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“Itinerari di paesaggi” di Giuliano Cervi

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C’è tanta montagna reggiana nel libro dell’architetto Giuliano Cervi “Itinerari di paesaggi”, presentato a Palazzo Magnani a Reggio Emilia questa mattina da Giuliana Motti, assessore provinciale alla cultura e al paesaggio, Franco Farinelli, docente di geografia all’università di Bologna, e dall’architetto Maria Leonarda Livierato, dirigente della Comunità Montana Appennino Reggiano.

Il volume raccoglie e illustra, tramite foto e cartine, gli scenari paesaggistici più importanti del territorio reggiano per motivare gli interventi di salvaguardia di cui tali scenari necessitano per non essere snaturati.

E’ uno strumento utile per gli amministratori ma anche per i singoli cittadini che tengono al bene ambientale e paesaggistico, per consentire a chiunque di rendersi conto delle bellezze paesaggistiche reggiane, nonché della loro grande delicatezza, che può venire irrimediabilmente alterata anche da minimi interventi poco meditati.

In sostanza, anche chi fatica ad accettare i vincoli imposti da norme di legge come il “decreto Galasso”, può rendersi conto, sfogliando il libro, di quali danni possa provocare, ad uno scenario paesaggistico di pregio, anche un solo intervento poco meditato.

La montagna, in questo senso, può essere considerata la parte di territorio maggiormente a rischio in quanto ricchissima di “scenari paesaggistici” di pregio che nel libro di Cervi occupano ampio spazio.

1 COMMENT

  1. Tema interessante!
    Brava redazione, tema interessante. Leggendo la vostra considerazione ” ..può rendersi conto, sfogliando il libro, di quali danni possa provocare, ad uno scenario paesaggistico di pregio, anche un solo intervento poco meditato” mi viene da guardare la Pietra vista da Castelnovo ne’ Monti che viene presentata dai cubi di cemento armato dell’istituto Cattaneo a piena vista, un vero “ecomostro”, come va di moda oggi dire! Da quando con il PEEP della Pieve venne sancita negli anni ’80 l’inutilità del tetto, accessorio che i nostri vecchi trattavano con riguardo e cura, abbiamo sposato questo modello estetico. Nessuno dei nostri amministratori frequenta il Trentino Alto-Adige?

    (F.D.)