Home Cronaca Pineta di monte Castello, nuova replica dell’assessore Mola

Pineta di monte Castello, nuova replica dell’assessore Mola

2
5

In merito alle critiche espresse dal Consigliere della Lista civica Liana Gatti nel corso dell'ultimo Consiglio, e riprese dalla stampa, sull’intervento di diradamento di cui è stata oggetto una parte di monte Castello nello scorso giugno, interviene l’assessore all’ambiente di Castelnovo, Nuccia Mola

-----

Durante l’ultima seduta del Consiglio, in cui era in discussione il documento presentato dalla Signora Gatti, nella mia risposta ho anche chiesto di collaborare alle attività riguardanti il verde pubblico con proposte e suggerimenti, cosa che ancora auspico. Una richiesta per farsi un’idea del lavoro svolto la vorrei fare anche alla popolazione di Castelnovo: di fare una bella passeggiata su monte Castello partendo da via Costole, nel pieno centro storico di Castelnovo, così da poter vedere e valutare l’intervento eseguito dai volontari della protezione civile e degli alpini e dalle guardie ecologiche volontarie, che hanno eseguito e seguito il lavoro deciso e pianificato in precedenza dalla Comunità montana, nella persona del dott. Barbantini, dalla Forestale e dall’ing. Cantini del Comune, con tutte le autorizzazioni dovute.

Per l’Amministrazione comunale la pineta di monte Castello, come tutte le pinete di Castelnovo e Felina, rappresenta una risorsa urbana di grande valore ambientale e storico.

Nessuna intenzione da parte nostra quindi di danneggiarla, tutt’altro; la nostra intenzione era ed è di rendere la pineta più pulita e meglio fruibile. Monte Castello è una “pineta–bosco consociato di latifoglie e conifere”, secondo la definizione del dott. Bertoluzza della Forestale, che effettuò un sopralluogo nel 2004. Infatti sulla zona sono stati numerosi negli anni gli interventi: nel 2001 da parte della Bonifica Bentivoglio Enza e dal 2003 da parte di un gruppo nutrito di volontari del paese, tra i quali anche guardie ecologiche ed ecoselettori.

Nella relazione seguita al sopralluogo del 2004 Bertoluzza affermava tra l’altro: “Nonostante gli interventi si assiste ad una crescita squilibrata dei pini, che in molti casi sono filati, poco stabili e sensibili alle avversità meteoriche, essendo i pini neri piante caratteristiche di zone climatiche diverse dall’Appennino”.

Lavori di diradamento sono quindi non solo utili, ma necessari: quelli effettuati questa estate non hanno riguardato solo la parte sommatale della pineta, ma anche il percorso che vi conduce, ovviamente per quanto riguarda le parti di proprietà del Comune, dato che ci sono vaste porzioni di monte Castello che sono di proprietà privata.

5 COMMENTS

  1. Ottimo suggerimento!
    Beh, visto che ci ha proibito da un anno di salire sulla “nostra” Pietra mi pare un’ottima idea fare un giro sul “nostro” monte Castello… Cosi almeno ci godiamo gli alberi, prima che secchino, rischino di seccare o li tagliate (con tutte le autorizzazioni) perchè non sono “delle nostre parti”.

    (Commento firmato)

  2. ……Ci prende in giro?
    Ma… non solo non ha detto una sola parola su piazza Pietri, ma non ha nemmeno risposto se verranno ripiantati gli alberi (seguiti con le dovute cure) nelle nostre piazze!!!!!
    Penso che sia abbastanza inutile girare attorno ai problemi della pineta di monte Castello prendendoci in giro, gli alberi sofferenti che vanno tagliati(?), che è in parte boschiva, ecc. Siccome non sono più giovane e la mia memoria torna indietro di una cinquantina d’anni, mi ricordo che all’epoca la pineta era pulita da arbusti vari, edere, ecc.; si poteva camminare tranquillamente anche al di fuori dei sentieri, ed era molto frequentata da turisti e mamme con bambino, ragazzi, ecc.
    Forse a quei tempi c’era più rispetto verso la natura, ma i tempi purtroppo sono cambiati.
    Certo, ora si vede ad occhio di profano (senza chiamare esperti) che la poca cura adottata finora ha favorito la crescita boschiva, ma si risolve il problema tagliando gli abeti sani??????
    Anche se le conifere non sono autoctone penso che dalle parti turistiche di Chiavari e Rapallo non si sognerebbero mai di tagliare le bellissime palme!!!
    Grazie.

    (Commento firmato)

    —–

    @CProprio ad onor del vero, l’assessore, @Lhttp://redacon.radionova.it/leggi_news.php?id=5082&origin=N&ogg=notizie&categoria=11&pag_prox=1@=almeno su piazza Martiri#L, ha detto che nel quadro della prossima riqualificazione le piante verranno rimesse. Certo, occorrerà poi del tempo perchè crescano…#C

  3. …che due pali di ferro…
    Per l’ultimo commento. Forse le palme al mare non le piacciono, è una questione di punti di vista. Però hanno anche loro la funzione clorofilliana e rilasciano ossigeno. Così non è per i pali di ferro di piazza Martiri… che mi pare al massimo possano rilasciare ruggine.
    Secondo me noi castelnovesi sul tema, in questo periodo, è meglio che stiamo ben zitti.

    (Commento firmato)