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Il documento dei sindacati sullo sviluppo della montagna presentato pubblicamente

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Con una buona presenza di cittadini, amministratori, rappresentanti di associazioni imprenditoriali ed anche con un buon numero di interventi qualificati, si è svolto a Castelnovo ne’ Monti l’incontro organizzato dalle segreterie di zona montana di CGIL, CISL e UIL per la presentazione del loro documento “Linee guida per un confronto sullo sviluppo della montagna”.

Erano presenti anche i segretari provinciali di CISL, Giuseppe Pagani, che ha concluso l’incontro, di UIL, Luigi Angeletti, che lo ha introdotto e coordinato assieme a Giovanni Riatti, segretario di zona UIL, e Matteo Alberini, della segreteria provinciale CGIL, che ne ha illustrato la genesi e gli scopi.

Dusca Bonini, segretaria di zona CGIL, e Pietro Ferrari, segretario di zona CISL, hanno letto e commentato il contenuto del documento (disponibile su questo sito).

Molti gli interventi: da Fausto Giovanelli, presidente del Parco, che ha, tra l’altro, annunciato la presentazione pubblica del progetto di start-up del Parco a Castelnovo ne’ Monti (foyer del Teatro Bismantova) nella serata di mercoledì 14 maggio, a Claudio Bucci, che ha apprezzato i contenuti del documento pur rilevando che compito precipuo del Parco dovrà essere la “manutenzione territoriale”, che occorre evitare la dispersione a pioggia dei finanziamenti per concentrarli su pochi e condivisi obiettivi, che il progetto di revisione della SS 63 elaborato dalla Provincia e concettualmente sbagliato nel tratto da Castelnovo ne’ Monti a Collagna e che gli enti locali devono favorire, con sgravi significativi sui costi burocratici, la costruzione di edifici che risparmiano energia.

A seguire Fiorenzo Prati, vicepresidente Unioncoop, che ha sostenuto il ruolo importante delle cooperative sul territorio montano (la CAMAR di cui Prati è presidente ha da poco tempo assunto l’onere di realizzare e gestire il Centro benessere e l’albergo annesso a Castelnovo ne’ Monti); Marino Friggeri, consigliere della Comunità Montana, che ha, tra l’altro, proposto la realizzazione di un inceneritore a Poiatica; Luciano Correggi, assessore in Comunità Montana, che ha negato la possibilità di realizzare la prosecuzione della Gatta-Pianello come proposta dal documento sindacale, poiché sono possibili altre soluzioni; Paolo Ruffini, assessore a Castelnovo ne’ Monti, che ha evidenziato i troppi ritardi della pubblica amministrazione nel definire e realizzare i progetti.

Altri interventi da Piero Ferrari, consigliere a Villa Minozzo ed esponente del Comitato Alta Val Secchia, che ha lodato il documento sindacale che temeva non sarebbe mai stato pubblicato ed ha criticato le scelte progettuali sulla SS 63 della Provincia e naturalmente ha sostenuto la necessità di realizzare il prolungamento oltre il Pianello della fondovalle Secchia; Erio Ferrari ha sostenuto con passione il ruolo fondamentale della SS 63, mentre Vassili Orlandi, dell’AUSER, ha evidenziato i rischi di depauperamento dei servizi che la montagna reggiana sta correndo tra cui la possibilità che venga soppresso il servizio di riabilitazione cardiologica dell’Ospedale S. Anna cui ambirebbe Borgotaro.

Francesco Capuano, direttore generale della Provincia, ha portato il saluto della presidente Sonia Masini, ma è anche intervenuto nel merito del documento sottolineando la mancanza di un capitolo dedicato al capitale umano ed alla formazione, ma anche rilevando l’importanza del documento sindacale in questo momento in cui si stanno definendo i nuovi piani programmatici territoriali sia in Provincia che in Regione; per quanto attiene la Provincia il dr. Captano ha assicurato la massima attenzione ai contenuti del documento stesso.

L’ultimo intervento di Luca Ferri, della CISL, che ha tra l’altro evidenziato la carenza di segnaletica turistica in un territorio che del turismo vuol fare una eccellenza.

Le conclusioni sono state affidate a Giuseppe Pagani, segretario provinciale CISL, che ha sottolineato la necessità di passare dalle parole ai fatti: sono state fatte molte analisi, molti convegni, molti studi, ora occorre “fare rete” per concretizzare i progetti per la montagna. La montagna non è questione che interessa solo i montanari, ma va fatta propria dalla intera provincia, anzi può essere il luogo in cui sperimentare modalità di produzione e di vita più sostenibili.

E’ ora intenzione dei sindacati di zona di portare la discussione sul documento nei luoghi di lavoro, tra i cittadini, al fine di raccogliere, in tempi brevi, altri contributi utili al suo perfezionamento.

28 COMMENTS

  1. Per Friggeri
    Ma fallo davanti a casa tua l’inceneritore!!!!! Buttaci dentro le idee del cavolo che ti vengono in mente. Le diossine prodotte te le spediamo a casa? Esistono alternative all’inceneritore… Informati!!!!!

