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PESCE D’APRILE / Il Cavaliere nel ramisetano: tutti i dettagli del bluff

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“Sono qui perché voglio perché mi piace tutto quello che è nuovo, ma non accetto il disprezzo del passato, il disprezzo delle nostre radici, il disprezzo della nostra cultura.” Berlusconi dixit.

L’attacco del pezzo è tratto dal discorso di fondazione del Pdl pubblicato sul sito di Forza Italia. Chi non sarebbe d’accordo su queste generiche affermazioni?

E qui, il Silvio che non ti aspetti è quello che sale in una casa dalle parti di Miscoso, una blindatissima sera di fine marzo. Fuori le guardie.

In realtà Silvio è Silvo “e d’là Rivascia”, classe 1901, è Cavaliere di Vittorio Veneto: ha fatto una cena per ringraziare di una riuscita operazione a un callo. Fuori, a fare la guardia, ci sono i cani. La cena del Cavaliere avviene nella Valle dei Cavalieri.

Dentro una cena per pochi intimi, senza lo staff dirigente del Popolo della Libertà. Una cena per ringraziare di un intervento di diverso tempo fa all’arcispedale reggiano. Commensali contati, rigorosamente top secret, e – per parentela con l’oste – un nostro collaboratore, F.P., fedelissimo della prima ora.
“Brutta categoria i giornalisti – attacca Silvio rivolto al nostro – in Rai ho informative che sono tutti comunisti”.
Ma Redacon non è la Rai.

Anche lui, Silvio, ha letto le dichiarazioni di Berlusconi che in Rai son tutti comunisti ma, considerata l'età, non usa internet.

“Non sono solito usare internet e non vi conosco – taglia corto lui – ma sarebbe sempre bene verificare in prima persona. Comunque stasera niente politica, d’accordo?”.

Va bene, ma una battuta sui comunisti: siamo in terra rossa. Perché farsi curare qui?
“La salute – replica Silvio – non ha bandiere. E’ così che è nata la Croce rossa, ma preferisco quella verde”.

E allora aveva tutte le ragioni Giovanardi a gongolare per il mercato di Castelnovo ne’ Monti lunedì 31 marzo.

Giovanardi è contento se l’Ausl funziona bene, anche perché suo fratello gemello, Daniele, è direttore del Pronto Soccorso al Policlinico di Modena.

E com’è arrivato qui all’insaputa di tutti?
“Mi hanno accompagnato in auto. Ma la viabilità di questa zona è davvero tremenda… fa venire il mal di mare… ”.

Il menù della serata è quello tipico montanaro. Cappelletti in brodo, tris di patate (con sugo di funghi), arrosto di cinghiale, patate al forno, non vuole la saracca: “Mi si deve spiegare che c’entra il Parco nazionale col mare”, chiede Silvio. Da bere acqua di fonte e lambrusco: “Ma non esiste bianco?”, chiede lui. In dono riceve una punta di Parmigiano Reggiano, che “è il prodotto italiano più famoso al mondo. Ne beneficerebbe anche il Milan, avete visto che roba? Quarta sconfitta in casa. E dire che Ancelotti dovrebbe farne buon uso, non è di qui?”.

Si noti il pesce (d’aprile) nel menu e il Parmigiano Reggiano consigliato al Milan: Silvio e d’là Rivascia è tifoso e ha visto i risultati alla tv.

A mezzanotte, dopo lo spazio di un canto intonato da Silvio, è già tutto finito. Fuori i cani abbaiano e lui se ne va da dove era venuto.

A mezzanotte è già tutto finito: Silvio e d’là Rivascia è solito andare a letto presto, perché al mattino lo aspettano le sue galline.

11 COMMENTS

  1. Ignoranza politica
    Non è solito usare internet!? Un candidato premier che non è solito usare il più grande mezzo di comunicazione del mondo?! Forse ha tagliato corto per evitare altre gag indecenti, ma io, un analfabeta della multimedialità, oggi in un mondo elettronico al potere non lo vorrei MAI! Il mondo deve evolversi, dice, e Lui non sa nemmeno in cosa si è già evoluto… L’ignoranza dei nostri politici è abissale e MOLTO pericolosa. Riflettete.

