Home Economia De Castro: sarò al vostro fianco per liberalizzare la parola montagna

De Castro: sarò al vostro fianco per liberalizzare la parola montagna

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Una giornata in Emilia-Romagna, quella del ministro dell’agricoltura, Paolo De Castro, salito a Castelnovo ne' Monti per sostenere la candidatura di Enrico Letta e, pare, anche per farsi perdonare l’assenza all’inaugurazione della fiera di S. Michele.

Ad accoglierlo Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne' Monti, Fabio Bezzi, vicesindaco, Marco Barbieri, consigliere regionale, Carlo Fornili, sindaco di Casina, Giuseppe Baroncini, Nuccia Mola, assessore di Castelnovo, Davide Dazzi, sindaco di Ramiseto, il mondo associazionistico rurale reggiano, oltre a carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e polizia municipale.

Clamorosa e pesante, però, la completa assenza della Coldiretti reggiana e del comprensorio di Castelnovo ne' Monti, in diatriba col ministro da alcuni mesi. Carlo Fornili, fiscalista Coldiretti, spiega la sua presenza: “Sono qui come sindaco”.

Un’occasione, quella del ministro, per rispondere ad alcune domande di settore.

Alle articolare domande di Francesco Zambonini, direttore della Confederazione italiana agricoltori, sullo stato di salute dell’agricoltura, queste le risposte del ministro: “Flessibilità del lavoro agricolo: stiamo riformando gli ammortizzatori sociali. Prevederemo controlli, nelle filiere, anche per i prodotti in ingresso dall’estero. Vorremmo stabilizzare gli incisivi fiscali in agricoltura derivati dall’Irap. Per contenere il rialzo dei prezzi dei cereali mercoledì prossimo sarà ufficializzata la delibera di messa a coltura, dalla imminente semina, di 3.800.000 ha di cereali sul territorio dell’Ue". Quote latte: cosa prevedere in attesa della liberalizzazione del 2014? Ne parleremo a marzo, ma di sicuro se si dovessero aumentare le quote ciò avverrà solo per coloro i quali hanno rispettato le regole.

De Castro accoglie positivamente l’appello di Gabriele Arlotti, direttore del Conva, che pone la problematica dell’utilizzo del sostantivo "montagna" accanto alle Dop e Igp: “Ai caseifici delle comunità montane questo è impedito, in tutta Italia, da un decreto del 2003 che, interpretato rigidamente, di fatto vorrebbe limitare l’impiego di questa importante parola. Solo l’Asiago oggi ha cambiato il proprio disciplinare di produzione in ossequio a questa norma, che di fatto ha gravemente penalizzato i produttori di montagna. Proponiamo un percorso condiviso e le nostre osservazioni giuridiche per uscire da questo empasse”.

Alberto Bergianti, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi, reclama il contributo della categoria professionale degli agronomi nelle diverse sedi concertazione. “No – è la risposta del ministro – la consultazione da parte del Ministero e degli enti spetta solo rivolta alle associazioni professionali, in quanto rappresentative delle aziende”.

Non c’è spazio per altro, perché a Reggio va in scena la conferenza stampa con Letta.