Home Cronaca “A lezione di rifiuti dalla Campania”

“A lezione di rifiuti dalla Campania”

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"Strano ma vero è il titolo di una rubrica che inossidabilmente compare ad ogni uscita sulla nota rivista di giochi e buonumore La settimana enigmistica".

Così l'incipit di un intervento sul tema caldo dei rifiuti di Luigi Bizzarri, consigliere capogruppo di "Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente" a Castelnovo ne' Monti. Ma che c'entra la nota rubrica pubblicata sulla Settimana enigmistica"?

Spiega Bizzarri: "In essa vengono resocontati avvenimenti, anche di minuta importanza, che senza alcuna caratteristica di soprannaturalità hanno appunto la particolarità di essere veri ancorchè improbabili, lasciando nel lettore disarmato stupore". "E' questo il caso", dice. Vediamo dunque cosa racconta il consigliere d'opposizione.

"Nella vituperata Campania dello scandalo dei rifiuti esistono situazioni che non solo smentiscono il luogo comune (al momento oggettivamente difficilmente confutabile) di Campania = immondizia, ma diventano addirittura esempi da seguire per il valore e la forza dei risultati ottenuti".

Possibile? "Mentre a Castelnovo ci si attarda a proporre modelli spuri come la cosiddetta capilarizzazione (affiancamento agli esistenti punti di raccolta per l’indifferenziato di cassonetti per l’umido, la plastica, l’alluminio, ecc) ed ad invitare ai convegni sul tema relatori come il professor Battaglia, un autentico marziano con le sue improbabili teorie, dal Corriere della Sera (vedi articolo) apprendiamo che a Mercato San Severino, provincia di Salerno, 22 frazioni (giunta di centrodestra), amministratori saggi e capaci hanno demolito l’ultimo luogo comune sulla raccolta porta a porta spinta: premiando i comportamenti virtuosi dei cittadini (e cogliendo così alla lettera lo spirito del passaggio da tassa a tariffa), tale sistema di raccolta dei rifiuti risulta essere assai più economico rispetto a quello tradizionanale. Al primo anno di applicazione del nuovo sistema prevedono il raggiungimento nel corso appunto del 2008 del 60% di raccolta differenziata (Castelnovo: obiettivo 40% nel 2010, attualmente meno del 30%)".

"Il futuro non sono gli inceneritori in ogni dove - prosegue Bizzarri - ma il porta a porta spinto ed altre azioni virtuose per l’ambiente come la drastica riduzione degli imballaggi".

A Reggio come a Guastalla, Novellara, S. Martino in Rio e Correggio lo hanno capito. E e a Castelnovo quando? E' la domanda finale di Bizzarri.