    (Commento firmato)

  2. Complimenti a Friggeri
    Complimenti a Friggeri per l’ideona dell’inceneritore a Poiatica. Saranno contentissimi i cittadini che abitano nelle zone limitrofe. Friggeri, gli inceneritori sono produttori di tumori, se lo costruisca vicino a casa sua!!!

    (Mattia Rontevroli)

  3. Inceneritore
    Vorrei dare tutto il mio sostegno a Friggeri per la questione dell’inceneritore. Caro Friggeri, visto che ci siamo vorrei suggerirle una centrale nucleare a Cigarello e una base NATO a Pianzano. Se poi volesse davvero dimostrarsi un amministratore serio potrebbe costringere, come ai vecchi tempi, le ragazze di Carpineti ad esporre il lenzuolo sporco dopo la prima notte di nozze. Complimenti.

    (Matteo Olivieri)

  4. La Comunità montana dovrebbe essere per la valorizzazione
    La Comunità montana dovrebbe essere per la valorizzazione del territorio! La Comunità montana dovrebbe essere il garante dei cittadini per quanto riguarda anche la salute dei suoi abitanti. Si vuole ridurre il problema dei rifiuti ? Inizino ad effettuare la raccolta porta a porta; in Germania dal 1998 non si costruiscono più inceneritori e hanno smantellato quelli esistenti: si sono accorti che i casi di TUMORI aumentavano esponenzialmente nelle zone limitrofe ad essi. Queste sono le idee di coloro che dovrebbero salvaguardare i nostri monti??

    (Commento firmato)

    —–

    @CForse è opportuno precisare che la proposta è stata fatta da un consigliere dell’opposizione in Comunità montana, NON dai sindacati, NE’ dalla Comunità Montana intesa come istituzione (nota della redazione)#C

  5. Ma bravi!!!
    Bravi… Mi fa piacere constatare che il Comune di Castelnovo e altri comuni associati si siano fatti portavoce del convegno ALTA ENERGIA 2008 e poi non controbattano all’IDEONA dell’inceneritore a POIATICA. Bravi, la coerenza la fa da padrona in casa vostra.
    Per conoscenza sappiate che:
    1) un moderno inceneritore da 800 tonnellate al giorno emette in atmosfera – nel pieno rispetto delle norme – 504 milioni di picogrammi di diossine ogni 24 ore;
    2) la dose tollerabile giornaliera di un adulto è di 280 picogrammi;
    Fate voi… Sindaci… SVEGLIA!!!!! L’aria la respirate anche voi!!!!!!! Il cibo lo mangiate anche voi!!!

    (Silvia Palandri)

  6. Serietà
    Gentile Palandri, credo che se emerge un’idea balzana ci sarebbe da prendersela con chi l’avanza e non con altri. Credo che nessun comune o amministratore controbatterà a tale proposta semplicemente perchè è talmente assurda che degnarla di attenzione le darebbe un’importanza che non merita.

    (BiancoMedio)

  7. Mi oppongo con tutto quel che posso
    Inceneritori, fori di montagne del parco nazionale… quant’altro ancora aspettiamo esca dalle vostre riunioni? Vedo che non esiste un solo commento a favore, ma d’altronde ben lo sa chi soffre di gravi mali respiratori (guarda caso) vivendo vicino a inceneritori. Cari amministratori & co., mi sovverrebbe di indicarvi di abbandonare la produzione di idee “tossiche” e accettare i molti (che spesso leggo vedo e sento) consigli che arrivano da gente comune, ma più aperta e informata di Voi. Quell’inceneritore non si ha da fare, e credo che se il progetto proseguirà la Costituzione italiana ci dà dritto a una bella raccolta firme per impedirne l’esecuzione. Produzione di mali mortali! Siamo matti o giochiamo su una scacchiera?

    (Agostino)

  8. Si ai termovalorizzatori
    Io caldeggio l’idea dell’inceneritore,anzi spero proprio che si faccia bello grande e di quelli di ultima generazione che non inquinano. Ai cittadini della zona in cui sarà costruito, e io sono uno di quelli, dovrà essere devoluta una percentuale sugli introiti derivati dallo smaltimento; avremo così risolto l’annoso problema quantomeno di una parte della montagna. Se qualcuno pensa che io sia matto, allora vada in Germania dove smaltiscono i rifiuti di Napoli e vedrà che i termovalorizzatori non sono sottoterra ma vicini alle città, come pure lo sono in altri Paesi più progrediti del nostro. Se l’Italia è così credo che la ragione sia da ricercare nel fatto che gli italiani, anzichè informarsi prima di esprimersi nei giudizi, portano la testa all'”ammasso” del primo che urla più forte degli altri, e comunque per non sbagliarsi dicono sempre no! Con i no non si va da nessuna parte!!!!!!! Pax et bonum.

