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Sui fatti del Cattaneo…

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A fatti ancora caldi, ieri sera, è piovuta in Consiglio, non all'ordine del giorno, una proposta di risoluzione avanzata dalla "Lista civica per Castelnovo Monti". Proprio per i tempi stretti e l'impossibilità conseguente di un inserimento formale nella discussione, se n'è potuto solo, a termini di regolamento, accennare in sede di comunicazioni iniziali del sindaco. E, sempre a termini di regolamento, l'ammissione alla discussione sarebbe potuta avvenire dietro esplicito consenso di tutti i gruppi presenti. Dato che questo non è avvenuto (Luigi Bizzarri ha chiesto lumi, dicendosi non sufficientemente informato sui fatti e dichiarandosi dunque non nelle condizioni di esprimere un voto), si è dovuto forzatamente rimandare ad altra occasione. Quello che segue è comunque il testo preparato.

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In queste ultime ore uno studente sedicenne dell’Istituto Cattaneo-Dall’Aglio, è stato aggredito da quattro energumeni mentre attendeva la corriera che l’avrebbe riportato a casa. Sembra che l’aggressione ed il conseguente pestaggio, siano dovuti al fatto che il ragazzo portava sugli abiti i “simboli” leghisti. Per noi non ha alcun rilievo la militanza del ragazzo perché il problema non è questo: noi vogliamo sapere perché in un paese civile l’appartenenza ad una qualsiasi ideologia possa ancora essere oggetto di aggressioni e pestaggi contro i quali combattiamo nel nome sacrosanto della libertà. Quanto è successo, è per noi assolutamente inaccettabile e ci chiediamo come mai questi intolleranti vengano ancora “sopportati” e subiti senza che nei loro confronti scattino le punizioni che meritano. Per quanto se ne sa, questi delinquenti passano l’intera giornata al bar e non è la prima volta che infastidiscono, offendono o minacciano qualcuno. Lo sappiamo solo noi?

In occasione di un Consiglio che passò alla cronaca per altri motivi, noi chiedemmo che fosse intensificato il controllo della polizia presso le scuole sia per prevenire che per reprimere lo spaccio di stupefacenti, atti di bullismo, tentativi d’adescamento ed altro. Da allora molt’acqua è passata sotto i ponti, ma non s’è fatto niente o s’è fatto troppo poco, se è vero, come è vero, che accadono ancora fatti come quello denunciato.

Si dice, da parte di alcuni politici, che l’immigrazione è una risorsa. Può essere, ma occorre precisare per chi, dove e quando. Sono una risorsa per tutti noi quelli che accettano le nostre regole, le rispettano e col loro lavoro contribuiscono allo sviluppo nazionale. Ma non lo sono, aimè, quelli che operano per il crimine organizzato, per la prostituzione e per lo spaccio di stupefacenti. Chi lavora in questi settori non merita alcuna giustificazione e deve essere condannato come nemico della società e trattato di conseguenza.

Per tornare ai delinquenti di casa nostra, si può sapere come fanno a sbarcare il lunario? Se un nostro operaio che lavora duramente ha difficoltà a superare la terza settimana, come fanno questi habitué del bar ad arrivare a fine mese? Glielo vogliamo chiedere o temiamo di violare la loro privacy? E soprattutto vogliamo una volta per tutte dire agli albanesi che se gli fa schifo l’Italia perché ci sono anche i leghisti possono tornarsene a casa certi che nessuno di noi si strapperà i capelli?

Ed ai meridionali sfaccendati e infastiditi dai fazzoletti verdi possiamo suggerire (magari con un foglio di via) d’andare a Napoli e nelle città vicine a sfangare quel po’ po’ di rusco che grida vergogna al mondo intero? O temiamo che si arrabbino e si levino i soliti progressisti a gridare “razzisti... razzisti”?

Noi crediamo che quest’ultimo episodio di teppismo debba indurci a serie riflessioni ed a prendere tutte le iniziative che possono prevenirne altri, per salvaguardare quanto resta di una società civile costata sacrifici e sangue a molte generazioni e che dovremmo cercare di migliorare per chi ci seguirà.

