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Carne di capriolo e malanni?

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Questa mattina sulla stampa si legge di malanni occorsi a diversi cittadini che si sono recati domenica scorsa al pranzo dell’Unitalsi al Parco Tegge di Felina. Viene messa in relazione a ciò il consumo di carne di capriolo, che, ormai da qualche anno, viene donata dal gruppo locale degli ecoselettori.

In merito si registra una nota di Umberto Gianferrari (pure lui ha accusato disturbi domenica sera), del gruppo dei cacciatori ecoselettori, diffusa questa mattina, che sembrebbe indirettamente voler smontare questo possibile legame. “Sono stato il primo e l'unico, nel 2001 – dice – a donare il mio capriolo affinché questa fantastica iniziativa riuscisse ancor meglio. Altri hanno poi seguito il mio esempio negli anni seguenti”.

“Da sempre, considerata l'ampia platea di commensali – prosegue – sia io che l’amico Giovanni Caroni abbiamo ritenuto opportuno fare visitare dai veterinari dell’Ausl CIASCUN capriolo che veniva donato, addirittura facendo analizzare NON SOLO la carcassa dell'animale, ma ANCHE, fegato, cuore, polmoni, reni, ecc.... “.

In attesa di ulteriori accertamenti (ci sono già richieste in tal senso presentate ai vertici provinciali), Gianferrari si limita a ringraziare chi si prodiga per l’organizzazione di iniziative di questo tipo: “Voglio solo dire che, in tutti questi anni, ai pranzi Unitalsi più che del MALE è stato distribuito, a piene mani, un sacco di BENE! Ancora una volta, dunque, lasciatemi dire GRAZIE MARCO!”.