    (Maurizio Pancotti)

  9. Informati!
    “Esiste un’alternativa agli inceneritori? Sì, i sistemi meccanico biologici”. Il professor Federico Valerio, direttore del Dipartimento di Chimica Ambientale dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, spiega perchè sulla questione rifiuti la miglior tecnica per il residuo non riciclabile sia il Trattamento Meccanico Biologico “a freddo” cioè senza combustione (12 settembre 2006, fonte: ReggioNelWeb.it n. 186 del 12/09/2006). Il professori Soyez K. e Plickert S., dell’Università di Potsdam (Germania), sembrano non aver dubbi: i trattamenti Meccanico Biologici (MBT) sono tecnologie alternative all’incenerimento dei rifiuti. Questo è quanto affermato nel loro articolo, pubblicato nel 2003, sullo stato dell’arte dei sistemi di pretrattamento meccanico-biologici e sulle potenzialità dei trattamenti biologici dei rifiuti. Competitivo rispetto alla “termovalorizzazione” è anche l’impatto ambientale sanitario, intrinsecamente basso negli impianti biologici a “freddo”. La flessibilità riguarda in particolare la possibilità di ottenere diversi risultati, a seconda delle esigenze e della natura degli scarti: produzione di compost di qualità per uso agronomico, inertizzazione della frazione putrescibile e stabilizzazione compatibile con la messa a discarica in sicurezza, produzione di biogas da usare per produrre elettricità e calore o da immettere nella rete di distribuzione del gas, produzione di combustibile da rifiuto utilizzabile in cementifici e centrali termiche, al posto di carbone e coke di petrolio.
    Maurizio, come mai se conosci così bene la Germania e i suoi metodi di smaltimento rifiuti, non hai parlato di questo?
    Un ulteriore vantaggio delle tecniche di trattamento biologico è che nei rifiuti urbani, circa il 60% degli scarti tal quali è biodegradabile. Questa frazione è trattabile con le tecniche MBT che, con tecniche aerobiche (insufflazione d’aria), eliminano la frazione putrescibile, ossidata ad anidride carbonica e acqua. Il trattamento anaerobico (in assenza di aria) provvede, se necessario, a trasformare in biogas (in prevalenza metano e anidride carbonica) la frazione cellulosica più resistente alla bio-ossidazione… La frazione non biodegradabile dei rifiuti urbani è composta da metalli, vetro, ceramiche, recuperabili con sistemi meccanici e magnetici dopo la biostabilizzazione e da circa il 10-15% in peso di plastiche, anch’esse recuperabili, anche se di qualità probabilmente incompatibile con il riciclo. Ovviamente è solo su questa frazione residuale che è il caso di fare valutazioni per un possibile recupero energetico “INCENERIMENTO”, se non si è proceduto alla separazione e alla raccolta differenziata delle plastiche al momento dell’uso. Pertanto dopo biostabilizzazione, separati con sistemi meccanici e magnetici vetri e metalli, inviati al riuso e al riciclo, abbiamo da decidere che cosa facciamo di quel poco di plastica avanzata alla raccolta differenziata e della frazione organica inertizzata residuale, la cui composizione chimica è prevalentemente simile a quella del compost.
    Maurizio… l’energia prodotta dagli INCENERITORI (TERMOVALORIZZATORI E’ UN TERMINE INVENTATO IN ITALIA) serve per far funzionare gli stessi, a te in tasca non viene niente; anzi, nella bolletta dell’Enel paghi una tassa “il cip6, tassa per gli inceneritori”. Gli inceritori provocano tumori, in Europa non ne costruiscono più e smantellano quelli esistenti usando il sistema MBT. Io preferisco dire no che prendermi il cancro, e tu?? Se vuoi risparmiare sulla spazzatura prenditi una vasca per il compostaggio e ti sarà scontato dalla bolletta dei rifiuti il 20%.

    (Mattia Rontevroli)

    P.S. – Dovresti chiedere scusa ai lettori per l’affermazione “quelli di ultima generazione non inquinano”, è una balla colossale!! Informati, prima di sparare simili stupidaggini… In Germania i rifiuti li usano in svariati modi, ma non li buttano: un po’ diventano compost, un po’ vengono riciclati. Però non li buttano. Noi (i contribuenti) paghiamo un Paese straniero per prendersi i nostri rifiuti, che loro utilizzeranno per creare ricchezza dal nulla (la Germania fattura 50 miliardi di euro coi rifiuti, e il settore dà lavoro a 250000 persone). Un po’ come pagare la Germania per prendersi il nostro petrolio, o pagare i tedeschi per rimanersene a casa invece che venire in Italia per le vacanze, oppure ancora pagare parte della bolletta dell’energia dei cittadini tedeschi. Con l’aggravante che i soldi con cui vengono pagati i treni dei rifiuti provengono dal CIP6, la tassa che dovrebbe andare a favore dell’energia rinnovabile e che invece viene ingollata da ENEL e inceneritori (sì, il governo Berlusconi, con il D.Lgs. 387/2003 ha stabilito che l’energia dei “termovalorizzatori” è assimilabile alle fonti rinnovabili, provocando l’ennesima apertura di procedura di infrazione ai danni dell’Italia, come se non bastassero le altre sempre da lui provocate).

