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Elezioni politiche 2008 / Appennino reggiano: chi va meglio e chi va peggio

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Piccola mappa geopolitica dell’Appennino reggiano (area della Comunità montana) come scaturita dalle ultime politiche. Per dare un occhio a chi va meglio, chi perde e chi vince, nei singoli comuni.

Intanto la classifica dei partiti: Pd (44,90% Camera / 44,50% Senato), Pdl (24,80 / 26,06), Lega Nord (10,51 / 9,76), Udc (6,66 / 6,67), Sinistra-Arcobaleno (3,66 / 4,07), Idv (3,04 / 2,96), La Destra (2,18 / 1,89), Partito socialista (1,32 / 1,27), Partito comunista dei lavoratori (0,94 / 1,05), Sinistra critica (0,49 / 0,39), Bene comune (0,45 / 0,45), Aborto no grazie (0,36 / non presente al Senato), Forza Nuova (0,29 / 0,35), Partito liberale (0,23 / 0,37), Unione consumatori (0,15 / 0,21). Le cinque maggiori formazioni mettono insieme il 90% del corpo elettorale. Il resto – altre dieci liste – si divide in rivoli. E fa abbastanza impressione che tra questi “rivoli” sia compreso il più antico partito italiano: quel partito dei lavoratori italiani - poi socialista - nato a Genova nel 1892.

A livello di provincia, per confronto, si sono avuti invece questi risultati: Pd (50,38% Camera / 50,31 Senato), Pdl (23,64 / 24,32), Lega Nord (8,49 / 7,84), Udc (4,34 / 4,51), Sinistra-Arcobaleno (3,17 / 3,96), Idv (4,16 / 3,92), La Destra (1,98 / 1,75), Partito socialista (0,81 / 0,74), Partito comunista dei lavoratori (0,81 / 0,84), Sinistra critica (0,46 / 0,40), Bene comune (0,55 / 0,51), Aborto no grazie (0,46 / non presente al Senato), Forza Nuova (0,28 / 0,29), Partito liberale (0,23 / 0,31), Unione consumatori (0,26 / 0,30).

Il Partito Democratico raggiunge il massimo a Ligonchio (53,60, Senato), mentre i comuni meno “allineati”, dati gli equilibri politici vigenti nella nostra area, sono Canossa, Toano, Vetto e Viano, tutti enti che concedono alla prima forza “solo” il 38%: ben il 15% in meno rispetto al paese delle aquile. Il dato medio del 44,90 (Camera) ricalca quello di due anni fa, quando questa lista, come "Ulivo", fece il 44,87. Meglio invece al Senato, dove, sempre alle ultime politiche, la somma di Ds e Margherita (che, a differenza della Camera, si presentavano separati) si fermò al 38,76, a fronte di un 44,50% attuale.

Il Popolo della Libertà, viceversa, trova maggiore attenzione proprio in questi enti (Vetto, Viano... ), cui si aggiunge Collagna, il quale ultimo anzi regala a questa formazione il miglior risultato, sia alla Camera che al Senato, rispettivamente col 30,13 e col 31,60%. A Ligonchio, per converso, esso tocca invece il minimo: 19,38. Coincidenza curiosa: è l'unico comune della Comunità montana (e della provincia, naturalmente) non amministrato da una coalizione di centrosinistra.

Circa la Lega Nord, di cui s’è già detto il grande successo, raggiunge la percentuale a due cifre in diversi comuni (ma “soffre” sul crinale: a Collagna, Ligonchio e Ramiseto, dove viaggia sul 7 e mezzo per cento). Ma l’osservazione forse più interessante che riguarda questo partito (ma anche, sia pure in minor misura, Idv, La Destra e Pd) è che raccoglie relativamente di più il voto giovane. Tolto infatti Ramiseto, che è l’unica eccezione, in tutti i comuni le migliori percentuali le registra costantemente alla Camera, dove appunto votano anche i 18-24enni (mentre per votare al Senato come si sa occorre avere 25 anni).

L’Udc, cui l’aria d’Appennino fa decisamente bene, dato che qui mette in saccoccia il 50% dei consensi in più rispetto alla media provinciale, riceve le maggiori simpatie, senz’ombra di dubbio, a Villa Minozzo (alla Camera fa segnare un ottimo 12,65%), patria del suo più noto esponente Tarcisio Zobbi. Piace meno invece a Ramiseto, dove tocca il picco inferiore e somma solo il 4,71%.

Sinistra-Arcobaleno. Raggiunge i maggiori consensi a Ligonchio, col 7,82% (Senato), cioè una percentuale doppia rispetto alla sua media in Comunità montana. I peggiori invece a Baiso, dove pure esiste un circolo organizzato, col 2,14 (sempre Senato).

L’Italia dei Valori, che fa una media nei tredici comuni del 3,04 (Camera), più che raddoppiando il dato delle politiche 2006, raggiunge la migliore percentuale a Casina (il comune più "dipietrista"), sia alla Camera che al Senato, rispettivamente col 4,01 e col 3,94%.

La Destra, che riscuote il 2,18% (Camera), batte tutto sommato un colpo, dato che i partiti “genitori” presenti alle precedenti politiche (Fiamma tricolore e Alternativa sociale; Alleanza nazionale, ora abbinata a Forza Italia, sembra mantenere la posizione) mettevano insieme a stento lo 0,70%. Un avanzamento dunque di rilievo, con un elettorato composto soprattutto di giovani. Il comune più "nero" è Toano, dove la formazione del duo Storace/Santanchè raggiunge i migliori risultati sia alla Camera (2,69%) che al Senato (2,64%).

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Affluenza. Il comune in cui si è votato di più è Casina, con l’87,59% (Camera); quello meno interessato alle urne si è mostrato invece Villa Minozzo, col 79,88 (Senato).

Bianche e nulle. Sulla base dello spoglio dei dati della Camera, gli elettori più “pasticcioni”, quelli che hanno sbagliato in maggior percentuale a votare, si sono registrati nel comune di Ramiseto, con una percentuale del 2,76% di schede nulle; mentre, al contrario, a Canossa ci sono i più diligenti, con l’1,37%; mentre a Vetto si è registrata la percentuale minore di schede bianche e nulle sommate: il 2,26%. Come dire, in val d’Enza (nella parte bassa) si sta ben attenti a quel che si fa in cabina elettorale…