    (a.g.)

  2. Il mondo è bello…
    Il mondo è bello perchè vario… Pensate che io sono dispiaciuto che si sia fermato così poco… Avrei voluto sentire il Cavaliere parlare e cantare… Spero lo farà in discoteca, alla festa in programma il 5 aprile, a tema: “Si chiude la campagna elettorale: salutiamo romano… “.

    (u.g.)

  3. La prossima volta…
    Chissà… forse erano “pesci” anche i nostri commenti… Una trovata divertente… Ma la prossima volta fatelo in data 1° aprile, così ci sapremo regolare: noi le vostre notizie siamo soliti prenderle per buone! Perchè un “pesce” che si rispetti non lo si fa il 31 marzo alle ore 17,49…

    ([email protected])

  4. Salutiamo romano…
    Dato che il “romano” nel commento precedente è scritto con la minuscola mi immagino sia un aggettivo e non un nome, quindi riferito al modo in cui si saluterà… C’era chi lo diceva che dopo l’uscita dell’Udc il PDL si era spostato ancor più a destra…

    (Commento firmato)

  5. Il cavaliere
    Se era un pesce d’aprile siete stati bravissimi! Al pari della Bbc con i pinguini volanti. Se era vero, l’odio/amore (più amore) di Silvio per l’Emilia e tutto ciò che evoca, che traspare dal testo, è un po’ tenero e un po’ patetico. Però, in ogni caso, mancava Apicella!
    @C”Pareva na stagione e niente chiù / sultanto n’ avventura e niente chiù / invece è amore grande amore
    grande pecchè tu / tu vuo l’ammore over e i nun te lass chiù”.#C
    Sento che, complici anche molti suoi avversari segretamente innamorati, il cavaliere “over” non ci lascerà più davvero. In fondo, lo ha detto il suo medico che è immortale.

    (Normanna Albertini)

    —–

    @CGrazie, Normanna, questo è lo spirito giusto!

    (red)#C


  6. Internet lo lasciamo volentieri ai pedofili a ai pornografi; se la cultura è quella dei tanti insegnanti universitari della “prima repubblica” (buon ultimo, non solo in ordine di tempo, il “Professore”), preferiamo l’ignoranza. L’unico Romano che abbiamo salutato volentieri e spero per sempre (ma, a quanto pare, qualcuno lo rimpiange) è quello di Bebbio.

    (Francesco Tondelli)

  7. Pesce d’aprile?
    Ma non bastano i politici a dire e fare delle bambinate? Ci si devono mettere anche gli organi di informazione?

    (R.S.)

    —–

    @CAccipicchia, non è da oggi che esiste l’usanza del “pesce d’aprile”. Anche il semplice cercare un raggio di sorriso dato da un’innocente burla deve essere motivo di recriminazione? Invitiamo a qualche moto in più di leggerezza… E comunque assicuriamo che negli altri 364 giorni dell’anno (365, in questo 2008, bisestile) siamo serissimi. E difatti normalmente c’è ben poco da ridere…

    (red)#C

  8. Non ci crederete…
    Il 31 marzo scorso mi trovavo, come al solito nelle notti di luna piena, a vagare per i boschi di Ramiseto. Le condizioni avverse del tempo mi avevano fatto perdere la strada del ritorno, quando, ad un tratto, sentii una voce calda e profonda intonare “Bella ciao”. Seguendo la dolce melodia ritrovai la via del ritorno, ma, giunto alla meta, mi resi conto che era un richiamo trappola…! Riuscii a malapena a scappare dalle grinfie del nanetto non morto e, mentre scappavo, un’altra agonizzante melodia si impadroniva di me… Menomalechesilviocè!!!!!!
    Bravi ragazzi, ottimo pesce!!

    (Mattia Rontevroli)