Home Cronaca “Parco nazionale per tutti ma non per Stracorada”

“Parco nazionale per tutti ma non per Stracorada”

13
1

In questi giorni è apparsa ripetutamente sulla stampa locale la notizia dell’adesione di altri Comuni o paesi al Parco nazionale tosco-emiliano.

Dispiace purtroppo constatare come mai si faccia riferimento alla richiesta ripetutamente avanzata al proposito dalla Pro Loco di Minozzo per l’inserimento del ”Parco di Stracorada”, una zona di suggestiva bellezza posta a 1200 mt di altitudine sul Monte Prampa, al fine soprattutto di rimuovere la sua situazione attuale di ingiustificato e deplorevole abbandono.

Sono state ideate delle “isole“; sono anche stati successivamente individuati dei “siti di interesse naturale e turistico“, ma del Parco di Stracorada e del monte Prampa, così ben visibile per la sua vasta naturale conformazione, nessun interessamento.

Sarà forse una involontaria cronica disattenzione?

E’ probabile che non sia così, perché “troppe” richieste di intervento nei settori più diversi che possono riguardare Minozzo, la frazione più importante del più esteso comune del crinale, sono state e tuttora vengono eluse dai pubblici amministratori - del Comune innanzitutto - così come degli altri enti pubblici, che stanno in tale modo determinando il progressivo isolamento di questo paese, il cui torto è soltanto quello di presentare un contesto socio–economico importante così come una potenzialità turistica ed un patrimonio storico notevoli, ma destinato anch’esso, se perdurerà
la “ghettizzazione amministrativa“ inflittagli da troppo tempo, a cedere, con conseguenze negative estensibili anche al di fuori del suo popoloso centro abitato.

Purtroppo aleggia in giro tanto opportunismo politico ed anche tanta poca democrazia amministrativa.

(Cristina Moggi, consigliere comunale di Villa Minozzo)

1 COMMENT


  1. La democrazia amministrativa credo decada nel momento in cui la dirigenza non conosce in prima persona, o non si interessi, dei problemi del luogo che amministra. Troppo facile decidere per disagi altrui in modo freddo e distante, troppo facile scambiare le proprie necessità per quelle del luogo.

    (Commento firmato)