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Emergenza giovani o emergenza familiare?

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Molti sostengono che l’emergenza giovani sia naturale conseguenza dall’emergenza familiare, ma è giusto mettere sempre sotto accusa la famiglia, solo essa? Secondo alcuni, la famiglia è “un groviglio di vipere”, come titola un romanzo di François Mauriac; secondo altri, è “un luogo di morte”! Sembra infatti che la casa sia diventata il luogo meno sicuro per chi l’abita: su 10 delitti commessi nel 2005 in ambito familiare, 6 sono avvenuti in casa. Per futili motivi. Per motivi passionali. Per depressioni. Spesso è stato un omicidio-suicidio.

Famiglia in crisi, giovani in crisi? Ma quale famiglia è in crisi? Quella tradizionale o quella nata dalla convivenza o ricostituita, dove uno dei due è al secondo matrimonio, o ricomposta, che legano i bimbi nati da una prima unione ai loro genitori ma anche ai nuovi partner con i loro figli?

In poche righe diventa impossibile un’analisi e una risposta. Possiamo solo constatare che i giovani, stando alle statistiche dello IARD, la famiglia la sognano, la vogliono, la mettono al primo posto dei valori. I giovani ricercano famiglia e amici perchè hanno sete di rapporti veri, di essere presi a cuore da qualcuno. Non amano la precarietà nell’amore, soffrono se la madre non c’è o ha eclissato la figura del padre, se questi viene svalorizzato o è assente del tutto dai loro orizzonti affettivi. La famiglia, luogo del cuore e degli affetti, è la prima prevenzione di ogni forma di violenza originata dalla solitudine, da egoismi immaturi. Ma esiste questa famiglia? A me pare di sì e non è solo “brevetto d’invenzione della Chiesa cattolica”, forse l’unica voce sempre a sua difesa, ma è presente anche nella Costituzione laica del nostro paese, all’articolo 29.

1 COMMENT

  1. La schiettezza come valore fondante
    In maniera mia, molto atea, replico con Seneca. “Perchè critichi le feste di tuo figlio quando hai la coscienza sporca”. L’ipocrisia non diventi forma di educazione. La schiettezza parta da padre a figlio e non inganni la prole. Questo, secondo me, è il più grande problema familiare in cui si possa incorrere.

    (mn)