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Incontro con don Marco

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Per lunedì prossimo, 26 novembre, il Comune di Castelnovo ne' Monti ha organizzato un'interessante serata dedicata ai progetti di solidarietà con il Brasile, a cui parteciperà don Marco Ferrari. Don Marco da diversi anni è parroco nella missione di Ipirà, territorio che fa parte del distretto brasiliano di Bahia, ma prima a lungo è stato in “servizio” a Castelnovo, dove mantiene contatti con molti amici e parrocchiani.

“La missione di Ipirà: situazione e prospettive” è il titolo della serata, con inizio alle 21, al Centro culturale polivalente. Oltre a don Marco, interverranno il sindaco di Castelnovo Gian Luca Marconi e l’assessore al volontariato castelnovese Savio Bertoncini. L’incontro rientra nella serie di progetti che il comune capoluogo dell’Appennino reggiano porta avanti a favore di comunità brasiliane in difficoltà, grazie anche ad appositi fondi regionali, fin dal 2003.

Progetti realizzati in collaborazione con numerose altre realtà locali: tra le più attive la parrocchia di Castelnovo, che ovviamente ha un rapporto costante e continuo con don Marco. Inizialmente il Comune di Castelnovo attivò le prime iniziative solidali verso la comunità di Pintadas, per poi allargarsi ad Ipirà dopo la partenza di Ddn Marco: le due municipalità sono tra loro confinanti, e soffrono degli stessi problemi, ovvero una grande povertà, ma soprattutto una endemica carenza di acqua.

La serata di lunedì avrà lo scopo di aggiornare i tanti cittadini che sostengono questi progetti di aiuto sulla situazione attuale, su quanto è stato fatto e quali risultati ha portato, ma sarà anche l’occasione per don Marco di evidenziare le più recenti necessità, e verso quali priorità indirizzare nuovi fondi. La prima di queste priorità resta la costruzione di cisterne per la raccolta di acqua piovana, in particolare nel territorio di Ipirà (a Pintadas negli anni ne è stato già costruito un gran numero) dove molte comunità fanno richiesta di avere strutture simili, per poter rispondere ai bisogni primari della popolazione, spesso costretta ad affrontare chilometri a piedi solo per avere la quantità d’acqua appena sufficiente per la sopravvivenza.

L’altro progetto attivato negli ultimi anni da don Marco si chiama “Dancar a vida” e riguarda la costruzione di centri per il recupero dei ragazzi di strada, salvati da una vita senza alcuna prospettiva: centri che però necessitano un sostegno economico continuativo per il lavoro degli educatori e per lo studio dei ragazzi. Questi ed altri i temi che saranno affrontati nella serata di lunedì, a cui è invitata tutta la cittadinanza.