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Per quanto sopra proponiamo al Consiglio di adottare la seguente risoluzione:

Il Consiglio Comunale di Castelnovo ne’ Monti condanna con fermezza l’ignobile, brutale aggressione subita da uno studente sedicenne nei pressi dell’Istituto Cattaneo-Dall’Aglio e CHIEDE a tutte le Forze dell’Ordine ed alla Polizia Municipale un impegno ulteriore per intensificare i servizi di vigilanza presso le Scuole ed i controlli sul territorio al fine di prevenire atti di inqualificabile teppismo ed identificare e segnalare all’Autorità Giudiziaria le persone che risultano prive di un lavoro in grado di giustificare la loro permanenza nel nostro Comune.

(Lista civica per Castelnovo Monti - Il capogruppo Umberto Casoli)

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Il sindaco, prima dell'intervento di Bizzarri, aveva letto tale documento (quello riportato in neretto) a beneficio dei consiglieri, fermandosi però - lo annotiamo come puro dato di cronaca - alla parola "teppismo".

3 COMMENTS

  1. Quanto dovrà passare?
    Quante generazioni dovranno ancora passare prima che non ci sia bisogno di ribadire continuamente che un cittadino meridionale è un cittadino italiano a tutti gli effetti, con diritti e doveri dei cittadini settentrionali, dei castelnovesi? Quante generazioni dovranno ancora passare prima che i nostri concittadini albanesi, marocchni, tunisini, siano conosciuti per i loro nomi e non per la nazionalità e soprattutto che siano considerati parte della nostra comunità? Quante generazioni dovranno ancora passare prima che non si debbano più leggere risoluzioni come questa? La richiesta di spiegazioni è legittima, il confrontarsi pubblicamente su temi sociali utile, anzi serve a identificare in questo momento di grande confusione politica le differenze di idee tra i vari schieramenti, ma utilizzare un grave fatto per accusare, offendere, strumentalizzare e ribadire differenze razziali è a mio parere inaccettabile. E’ accaduto un fatto grave, gli adulti lo hanno reso politico, forse gli adulti lo vogliono politico, visto che le elezioni si avvicinano? Le leggi ci sono, le regole anche, basta farle rispettare. Un dubbio: perchè risoluzioni come questa non sono state scritte anche quando i casi di “teppismo” sono stati compiuti e vengono compiuti da ragazzi locali contro cose proprietà, persone, spesso solo per noia ma in quei casi sono state e vengono definite bravate giovanili? Lasciamo noi adulti che siano gli organi competenti a lavorare serenamente sul caso Cattaneo. La maggioranza e l’opposizione si confrontino in consiglio cercando di essere punti di riferimento per chi li ha votati e non esempi di degrado politico.

    (c.f.)

  2. Certamente… razzisti, razzisti, razzisti….!!!
    E’ STUPEFACENTE e mi sembra perfino VERGOGNOSA, non tanto la “risoluzione” di questo documento proposto dalla opposizione in Consiglio Comunale, quanto invece la parte in cui si parla, generalizzando, degli “albanesi” e dei “meridionali”, quasi che TUTTI gli albanesi e i meridionali fossero da condannare per il comportamento di alcuni di essi. QUESTO E’ RAZZISMO BELLO E BUONO!!! Spero che in sede di discussione si troverà il tempo per riflettere meglio e cassare questa parte che rimane comunque come il segnale negativo di un modo di pensare cui non si deve dare spazio nella nostra società.

    (p.f.)

  3. Razzisti a chi?
    All’opposizione che ha presentato questo documento? A tutti i cittadini che l’hanno votata? Agli italiani? Certo che alcune parole potevano essere scritte meglio: ma di razzismo nella nostra realtà non mi sembra proprio di vederne. Gli immigrati regolari e non li troviamo in fila dai medici, negli ospedali a farsi curare, mandano i loro figli a scuola, chi ne ha diritto percepisce aiuti dagli enti preposti, hanno un lavoro; nella stragrande maggioranza si è costruita una vita dignitosa e rispettabile. Per gli “altri” non vorrei bastasse dare del razzista agli estensori del documento per tacitare un problema, che, se esistesse, sarebbe di competenza delle autorità preposte. Spero che la gestione dei fatti del Cattaneo porti ad un chiarimento dei fatti senza le meline che caratterizzarono a suo tempo quello del signore salito su un scuolabus a minacciare un bimbo con un coltello. Non chiarire i fatti porterebbe danno in primis agli immigrati che sono tra noi ed alla tanto auspicata integrazione.

    (c.a.)