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Casina, per far riprodurre le selvaggina…

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Campi di grano e acqua per la selvaggina. Nel comune di Casina, quando ti inoltri per campi, capita di vedere appezzamenti di terreno con alte spighe di grano ancora da mietere. E così viene da dire: che strano, sarà capitato qualcosa che ne ha impedito la mietitura...

Non è così, i cacciatori del posto, che fanno parte dell’ambito territoriale di caccia 3, hanno predisposto queste coltivazioni per poter permettere alla selvaggina, siano uccelli o anche caprioli, daini ed altro di potersi nutrire sul posto senza dovere migrare.

In questo periodo, poi, con le prime nevicatine, le spighe fuoriescono e, oltre che essere, la scena, suggestiva, è anche una manna per gli animali sopracitati.

"Iniziative di questo genere, o altre, possono essere realizzate dai vari responsabili e dai cacciatori dei comuni associati (19)", dice Luigi Domenichini. "Noi, grazie anche al nostro impegno personale e anche ai finanziamenti che riceviamo, 2.000 euro anno, lo facciamo".

Ma l’attività a favore (...) della selvaggina non si esaurisce con queste coltivazioni, ma viene ulteriormente rafforzata con l’attivazione di buche o fosse d’acqua in corrispondenza di vene acquifere che il tempo e l’abbandono dei terreni avevano chiuso. Ecco dunque la spiegazione di queste coltivazioni, per la verità sparse in tutto l’ambito di caccia e che servono alla selvaggina per sostenersi, crescere e riprodursi anche in situazioni di carestia e di siccità.