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Il viaggio del Gaom in Etiopia

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CASTELNOVO NE' MONTI - Si è tenuto ieri sera, presso la sala “P. Poli” del Centro culturale polivalente di Castelnovo ne’ Monti, l’incontro denominato “Serata etiope” condotto dai volontari Gaom, il locale Gruppo amici ospedali missionari.
Introdotto da Savio Bertoncini, che, come assessore al volontariato, ha porto il benvenuto da parte della giunta comunale, ha preso la parola Alberto Campari, che, alla presenza di una quarantina di persone, tra volontari della stessa associazione e altri cittadini, ha spiegato il titolo dell’incontro e della mostra fotografica inaugurata il 29 settembre scorso: “LEUOT – Cambiare con l’Africa”.

Leuot in lingua amarica, quella maggiormente parlata in Etiopia, significa ‘cambiare’ – ha chiarito Alberto – ma inteso come condivisione e non imposizione di quanto portiamo loro. L’occidentale ha per molti anni introdotto cambiamenti senza curarsi della tradizione e cultura locale; noi vogliamo invece che ogni nostra azione faccia parte di un cammino comune con le popolazioni dell’Etiopia che riusciamo ad assistere. I nostri aiuti devono essere capiti ed accettati, cosa non sempre semplice ed immediata, che a volte è frutto di trattative e accomodamenti”.

Campari ha ceduto poi il microfono al dottor Riccardo Azzolini, storico fondatore del benemerito sodalizio, il quale ha illustrato i numerosi cambiamenti che si sono verificati a Gambo dagli anni 80. “A quell’epoca – spiega – c’era solo un lebbrosario ed un tubercolosario fuori dalla città di Addis Abeba dove la gente andava, semplicemente, solo a morire. Il lebbroso era visto come un essere privo di diritti e dignità, vi era un solo ambulatorio condotto da un medico ed alcuni volontari”. “Attualmente è possibile praticare la chirurgia e sono attivi sia l’ambulatorio odontoiatrico che quello oculistico. Sono particolarmente orgoglioso – prosegue Azzolini – del reparto pediatrico, che comprende tre padiglioni per 90 posti letto. La nostra attenzione è rivolta principalmente alla profilassi ed all’educazione all’igiene che in quei luoghi è estremamente precaria”.

L’incontro è proseguito con le testimonianze di alcuni volontari che si sono recati in Etiopia ed è terminato con l’esposizione dei progetti di Gaom per il futuro. “E’ necessario costruire un ospedale a Shashemene (città baraccopoli situata a 200 km a sud di Addis Abeba) – ha concluso Riccardo Azzolini – abbiamo in cantiere la costruzione di una fattoria e, grazie al contributo di tanti sostenitori, potremo fornirla di un trattore, di un aratro e di una mungitrice. Già ora abbiamo creato con e per i ragazzi di strada un allevamento di vacche che, dopo l’iniziale avversità del governo, ora viene sostenuto”.

Paolo Ielli, curatore della mostra per il Comune di Castelnovo ne’ Monti di cui è responsabile del settore cultura, presente alla serata, si è congratulato con i presenti auspicando che la mostra possa essere visitata da molti studenti e portata in visione anche presso altri comuni.

La serata si è quindi conclusa con la visita guidata alla mostra fotografica presso il Palazzo Ducale, che vede un interessante viaggio nell’”Etiopia del Gaom”, agevolato da chiare spiegazioni.

Per informazioni sulle attività del Gaom ci si può rivolgere ad Alberto Campari, tel. 0522 811577 – 812181.

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Sito: www.gaom.it

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Pezzi correlati:
- Castelnovo, mostra fotografica del Gruppo amici ospedali missionari (26 settembre 2007)

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  1. E’ bello poter partecipare a queste iniziative e conoscere quante cose possiamo fare per gli altri. Laura Campari ha portato la sua testimonianza alla scuola secondaria di Carpineti nel progetto solidarietà. Mi è piaciuta, come del resto mi aveva commosso molto quando insegnavo alle scuole elementari di Carpineti e aveva parlato ai bambini. Spero di non perdere i contatti con quest’associazione e se avrò la possibilità d’insegnare ancora religione mi piacerebbe scoprire nuovi aspetti.

    (Luisa Sentieri)