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Earth Heart Revolutions

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L'avevamo detto già in Earth Heart... "tra qualche mese tutti saranno ambientalisti" ed ecco che la nostra premonizione si è avverata. Ogni multinazionale, azienda o semplice cooperativa si è improvvisamente scoperta ecologista, visionaria, scientificista. Le loro auto inquinano meno, sono fatte con frutta e verdura ed hanno un motore che emette profumo di rose. Magari hanno anche le stimmate sui tergicristalli. E tutto questo, ovviamente e ipocritamente seguito dalle solite scritte illeggibili in fondo, in nero, che smontano tutta la buffonata. Ma non ci fermeremo qui, noi; dalla nostra cara montagna scenderemo nelle grandi città a duellare con le più grandi industrie del mondo perchè è giusto fare corretta informazione.

Basta digitare Auto ecologica su Google che subito compaiono i siti. E dico i siti! Di due case automobilistiche come collegamenti sponsorizzati.
Il marchio francese romboidale scende in campo con una politica ambientale aggressiva. Tutti parlano di ecologia. Rembault agisce. Come? Con tre punti chiaramente incomprensibili ai comuni mortali. Mi soffermerò sull'unico che riesco a comprendere. Producono macchine, udite bene, progettate per essere riciclate al novantacinque per cento. Da chi? Dallo sfasciacarrozze? O forse dovremmo buttare i finestrini nel contenitore del vetro e la lamiera in quello delle lattine?!? E non solo: sono costruite dal cinque al diciassette per cento con plastica riciclata. Percentuale chiaramente riferita, come riportato sotto, alla massa totale di plastica. Strano perchè credevamo che le macchine in questione avessero anche il motore in PVC e magari la marmitta in polistirolo così prendeva foco al primo colpo.

Anche le case editrici stupiscono. Focus invita a comprare le riviste dedicate alla natura per farsi una coscienza ecologica. Chiaramente della stessa casa editrice e tutte fatte con carta satinata. Ma non lo sanno gli scienzati che ci scrivono sopra gli articoli che la carta si fa con gli alberi?!? Vanta poi che una rivista della stessa casa, quel periodico con la donna nuda in copertina, ha adottato qualche ettaro di foresta per essere a impatto zero. Bravo! Bel gesto! E farlo direttamente con carta riciclata costava di più? Invece Niuton, che mi aveva colpito per la correttezza di essere a impatto zero (cosa vorrà dire di preciso?) e di non vantarsene, combina il fallaccio. Nel prossimo numero troverete la guida ad abitare sano. Come costruire una casa ecologica, come rendere più ecologica quella che avete già, come difendersi dalle fonti di inquinamento, come riscaldare e illuminare con tutte le indicazioni pratiche.

E già, perchè adesso è pure colpa nostra... e vuoi vedere che se tutti facciamo la doccia invece del bagno i ghiacciai del Tibet smettono di sciogliersi. Termino senza usare pseudonimi ridicoli. L'Enel, dico Enel possiede a La Spezia, dove mi sono recato in vacanza, il più grande impianto termoelettrico d'Europa. Due signore mi hanno spiegato che lì dentro bruciano carbone, petrolio e metano e la sera una grande nube giallastra viene a fermarsi sui paesini vicini trattenuta dalle colline. La signora ha diversi parenti morti per tumore alla pleura e non penso servano altre spiegazioni. Ma provate a cercare su Google le parole "ENEL" e "LA SPEZIA" e guardate cosa trovate... Enel come Disneyland . Non dico niente, vah...