Home Cronaca La mejo gioventù: va a scuola di politica

La mejo gioventù: va a scuola di politica

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Alla fine si è tenuto ugualmente il dibattito politico all'interno del monte-ore dell'istituto Cattaneo-Dall'Aglio, nonostante le perplessità che vi erano state ultimamente, così come era stato palesato anche in un commento su Redacon.

Il dibattito si è tenuto sul tema "Giovani e politica" tra l'on. Angelo Alessandri, presidente della Lega Nord e Fausto Giovanelli per lungo tempo senatore dei Ds (da quindici giorni tesserato Pd). Come moderatore esterno il giornalista nonchè nostro redattore Gabriele Arlotti.

L'affluenza è stata molto ampia, probabilmente perchè ci si aspettava un intervento più caldo e politicheggiante, ma alla fine si è dimostrato un dibattito sfumato, dai toni aperti anche se non sono mancati riferimenti alla propria storia politica.

Nella prima parte si è mantenuto il tema principale della sfiducia giovanile verso la nuova classe politica e un invito ad ndare alle urne il prossimo aprile. Interessante l'intervento di Alessandri sul tema del federalismo e dei tagli a cui si è sommata la collaudata esperienza politica di Giovanelli.

Si sono sfiorate le divergenze di partito e linea politica solo nell'ultima parte, toccando il tema dell'immigrazione, della "casta giudiziaria", del numero dei parlamentari e bicameralismo. Buona la moderazione di Arlotti e dei rappresentanti che hanno mantenuto la "linea calda" solo come manifestazione delle divergenze tra i due schieramenti di cui facevano parte i relatori. Alla fine un ragazzo leghista compagno di fila ha sottolineato a chi scrive: "Non era un vero e proprio dibattito". Ringraziamo il cielo.

Tutto liscio dunque. Nota di stono il volantinaggio verde fuori dalle porte della scuola. Non si può avere tutto dalla vita.

1 COMMENT

  1. Forse anche la politica è andata a scuola dai giovani
    Forse anche la politica è andata a scuola dai giovani!?… Mi ha detto Alessandri, a pranzo, di avere trascorso tra gli studenti una bella mattinata e per l’Onorevole è stato anche interessante confrontarsi col Senatore; più sul terreno del dialogo che su quello dello scontro e della propaganda. Mi dice che ciò raramente accade in terra reggiana… Se questo è avvenuto ritengo sia stato importante per i giovani prendere atto che è possibile un confronto civile e pacato, anche tra chi è schierato politicamente su sponde opposte. Un altro segnale incoraggiante di questa campagna elettorale che parte, anche a livello nazionale, con toni meno esasperati rispetto al passato. Fosse vero che le parti avessero fatto proprio l’auspicio del Capo dello Stato!

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