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Undici milioni per la Provincia…

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Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna hanno sottoscritto l'"Intesa sulle politiche del lavoro, della formazione e dell'istruzione nel triennio 2007-2009", documento strategico contenente le scelte approvate dal Consiglio provinciale sugli indirizzi di programmazione della Provincia in materia di istruzione, formazione, mercato del lavoro.

L'Intesa, raggiunta dopo una larga consultazione e concertazione locale che si è costantemente interfacciata con la Regione, consentirà alla Provincia di Reggio di utilizzare oltre 11 milioni di euro all'anno, che serviranno a mantenere standard formativi, servizi per il lavoro di qualità e strumenti d'inclusione sociale.

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IL COMUNICATO DELLA PROVINCIA

Ammontano ad oltre 11 milioni di euro all’anno (di cui circa 8 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale europeo) le risorse che la Provincia di Reggio potrà utilizzare per le politiche pubbliche del lavoro, della formazione e dell’istruzione nel triennio 2007 – 2009. E’ quanto stabilisce l’Intesa raggiunta con la Regione Emilia-Romagna al termine di un’ampia opera di consultazione e concertazione che ha coinvolto la Giunta e il consiglio provinciale, le forze sociali, il sistema della formazione professionale e la stessa Regione. Con tali risorse – che rispetto alla precedente programmazione hanno subito un calo del 15% - la Provincia di Reggio si è impegnata a continuare a promuovere tutte quelle iniziative mirate a rendere sempre più competitivo il tessuto economico del territorio mantenendo quella coesione sociale che negli anni passati ha caratterizzato lo sviluppo reggiano, tra i più avanzati d’Italia e per certi versi d’Europa. L’Intesa sulle politiche del lavoro, della formazione e dell'istruzione nel triennio 2007-2009 rappresenta in sostanza il documento strategico contenente le scelte approvate dal Consiglio provinciale, sugli indirizzi di programmazione della Provincia in materia di istruzione, formazione, mercato del lavoro.

“I buoni risultati ottenuti fino ad oggi – ha dichiarato l’assessore al Lavoro e Formazione professionale Gianluca Ferrari - si riusciranno a mantenere se nei prossimi anni, si continuerà a promuovere tutte quelle iniziative mirate a rafforzare le competenze professionali delle persone utili a rendere sempre più inclusivo socialmente e competitivo economicamente il nostro territorio nell'affrontare le sfide che i processi di internazionalizzazione ci chiederanno. Attorno a tale nodo problematico devono interrogarsi tutti i protagonisti del mondo del lavoro reggiano e tutti devono mettere in campo delle risposte concrete, mentre dal versante pubblico non potrà mancare un rinnovato impegno strategico lungo la linea delle politiche attive per il lavoro e di presidio dello stesso in termini di: trasparenza, sicurezza, regolarità, pari opportunità".

Strategie per l'istruzione

“La scuola – sottolinea l’assessore all’Istruzione Gianluca Chierici - dovrà operare con ancor più efficacia nella formazione dei giovani per metterli in grado di essere cittadini consapevoli e focalizzare la sua attenzione sulle competenze di base che consentono ad ogni persona di agire diritti e doveri di cittadinanza. Nello specifico bisognerà sforzarsi di operare maggiormente in una direzione di raccordo col territorio, puntando ad annullare sempre più le negative separatezze dal mondo del lavoro e ad armonizzarsi sempre meglio con il sistema della formazione professionale".

Altro importante tema è quello del rilancio delle scuole superiori ad indirizzo tecnico, che negli ultimi anni hanno pesantemente subito il progressivo processo di "liceizzazione" avvenuto nella scuola italiana. "Di fatto - afferma l'assessore Chierici - oggi ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza della formazione tecnica, perciò la Provincia sta da tempo lavorando all'individuazione di un forte "polo tecnico" composto da: scuole, enti di formazione, forze sociali e imprese del territorio, che sia in grado di offrire una formazione a misura delle esigenze delle persone, del sistema produttivo e più in generale del territorio".