  10. Non esageriamo
    Di fronte alla zona dove il caro Friggeri avrebbe proposto di costruire un inceneritore ci abitano tra gli altri i miei cari, tra i quali la mia nipotina di 4 anni. Viviamo già in un mondo che non guarda in faccia a nessuno, dove la natura è agli ultimi posti e figuriamoci quanto gliene frega a chi è al potere di ognuno di noi. MA NON ESAGERIAMO. Stia sicuro, che, nel caso decidiate di portare avanti un simile progetto, NON AVRETE VITA FACILE. Chi ha un minimo di buon senso capisce che è un suicidio. Ma tanto i cari non sono mica i suoi, vero?

    (Elisabetta Corbelli)

  11. A Maurizio Pancotti
    Caro Maurizio, è molto TRISTE il fatto che ci sia ancora qualcuno che crede che gli inceneritori non siano dannosi per la salute o per l’ambiente, ma vedo che tu ne sei davvero convinto. L’unica cosa che posso dirti è di informarti meglio prima di dire che ne vorresti uno BELLO GROSSO vicino a casa tua, o come dici tu di “ultima generazione”.

    (Tommaso Rontevroli)

  12. I nefasti efetti del grillismo
    Ai commentatori che si sono stracciati le vesti all’idea di un inceneritore in montagna (che è comunque un’idea balzana) direi che è molto triste anche il fatto che chi si permette di dissentire da quella che voi considerate essere la verità assoluta (la vostra) venga considerato come un @Cminus habens#C. Io non sono a favore degli inceneritori che, nel migliore dei mondi possibili, eviterei di costruire, ma neppure ho così granitiche certezze riguardo alla loro pericolosità. Vi sono studi che indicano che sono pericolosi ed altri che dicono che sono praticamente innocui; e questo a causa della difficoltà di lavorare su dati attendibili. Quanto alle “balle colossali”, è una balla colossale anche quella secondo cui in Germania avviano un riciclaggio dei rifiuti di Napoli. Tali rifiuti, proprio perchè indifferenzati, vengono semplicemente inceneriti, con buona pace degli abitanti della civile Germania che, abitando intorno all’inceneritore, moriranno tutti di cancro a causa dei rifiuti altrui… Balla colossale è anche che in Europa si stiano smantellando gli inceneritori esistenti: nei paesi scandinavi funzionano a pieno regime e con piena soddisfazione; per non parlare del (poco civile?) Giappone, dove alcuni inceneritori vengono persino mostrati ai turisti come arte industriale. In conclusione: cerchiamo di non fare i talebani nè da una parte nè dall’altra.

    (R.S.)

  13. Nulla da togliere nè da aggiungere
    Credo che al commento precedente non vi sia nulla da togliere nè da aggiungere. Puro buon senso scevro da qualsivoglia “furore”. E forse, ribadendo quanto ho già trovato scritto in questo dibattito, vale la pena di pensare bene che nessun ente pubblico o associazione di categoria ha proposto qualsivoglia costruzione di qualsiasi inceneritore in Appennino. Lo ha fatto un singolo consigliere. Forse – fatta salva naturalmente la libertà di espressione, anche quando fosse semplice esercizio di scuola – val la pena dunque di non ricamare eccessivamente sopra il @Cnulla#C.

    (Commento firmato)

  14. Qualcosa da aggiungere
    Io invece qualcosa da aggiungere al commento di R.S lo avrei, senza stare a portare avanti un dibattito con numeri di inceneritori in Germania rispetto all’Italia così come la differenza di numeri tra i nostri due paesi riguardo le nuove tecnologie di trattamento biomeccanico dei rifiuti (per questo i lettori meno pigri possono tranquillamente informarsi su internet). Quello che non capisco di R.S. è se per lui/lei gli inceneritori non inquinano come dice il buon Maurizio (ti consiglio di andare ad Acerra vicino Napoli a dire personalmente ai cittadini che stanno morendo che gli inceneritori sono assolutamente innocui) se considera così nefasto il grillismo che avvicina i ragazzi ad occuparsi dell’ambiente e delle problematiche sociali, soprattutto quando abbiamo un ex ministro dell’ambiente che dice che dagli inceneritori esce 0!! Se lei è contento/a di pagare nella bolletta Enel il cip6, la tassa per gli inceneritori di cui una parte va alla fondazione Veronesi tramite l’Enel (così paghiamo per i tumori che ci verranno studiati poi da Veronesi)…

    Incollo un articolo interessante:

