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Bando per migliorare l’utilizzo dell’acqua per le irrigazioni al fine del risparmio idrico

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Non sono molte le aziende agricole in montagna che hanno un “indirizzo aziendale prevalentemente orticolo, floricolo o frutticolo” e che quindi hanno bisogno di importanti quantità d’acqua per innaffiare le colture.

E’ proprio a tali aziende che si rivolge il bando regionale per accedere a contributi per migliorare l’utilizzo dell’acqua per le irrigazioni al fine del risparmio idrico.

La scadenza di tale bando è fissata al 30 novembre 2007 (ore 12) e la competenza, per le aziende del territorio montano, è della Comunità Montana Appennino Reggiano cui dovranno essere presentate le richieste utilizzando la modulistica disponibile sul sito ERMES Agricoltura della Regione.

Oltre al requisito di essere una azienda ad indirizzo prevalentemente orticolo, floricolo o frutticolo, occorre che l’area irrigata sia di almeno un ettaro e che il progetto di sostituzione dell’impianto di irrigazione per cui si chiede il contributo garantisca una maggiore efficienza, e cioè un effettivo risparmio di acqua, rispetto a quello in uso.

Altri elementi dovranno essere indicati nella domanda per cui conviene rivolgersi alle associazioni di settore o direttamente al Servizio Agricoltura della Comunità Montana (0522 611600) per ulteriori dettagli e informazioni più specifiche.

Sono previsti comunque diversi tipi di intervento, tutti caratterizzati dalla maggiore efficienza irrigua, come: il passaggio dall´irrigazione per scorrimento, che comporta un notevole consumo d´acqua, a sistemi per cui l´acqua sia portata con canaline o tubi per garantire una distribuzione più puntuale in vicinanza delle piante; oppure la sostituzione di impianti ad aspersione di vecchia generazione con altri a goccia o a spruzzo, oppure sempre con impianti ad aspersione, ma più efficienti perché dotati di una centralina elettronica di controllo ed in genere con l´utilizzo di pressioni d´acqua minori.
Per le zone montane il contributo previsto è del 40% sulla spesa ammessa, mentre ul ulteriore 10% di abbattimento può aversi attraverso l’intervento del Consorzi fidi di garanzia agricoli.

I fondi resi disponibili dalla Regione ammontano a 1.350.000 euro.