia del benessere dei nostri figli e nipoti (quindi tempi molto brevi per reagire!).
Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne’ Monti, ha messo sul tavolo il tema dell’Europa ed ha annunciato la prossima costituzione di un Comitato per gestire la nascita del nuovo partito a livello locale.
Diversi gli interventi dal pubblico, tutti favorevoli, seppure con accenti diversi di pessimismo ed ottimismo, e poi conclusioni affidate a due senatrici: Leana Pignedoli e Albertina Soliani.
Da ambedue, che vengono da esperienze diverse, è venuta una convinta adesione ed un impegno concreto per la nascita del Partito Democratico che è la vera novità di questo nuovo secolo, ma che rappresenta il naturale approdo di un lungo itinerario iniziato con la nascita dell’Ulivo a seguito della implosione del sistema dei partiti in Italia connesso a tangentopoli e al crollo del Muro di Berlino.