    @CFondazione Veronesi: grandi partners industriali
    Grandi aziende nazionali e multinazionali impegnate nel settore petrolifero, nella costruzione di inceneritori, società di autostrade e di telefonia ed acque minerali sostengono con il loro aiuto l’opera di ricerca e divulgazione della Fondazione creata dal professor Umberto Veronesi.
    La Fondazione Veronesi, fondata dal professor Umberto Veronesi, vive grazie al contributo di importantissime aziende sia nazionali che multinazionali impegnate nei più svariati settori. Dal petrolio alla costruzione di inceneritori alla distribuzione di acque minerali in bottiglia alla telefonia mobile, fino ai colossi dell’energia italiana.
    Scorrendo tra i tantissimi ed importantissimi partners della Fondazione Veronesi troviamo acciaierie come Acciai Brianza, Co.met, compagnie telefoniche come Telecom e 3, colossi industriali dell’acqua minerale in bottiglia come Ferrarelle e San Pellegrino, l’Enel Spa che, oltre a gestire centrali a carbone e ad olio combustibile, sta investendo all’estero sull’energia nucleare.
    Tra i partners che sostengono finanziariamente la Fondazione Veronesi anche Pirelli ed Eni, importanti nomi del settore petrolifero, e Mondadori Spa. Poi anche la società Autostrada Ligure Toscana e VEOLIA Environnement, importantissima multinazionale francese che costruisce, tra l’altro, discariche ed inceneritori di rifiuti e detiene il 49% della società Tecnoborgo Spa di Piacenza che gestisce l’inceneritore di rifiuti di questa provincia ed il 60% della Energonut che gestisce l’inceneritore di Pozzilli (Isernia – Molise).#C
    Matteo Incerti – http://www.senzasoste.it

    …E ci credo che dice che esce 0!! Se avesse detto che inquinavano mica lo avrebbero finanziato!! Adesso, quanti di voi sapevano di queste notizie? Se mi considerate malato di grillismo perchè cerco di informare il più possibile le persone e cerchiamo di abituare la gente ad avere dei dubbi sull’informazione, quindi di andarsi ad informare prima di arrivare a facili conclusioni, vi dico che spero di non guarire mai.
    Grazie e ciao!!

    (Mattia Rontevroli)

  15. Non siamo un po’ ridicoli?
    Con tutto quel che sta scritto nel documento dei sindacati e con quello che è stato detto nell’incontro e che è riassunto nell’articolo, non vi sembra un po’ ridicolo che i commenti vertano solo sulla proposta “balzana” di un consigliere di opposizione che non ha ottenuto nessun riscontro nel dibattito perchè forse è meglio il silenzio? Possibile che ci concentriamo sulle pagliuzze senza vedere il trave?

    (Pietro)

  16. Si, un po’ ridicoli lo siamo…
    …ma in fondo la riunione per la presentazione del documento dei sindacati, a parte le solite diatribe tra fondovalle Secchia sì o no, ha fornito questa succosa “boutade” di Friggeri e quindi tanto vale parlarne. Al gentile Mattia vorrei dire che apprezzo il suo spirito ecologista ma non è pendendo dalle labbra di qualcuno che apostrofa gli avversari chiamandoli “cancronesi” che si può arrivare a detenere qualsivoglia verità. Grillo non dialoga, Grillo pontifica e questo al sottoscritto non piace. Chiamare qualcuno “cancronesi” o “spa del cancro” significa collocarlo a priori dalla parte del male e del torto. Non si dialoga con uno che si chiama “cancronesi”, “cancronesi” ha torto e basta! Quanto mi divertirei ad assistere ad un confronto televisivo tra l'”esperto” Grillo e il prof. Veronesi sulle tematiche del cancro. Peccato che Grillo non ami chi può contraddirlo… Non me ne voglia, ma lei è la prova lampante dei nefasti effetti del grillismo sulle giovani menti quando mi consiglia di andare ad Acerra per verificare quali tremendi danni provocano gli inceneritori. Che io sappia, l’inceneritore di Acerra non è mai entrato in funzione (ed è questo il vero scandalo!), e, pertanto, se qualcuno da quelle parti sta morendo di tumore non è certo l’inceneritore che deve incolpare… Quanto all’articolo da lei postato la lascio a tutte le dietrologie a cui preferisce credere. Dovrebbe sconvolgermi che grandi aziende finanzino la ricerca sul cancro? Mah… Ho perso la verginità da un pezzo… Quando sentirò Veronesi affermare che il fumo fa bene perchè le multinazionali del tabacco finanziano le sue ricerche allora la prenderò maggiormente in considerazione. Veronesi dice nient’altro che quello che dicono altri esperti. Persino L’EPA (Enviromental protection agency) degli Stati Uniti dice le stesse cose. Poi credere a Grillo o a chiunque altro è solo una questione di scelte. Salute (è proprio il caso di dirlo… ).

    (R.S.)