"Sarà inoltre fondamentale - prosegue l'assessore Chierici - proseguire con le azioni di qualificazione del sistema scolastico (utilizzando le risorse regionali finalizzate e previste nell'Accordo Regione - Province), di valorizzazione dei progetti già avviati sull'obbligo formativo, sul biennio integrato (utilizzando le risorse previste dalla Regione), adottando metodologie innovative e promuovendo raccordi e sinergie sempre più definite con i diversi attori del sistema territoriale. La Provincia, non solo parteciperà a progetti di Ricerca e Sviluppo Tecnologico in partnership con il mondo dell'Università e della Ricerca, ma è ferma nella volontà di proseguire l'esperienza che ha portato alla definizione del bando per l'innovazione e per il sostegno dell'imprenditoria giovanile in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Metodi dell'Ingegneria dell'Università di Modena e Reggio Emilia (i cui finanziamenti sono a totale carico del bilancio della Provincia).

Per quanto concerne l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e per favorire un apprendimento coerente con i bisogni della popolazione, sia autoctona, sia straniera, risultano strategici gli interventi messi in campo per la consulenza orientativa sia a livello individuale che di gruppo e per la diffusione di pratiche interculturali volte a diffondere nuove regole di convivenza".

Strategie per la formazione professionale

"Occorrerà - afferma l'assessore al Lavoro Ferrari - tendere sempre di più alla costruzione di un sistema di collaborazioni fra i vari attori della formazione, sostenendo l'evoluzione e l'innovazione della storica vocazione manifatturiera reggiana a partire dal comparto meccanico. In parallelo, lo stesso sistema provinciale degli enti di formazione professionale che operano sul nostro territorio, anche grazie alle misure messe in atto dalla Provincia negli ultimi due anni, che abbiamo definito di "rimodellamento del sistema", dovrà vedere il suo pieno dispiegarsi con l'avvio della nuova programmazione 2007-2013, cogliendo le sfide poste, da un lato, dal calo delle risorse comunitarie del Fondo Sociale Europeo, ma dall'altro da un sistema che dovrà diventare particolarmente attrattivo, efficace ed efficiente, in grado di convogliare altre risorse, altre commesse, anche e soprattutto private, così come di essere capace di ampliare i propri orizzonti di intervento, muovendosi in un panorama sempre più europeo, migliorando inoltre il raccordo a livello territoriale tra l'azione dei Centri per l'impiego e quello dei soggetti preposti alla programmazione formativa come espressamente indicato dal Protocollo di riforma del Welfare del governo e condiviso dalle Regioni e dalle parti sociali".

Strategie per il mercato del lavoro

La struttura produttiva della provincia di Reggio Emilia continua ad essere fortemente caratterizzata da una forte vocazione industriale e meno orientata alle attività terziarie rispetto alla media regionale. Dato significativo è la crescita della componente extracomunitaria, sulla quale va posta una particolare attenzione, se, come alcuni studi recenti ci dicono, entro il 2025 più dell'80% della nuova manodopera in regione sarà di nazionalità non italiana.

Reggio Emilia si posiziona tra le aree più competitive del contesto nazionale, ma il suo posizionamento risulta più debole se considerato a livello internazionale e soprattutto se confrontato con i forti investimenti in ricerca e sviluppo compiuti da altre regioni europee. Bisognerà pertanto, come afferma l'assessore Ferrari: "Investire sempre più sui fattori immateriali dello sviluppo, cioè sulla valorizzazione della conoscenza, dell'innovazione e su una maggiore connessione tra le istanze provenienti dalla società; consolidare modalità operative sperimentate con il progetto AnteVerto; potenziare le modalità di ascolto dal basso dei bisogni e le vocazioni storicamente consolidate nei diversi ambiti locali, che stanno anche alla base del più impegnativo strumento di programmazione territoriale rappresentato dal nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale; valorizzare il 'Capitale Umano' rappresentato dalle giovani generazioni, dalle donne, dalle persone svantaggiate. In particolare occorre un ulteriore salto innovativo del sistema produttivo, con spazi per nuove, più alte ed economicamente riconosciute competenze professionali, senza discriminazioni, soprattutto di genere, e affermando il concetto di pari opportunità per tutti, all'accesso e alla propria crescita professionale.
La Provincia, inoltre, agirà per l'ulteriore qualificazione dei servizi provinciali per l'impiego, affermandone la funzione essenziale, non più esclusiva ma nemmeno meramente residuale, esplorando e perseguendo, al contempo, forme di collaborazione finalizzate alla costruzione di reti e partenariati diffusi". Il testo integrale dell'Intesa è pubblicato sul sito della Provincia www.provincia.re.it, sezione formazione professionale.