Home Cronaca Castelnovo / Intervento della Giunta comunale sul mancato appuntamento di “Apri le...

Castelnovo / Intervento della Giunta comunale sul mancato appuntamento di “Apri le ali e poi vola”

1
8

Questa mattina in Municipio a Castelnovo ne' Monti si è svolto l'annunciato incontro tra la Giunta comunale ed il Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, per approfondire il tema della riapertura del sentiero tra l'Eremo e la sommità della Pietra di Bismantova, con quali modalità e precauzioni.

L'incontro si è poi ampliato a temi generali riguardanti la rupe più conosciuta dell'Appennino reggiano, ed è stato deciso che sarà convocata una conferenza sulla Pietra, entro poche settimane, rivolta soprattutto alle associazioni ed agli enti che hanno interessi sulla salvaguardia, fruizione e valorizzazione di questo grande monumento naturale.

Riguardo in particolare alla sentieristica nel corso dell'incontro si è preso atto che sono in fase di consegna i pareri tecnico legali e giuridici sulla situazione, che permetteranno di confermare un programma di riapertura del sentiero in oggetto, dopo aver predisposto ed installato, in tempi stretti, una cartellonistica che metta in evidenza i rischi ed i pericoli legati alla percorrenza, e la necessità di dotarsi di idonea attrezzatura per affrontare il sentiero. Si renderanno più visibili, attraverso apposita segnaletica, e verranno ulteriormente sistemati i sentieri alternativi come quello che transita vicino al deposito Agac, e quello che sale da Casa Pattino; inoltre verranno programmate e realizzate entro la prossima stagione estiva alcune varianti al sentiero attualmente chiuso che lo renderanno più sicuro. La manutenzione e la gestione di tali sentieri verranno affidate al Parco nazionale, nel cui territorio la Pietra di Bismantova ricade.

Su queste stesse tematiche la prossima settimana incontreremo il Cai ed il Soccorso Alpino; una volta definite le proposte e dopo questo ulteriore confronto verrà reso pubblico ed operativo il programma di intervento.

In merito alla lettera aperta inviata dall'Unitalsi sull'annullamento della manifestazione “Apri le ali e poi vola”, si riconferma il sostegno e la gratitudine verso questa importante associazione, ed inoltre la volontà di Comune e Parco di sostenere ed aiutare questa iniziativa di alto valore. Purtroppo la situazione di rischio messa in evidenza su tutto il versante, fino all'Eremo, dagli ultimi lavori e la doverosa necessità di indicare i rischi, e tutelare i visitatori, non hanno permesso la riapertura del sentiero principale.

Senza alcun intento polemico e rispettosi dei pareri di Cai e Soccorso Alpino, si sottolinea però, per correttezza, che il sentiero utilizzato nelle passate edizioni per trasportare malati ed ospiti dell'evento sulla cima della Pietra è stato un altro, quello di Casa Pattino che resta aperto e percorribile, e non quello dell'ordinanza di chiusura, che comunque non è mai stato transitabile da mezzi motorizzati, carrozzine o persone con handicap.

(La Giunta comunale di Castelnovo ne' Monti)

* * *

Pezzi correlati:
- Chiudi le ali... non si vola! La risposta del sindaco (6 settembre 2007)

8 COMMENTS

  1. Evviva!
    Con una gravidanza di quasi un anno (di cui non si fa menzione) è proprio il caso di dire che la Montagna ha partorito il Topolino… Tutto ok, quindi, con tre cartelli ce la caviamo. Il 2007 è stato quindi “orribilis” causa ritardi “tipografici”.

    (Commento firmato)

  2. Informazione alla Giunta
    Senza alcun intento polemico segnalo alla Giunta ciò che non le è probabilmente noto. La logistica organizzativa di “Apri le ali e poi vola” ha (da sempre) visto i seguenti punti di accesso:
    – disabili (circa 120 persone): salita e discesa con elicotteri;
    – supporto logistico trattori + disabili con fuoristrada (circa 40 persone): carraia Ca’ Pattino;
    – partecipanti marcianti (300/500 persone): salita e discesa dal sentiero tradizionale dantesco oggi chiuso.
    Per evidenti ragioni di sicurezza non è possibile fare condividere la stretta e scoscesa carraia di Ca’ Pattino da mezzi meccanici e da centinaia di persone, lì si che ci sarebbe pericolo!
    Cordiali saluti.

    (Francesco Dalla Porta)

  3. Grazie…
    Il primo a Francesco per aver ricordato al sindaco come si svolge la manifestazione: nonostante abbia quasi sempre partecipato (come dice lui) forse non ha ben chiaro di che cosa si tratta. Il secondo al sindaco stesso per la grande prova di demagogia nella risposta…

    (Commento firmato)

  4. Non capisco
    Dunque, “Apri le ali e poi vola” nasce per aiutare coloro che non possono arrivare sulla Pietra perchè non hanno la possibilità di fare il sentiero oggi chiuso. Chiude il sentiero, appunto, e “Apri le ali” non si fa più, nonostante ce ne sia un altro aperto che richiede 15 minuti a piedi in più…
    Mi è sfuggito qualcosa?