  17. Diamo informazioni corrette, però!
    Egregio R.S., se vuole dare informazioni non diamole a pezzi. L’EPA, insieme ad altri enti di ricerca europei, ha stabilito quali siano i picchi massimi tollerabili di diossina a kg di peso corporeo (1-4 pg/kg corporeo) e non ha mai detto che non vi sono pericoli (la totale non tossicità sta nel numero ZERO). Da metterci bene in testa è che le molecole di diossina sono molecole piuttosto stabili, che trovano la loro stabilità nel grasso corporeo e che vengono smaltite dal fisico solo se non più assunte (cosa difficilissima!!!!) per un periodo di 7 anni. Altre domande da porsi e rifletterci un po’ su sono:
    1) in realtà noi sappiamo quante molecole di diossina assumiamo giornalmente?
    2) se si assumono diossine sia inalandole che ingerendole come faccio a quantificarle a fine giornata per me, te, lui, lei, il bambino (io respiro e mangio come un’uomo di 70kg?)…
    3) gli enti preposti a stabilire i così detti “LIMITI” su cosa li hanno parametrati?
    Beh, circa quest’ultima domanda voglio provare a fare un’ipotesi su cui riflettere: i limiti imposti dalla UE sulle emissioni corrisponderebbero, in linea di logica, alle concentrazioni medie che è possibile ottenere applicando agli inceneritori le migliori tecniche di incenerimento e filtraggio presenti sul MERCATO (altro fattore di intrito) e non in realtà su valori basati su studi medici. Ho il sospetto quindi che le leggi attuali siano tarate sugli impianti e non sul concreto rischio tossicologico. L’art. 32 della Costituzione italiana stabilisce che “La Repubblica TUTELA la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Cerchiamo di difendere almeno i nostri diritti nell’interesse comune. Credo fondamentalmente che se solo vi è il sospetto che possa qualsiasi cosa nuocere alla salute lo Stato ha il DOVERE di tutelarci anche perchè vi sono tante alternative (utilizzo materiali diversi, stoccaggi e smaltimenti diffrenti etc… ) e non credo che attaccare un personaggio come Grillo (che comunque ci invita solo ad informarci più a fondo, riflettere e porci delle domande) serva alla comunità, anzi. Ciò che serve è un’informazione corretta e veritiera senza interessi di sponsorizzazioni… Detto ciò auguro buona vita a tutti!!!!!!

    (Silvia Palandri)


  18. Mi rivolgo ad R.S. e spezzo una lancia a favore di chi si informa e arriva fino in fondo alle notizie, di chi vuole davvero che le cose cambino e fa davvero in modo che la situazione, LA NOSTRA situazione, migliori. Ha espresso chiaramente che non è a favore degli inceneritori e questo dovrebbe bastare. Peccato che quando qualcuno esprime la propria opinione, e mi pare che nessuno finora l’abbia spacciata come verità assuluta, venga facilmente etichettato e messo al palo come “seguace di Grillo”. Ora esprimerò solo il mio umile pensiero al riguardo: per fortuna che c’è qualcuno, in questo caso Grillo, che almeno prova a spronare e sensibilizzare le persone, che va in profondità nelle tematiche che ci riguardano UNO AD UNO. Con questo lungi da me uno schieramento perchè si chiama Grillo (ma avrebbe potuto avere un altro nome e un altro volto), ma fatto sta che gli animi lui li ha toccati. Ma non dimentichiamo che è un essere umano e, come tale, può anche sbagliare. Finora, però, ha fatto più lui di tanti altri. Sta ad ognuno di noi, con il buon senso, capire, valutare e scegliere. E, da quanto ho letto finora, fortunatamente ciò che spicca è il buon senso. Abbiamo a disposizione molte risorse alternative e pensare che anche solo un inceneritore possa essere costruito tra i nostri monti mi sembra pazzesco. E per quanto riguarda gli altri paesi possono fare sia da buono che da cattivo esempio. Prendiamo il buono che forse è meglio. Grazie e buona vita.

    (Elisabetta Corbelli)

