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Near a rischio

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Il Near (Nucleo emergenza Appennino reggiano, in sostanza la Croce Verde di Castelnovo ne’ Monti) è a rischio di forte ridimensionamento. Se non troverà nuovi volontari non potrà più garantire il servizio “24h per 365 dì all’anno” per quanto riguarda l’emergenza e dovrà limitarsi al solo servizio programmabile: trasporto malati, dialisi…

Dice il vicepresidente Mario Francia, di Felina: “Ora contiamo un centinaio di volontari, ma quelli effettivi, che coprono i turni (anche per chi non lo fa), sono non più di 50-60. Abbiamo bisogno di nuove leve, dovremmo anzi raddoppiarle, se possibile. Diversamente non potremo più sostenere il nostro servizio alla comunità”. Un servizio che, nel 2006, ha visto circa 650 uscite, cioè un paio al giorno.

“Quando organizziamo i nostri corsi di arruolamento/aggiornamento, solo circa il 10% dei partecipanti poi diventa un nostro effettivo. Troppo poco. A Castelnovo poi, da questo punto di vista si fa un po’ fatica; probabilmente perché qui c’è l’ospedale e chi ha necessità riesce più facilmente ad organizzarsi da sé”.

“Poi c’è il problema – sono sempre parole di Francia – del rinnovo della convenzione con l’azienda Usl, ormai vecchia, per la quale riceviamo una somma di circa 32-33.000 annui per il cosiddetto ‘fermo macchina’, cioè per la predisposizione dell’automedica pronta a partire in caso di necessità. Anche qui: troppo poco”.

Conclude il dirigente: “Se non troveremo persone disponibili a donare parte del proprio tempo a favore di un fondamentale servizio a favore della collettività e non avremo congrui adeguamenti economici da parte dell’azienda sanitaria, a breve si andrà, per forza di cose, alla cancellazione del servizio di emergenza”.

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Pezzi correlati:
- Volontariato / Il Near chiude? (18 settembre 2007)