    (B-Side)

  5. Cerco di spiegarti…
    Eccoci, B-Side. Quale sentiero intendi con 15′ in più? Se è quello improvvisato dal deposito AGAC ti consiglio di provarlo domani e poi ti renderai conto che è già IMPERCORRIBILE in salita a persone ben allenate; in discesa è una vera trappola; se poi dovesse piovere si blocca. Organizzare e chiamare su quel percorso centinaia di persone (di tutte le età e mobilità) sarebbe da sciagurati, e noi non lo siamo.
    Comunque provalo e poi domani sera ci fai una bella testimonianza qui…
    Saluti.

    (Francesco Dalla Porta)

  6. Per Francesco Dalla Porta
    Ricordi quando, da giovani, si interveniva con i nostri Toyota per portare soccorso quando in alcune regioni italiane vi erano calamità?… Se c’è bisogno di qualche fuoristrada per portare i diversamente-abili sulla Pietra, puoi contare ancora su di me!

    (Umberto Gianf.)


  7. Non voglio assolutamente utilizzare “Redacon” per replicare a coloro che manifestano, con diritto e lealtà, pareri contrari o diversi a quelli dell’Amministrazione comunale. Vorrei però invitare a non “mescolare” le problematiche di staticità e di sicurezza (con relative responsabilità delle istituzioni preposte) di Bismantova e della sua sentieristica con il rinvio purtroppo di una manifestazione bella ed importante come “Apri le ali e poi vola”. Sono due tematiche ovviamente diverse. Sulle modalità di utilizzo dei sentieri della Pietra in questa manifestazione rispetto il parere di esperti come il Signor Dalla Porta; vedo pareri contrari al suo, e se posso portare la mia esperienza devo dire che ho percorso tranquillamente con la famiglia il sentiero del deposito Agac che porta alla sommità. Ma, ripeto, non si voleva e non si vuole scavalcare gli esperti, o entrare in discussione con gli organizzatori ai quali va sempre il nostro plauso ed il nostro ringraziamento. Se mi è permesso vorrei invitare il Signor “Evviva” a venire in Comune a trovarmi, dove anche con l’ausilio dei tecnici gli farò vedere tutta la documentazione sulle pratiche eseguite dal nostro Comune, dal dicembre scorso, dopo la richiesta di chiusura del sentiero da parte dei Vigili del fuoco e della Prefettura, per eseguire i lavori di messa in sicurezza dei massi pericolosi segnalati. Gli farò anche leggere le sentenze di tribunali e della Corte di Cassazione in merito alle responsabilità degli enti locali preposti per incidenti in montagna(sentieri ed altro) dovuti alla caduta di massi. Venga a trovarmi, “Signor Evviva”, senza banalizzare complesse problematiche sulle quali non esiste nel nostro paese una chiara legislazione. Al Signor “Grazie”, poi, un ringraziamento per le lodi; noto comunque che non ha bisogno…. di imparare da nessuno a proposito di presunta “demagogia”. A presto, venga anche lei a trovarmi in Comune.

    (Gian Luca Marconi)

  8. Allora chiudiamo la A1
    E’ con dispiacere che apprendo che la manifestazione “Apri le ali e poi vola” quest’anno salta. Mi unisco a quanto scrive Francesco, a cui aggiungo che non è credibile una burocrazia che in un anno non risolve i problemi o, peggio, pensa di risolverli con 4 cartelli. Indubbiamente la manifestazione è energivora, ma credo sia petrolio (con conseguenti emissioni serra) bruciato a fin di bene. Del resto cos’è questo consumo rispetto allo spreco delle luci e della costruzione, che so, del ponte di Calatrava?
    O, forse, è meno pericoloso viaggiare in autostrada che passeggiare in un sentiero? Nel sentiero, leggo, va segnalato il pericolo: bene. Allora scriviamo, lungo le strade: attenzione, rischi la vita (sì, a volte viene fatto, va ben). Attenzione, inquini la nostra aria e quella degli altri. Nuoci gravemente alla salute. Alteri il clima.
    La pianura padana vede record di inquinamento; non c’è solo l’immagine da satellite, dove si vede che siamo la zona più inquinata del mondo. Ce n’è un’analoga che indica l’aspettativa di vita persa per inquinamento: 3 anni, il peggio, almeno per l’Europa.
    Almeno, sulla Pietra l’aria è più pura: vorrei invitare su con me sindaco e giunta e mostrare il “rigo nero”. E’ forse meno pericoloso del sentiero?

    (@Lhttp://blog.lombroso.it@=blog.lombroso.it#L)