  19. Grillo’s anthropology
    Mi perdonerà Silvia Palandri ma non essendo studioso di medicina preferisco non inerpicarmi in una discussione su questo campo anche se alcune osservazioni potrei anche farle. Passo invece a rispondere a Elisabetta perché, occupandomi di comunicazione, sono maggiormente interessato ad esporre alcune considerazioni sul tema. Le sue posizioni sono equilibrate e sarebbe assai positivo che tutti i “seguaci di Grillo” fossero tali. “Seguaci di Grillo” non è un’offesa ma una semplice constatazione derivante dalla ricorrenza di certi temi e di certi termini che fanno spesso apparire gli interlocutori come tali. Ora, però, le vorrei esprimere anch’io il mio umile pensiero. Poiché, con una certa presunzione, ritengo che la mia libertà di pensiero sia quasi assoluta ed incondizionata, ed essendola da quando ho l’età di ragione, mi rattrista non poco sapere che in Italia ci siano così tante persone che hanno bisogno del primo capopopolo che passa [“si chiama Grillo (ma avrebbe potuto avere un altro nome e un altro volto)”] per essere sensibilizzati su certi temi al punto che, attraverso un ragionamento inverso, si potrebbe dire che su un argomento come quello dell’inquinamento (per esempio) se non ci fosse stato Grillo (o chi per lui) ai grillini non sarebbe mai fregato nulla. Ora, assodato che Grillo è un “essere umano” e come tale fallibile, vorrei esporre in che cosa Grillo difetta. Io considero che non solo la sostanza abbia un valore ma anche la forma sia importante, poiché una sostanza esposta in una cattiva forma finisce per svalutare la sostanza stessa. Spero che ci siamo capiti ma ora vengo agli esempi… Grillo è un abile comunicatore e questo gli va riconosciuto. Grillo conosce alcune tecniche di comunicazione e ne fa un uso spregiudicato per ottenere il consenso, al punto di avvicinare pericolosamente il suo linguaggio (padroni, servi del potere, etc) al linguaggio in voga nel periodo più buio della storia della Repubblica; esistono solo due fronti su cui schierarsi: da una parte i grillini, i combattenti per i diritti civici e per la libertà e, dall’altra, tutto il resto del mondo, le lobby economiche, l’immancabile casta politica, le lobby dell’informazione, etc. etc. Una di queste tecniche l’ho già esposta sopra e consiste nell’apostrofare con nomignoli tra l’ironico e l’offensivo i suoi avversari; “cancronesi” ne è un esempio, ma si potrebbe continuare con “psiconano” e i tanti altri che la fervida immaginazione grillesca gli suggerisce. Aggiungendo al nomignolo spregiativo anche un bel processo alle intenzioni spacciato come fatto chiaro ed evidente (Veronesi “cancronesi” riceve finanziamenti da parte di una società che controlla un inceneritore in Italia) ed ecco che abbiamo la demolizione completa dell’avversario. Ora, Veronesi, domani, potrebbe portare un dossier in cui vi sono le prove inconfutabili che gli inceneritori inquinano zero ma ai fedelissimi di Grillo oramai questo non interesserebbe più: Veronesi riceve il finanziamento da chi causa il cancro ed è quindi evidente che qualunque cosa dirà dovrà essere considerata falsa, di uno che si chiama “cancronesi” non ci si può fidare… Ora si può andare oltre e vedere come Grillo (consapevolmente oppure no) abbia creato una formidabile macchina da guerra difficilmente attaccabile. I seguaci di Grillo (che pur si dichiarano capaci di informarsi in maniera autonoma) sono per lo più totalmente inconsapevoli di questi meccanismi. Tuttavia, giornalisti della carta stampata ne hanno scritto e ne scrivono mettendo in evidenza il qualunquismo populista di Grillo. Ma i fedelissimi di Grillo sembrano poco avvezzi a leggere i quotidiani (sono più o meno ciarpame e l’informazione che danno è completamente manipolata) e se anche li leggessero sarebbero poco propensi a credere a dei giornalisti che sono “servi del potere” al servizio delle lobby etc. etc. E’ la quadratura del cerchio. Chi altri potrà confutare Grillo e i pochi eletti ai quali Grillo elargisce la patente di credibilità e di “amici del popolo”? Nessuno, tanto più che Grillo si è sempre sottratto a qualunque forma di confronto e dibattito. Grillo si è messo in una inattaccabile botte di ferro, ma deve stare attento perché un giorno potrebbe arrivare qualcuno più scaltro di lui che sotto tale botte potrebbe appiccare un fuocherello ed allora Grillo finirebbe per cuocere nel suo brodo come dentro al toro di Falaride… Quanto detto a prescindere dalla valutazione dei temi che Grillo tratta, alcuni dei quali possono anche essere condivisibili, ed altri, detto in franchezza, delle assolute stupidaggini.
    Cordialmente.

    (R.S.)

  20. Bel discorso, R.S….
    …ma, come spesso, tanto filosofico e intellettualmente corretto quanto poco pratico e in fin dei conti poco reale. Mi sovviene ora solamente di farti notare una cosa: con il tuo generalizzare tanto (che ovviamente ribadirai non essere tale con qualche confutazione filosofica: pura comunicazione appunto… ) offendi gravemente quelli che si son sempre dati da fare singolarmente, e sono tanti, e in Grillo hanno visto la speranza di avere maggiore voce e possibilità, condividendone molti principi. Molti grillini si preoccupavano dell’ambiente e dei disastri socio-politici italiani ben prima di conoscere i nuovi interessi di Beppe Grillo; prima i media non ne davano questo rilievo: qui sta un pregio di Grillo, aver convogliato e dato più voce e motivazione a chi prima ne aveva meno. Con questo concludo e non ho interesse a proseguire in un dibattito con te. Sai già di tuo come la penso su certe questioni.

    (Agostino G.)

  21. Non c’è più tempo…
    Non c’è più tempo di fare certe proposte… Fin che le cose non erano visibili e le informazioni non raggiungibili era facile giocare sull’ignoranza della gente… perchè, si sa, “occhio non vede, cuore non duole”… Ma ora la nostra quotidianità ci pone di fronte alla cruda realtà… Non sappiamo più quello che mangiamo, quello che respiriamo… Il perfetto equilibrio ecologico sta tirando gli ultimi sospiri… La natura si è ammalata!!! Costruendo un inceneritore diventeremmo solo i carnefici di noi stessi… E’ necessario progredire in nome della salute, nostra e del mondo che ci circonda… Mi oppongo alla proposta dell’inceneritore, senza ombra di dubbio… e come vede in tanti la pensano come me…

    (Giulia Spacone)

  22. Nutrisi con la filosofia
    La filosofia è il miglior nutrimento che possiamo dare al nostro cervello, che una volta ben nutrito funziona ottimamente e quando dobbiamo fare scelte “pratiche” ci suggerisce quelle meno sbagliate! Per i grillini pare sia tempo perso. Che farci? Mala tempora currunt.

    (Maurizio Pancotti)


  23. Vorrei semplicemente fare due precisazioni che mi stanno molto a cuore riguardo i commenti che precedono il mio. In primo luogo: è molto “nobile” che ci siano persone disposte ad avere un inceneritore vicino a casa (in nome di una parte di introiti che ne deriverebbero), ma purtroppo le particelle emesse da questi termovalorizzatori non rimangono, come per magia, solo nell’aria che respira eslusivamente di chi ha detto “sì all’inceneritore”, ma la respirano tutti perchè queste nanoparticelle vengono trasportate anche a molti km di distanza.
    In secondo luogo credo che questa proposta sia ancora più allucinante se analizziamo il luogo in cui vuole essere messa in pratica. Questa è una realtà in cui è davvero possibile il dialogo tra cittadini, enti locali ed autorità e dove, quindi, si può provare a cercare soluzioni realmente alternative e più “a misura d’uomo”.
    Un’ultima cosa: accusare genericamente chi usa una determinata terminologia, o è sensibile a certe tematiche, di “grillismo” (dipingendolo quasi come un automa che prende per oro colato quello che dice Beppe Grillo) mi sembra eccessivo e soprattutto sintomatico di una mancanza di idee con cui controbattere; anche perchè se fosse davvero Beppe Grillo (e non credo sia stato esclusivamente suo il merito) ad aver risvegliato la gente e averla convinta, con la sua retorica e la sua abilità nell’uso di tecniche di comunicazione, che è davvero ora di fare qualcosa all’atto pratico, beh… allora… mille volte viva Beppe Grillo!!!!!!!!!! (e lo dice una che i giornali li legge).

    (Giorgia Notari)

    —-

    @CPoichè i commenti continuano ad “avvitarsi” intorno ad una perlomeno balzana proposta fatta a titolo del tutto personale da un consigliere dell’opposizione di Busana e della Comunità montana, è opportuno richiamare l’attenzione sull’oggetto della notizia che è un corposo documento dei principali sindacati sui temi dello sviluppo della montagna; documento in cui NON SI PARLA DI INCENERITORE!

    (La redazione)#C

  24. Per la redazione
    Capisco benissimo il commento precedente della redazione. Il problema grave però è che ci sono persone che dovrebbero lavorare “anche essendo all’opposizione” per migliorare la nostra qualità della vita. Mi sorprendo che dopo questa affermazione di Marino Friggeri nessun politico o rappresentante dei cittadini abbia chiesto le sue dimissioni “con disonore…”. Su Redacon non c’è stata neanche una piccola reazione da parte della maggioranza della Comunità montana riguardo alle “balzane affermazioni”; questo per me è parecchio preoccupante. I ragazzi, che tutti credono estranei a queste problematiche sociali, si stanno facendo sentire. Prendetene atto, magari con un occhio di riguardo… Come sempre, grazie…

    (Commento firmato)

    —–

    @CMa a questi ragazzi interessa di più parlare di un inceneritore che NON si farà o di strade necessarie per la montagna, della banda larga, del lavoro che manca, ecc. ecc.?

    (La redazione)#C

  25. Per la redazione 2
    Spero bene che questo inceneritore non si faccia, ci mancherebbe altro… Per il resto ci stiamo preparando per avere voce in capitolo su tutte le questioni da voi elencate e su tante altre. Mi piacerebbe fare in modo che questi incontri si pubblicizzino il prima possibile per dare l’opportunità ai ragazzi di organizzarsi e partecipare. Con rispetto.

    (Mattia)

  26. Coraggio!
    Il documento è particolarmente interessante e ricco di spunti di discussione e confronto. Coraggio ragazzi, voi che siete così interessati all’ambiente ed ai problemi socio-politici dei nostri giorni, tirate fuori le idee anche su altri temi e non solo su un inceneritore (che per fortuna non si farà). Possibile che a nessuno interessi la nostra viabilità? La statale 63, verso Reggio ma anche verso Aulla? E il Parco? Cosa ne pensate, che ruolo potrebbe-dovrebbe avere? E il welfare? E… E… E… Coraggio, fate sentire anche la vostra voce e non solo quella di Beppe Grillo.

    (Francesca D.)