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I padri (e le madri) della Costituzione italiana

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“La Costituzione della nostra Repubblica va difesa contro certi revisionismi e contro chi dice che il fascismo ha modernizzato l’Italia”. Parola di Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne’ Monti (che fa riferimento, nella seconda parte della frase, ad alcune parole pronunciate nei giorni scorsi dal suo nuovo collega di Roma, Gianni Alemanno). E’ l’unico accenno politico in una mattinata caratterizzata da esposizioni di carattere storico-civico sulla Carta fondamentale dell’ordinamento del nostro Stato.

L’occasione era il convegno promosso dall’Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti e svoltosi ieri mattina al teatro Bismantova, vertente appunto su tale tema, che ha visto un’ampia presenza di studenti, medi e superiori, del capoluogo montano, e una rappresentanza dell'Anpi locale.

“A voi giovani – ha aggiunto il primo cittadino - il compito di raccogliere l’eredità, di studiare e di capire per essere a vostra volta attenti custodi del patrimonio di valori che essa racchiude”.

Sul palco anche l’assessore alla scuola Giuliano Maioli e la prof.ssa Maria Paola Cavalieri con alcune sue ex studentesse che, dal canto loro, hanno letto con buon piglio le biografie e alcune testimonianze dei costituenti reggiani (Nilde Iotti, Meuccio Ruini, Giuseppe Dossetti): argomento al centro di una loro ricerca divenuta poi libro pubblicato tre anni fa.

I padri della Costituente della nostra provincia. Già. Ma “guasta la festa” Elisabetta Salvini, anch’essa sul palco, ricercatrice storica presso l’Università di Parma, che, facendosi forte della parità dei diritti uomo/donna (ed anche quale responsabile di un progetto di carattere provinciale denominato “Oltre il 60°”, teso alla rivalutazione dell’apporto femminile durante la guerra di Liberazione), propone simpaticamente, in apertura del suo intervento, la correzione: non solo padri ma anche madri. Il riferimento è naturalmente a Nilde Iotti.

“Il bisogno di cultura è sempre più urgente”, dice la Cavalieri. Mentre Maioli sottolinea “l’importanza di capire il contesto da cui nasce la nostra Costituzione”. Sei ragazzi delle scuole medie leggono gli articoli 1 di sei Carte: oltre alla nostra, l’inglese, la francese, la giapponese, la statunitense, la tedesca. “Impostazioni diverse, come si vede… “, commenta Maioli.

“Le costituzioni ci aiutano a capire chi siamo e da dove veniamo”, afferma la Salvini, facendo un po’ di ricostruzione delle condizioni storiche che hanno poi prodotto quei documenti, “scaturiti sempre da eventi traumatici: rivoluzioni o guerre”.

Maioli infine – e torniamo alla nostra Costituzione – legge l’articolo 3: “Molto attuale”.

C’è solo il tempo, infine, per la distribuzione, fatta dal sindaco, di copie della Carta ai neomaggiorenni presenti. Molti di loro, comunque, segnatamente quelli accomodati in "piccionaia", nel mentre del convegno sono stati impegnati in altro: giretti “fuori porta”, ascolto di musica in cuffia, giochi col telefonino. La libertà. Già.

1 COMMENT

  1. E Marconi?
    Non è mia intenzione fare rilievi (e men che meno guastare la festa) su eventi ai quali non ho assistito e con i quali mi è dunque difficile commisurarmi. Si prenda questa nota come prima impressione di uno che legge e si ferma al testo di Redacon. Mi pare dunque strano che a Castelnovo ne’ Monti si parli de “i” Costituenti reggiani e non si citi il castelnovese Pasquale Marconi, attivo protagonista dei lavori costituenti sia in sede locale (conferenze di informazione al pubblico), sia in sede di Assemblea dove il suo lavoro – per quanto ricordava don Francesco Milani – è stato fondamentale per la ricerca di contatti e di accordi a livello di base, sapendo fondere l’intransigenza sui principi con la cordialità e la socievolezza convincente. Il che ha reso possibile ed efficace anche il lavoro di più noti e più studiati membri dell’Assemblea. Sul suo lavoro alla Costituente si possono vedere le due pagine scritte da don Milani nel libro: “Il Dr Pasquale Marconi autobiografo (o… quasi)”, edito dalla Tipografia Casoli nel 1973. Ci sono indicazioni per una ricerca che non mi risulta mai fatta e che meriterebbe di essere svolta. Credo ci sarebbero risultati veramente interessanti.

    (Commento firmato)

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    @CSiamo d’accordo col lettore. Ma assicuriamo che la cronaca è fedele. I tre costituenti citati (Iotti, Ruini, Dossetti), del resto, sono (loro e non altri) i protagonisti del libro pubblicato nel 2005 cui si faceva riferimento. Insieme all’esame delle costituzioni, è su queste tre figure, in effetti, senza voler nulla togliere all’on. Marconi (il cui nome peraltro – proprio per estrema precisione – è stato fatto, sia pur fagacissimamente, dall’assessore Maioli, in un suo passaggio, riferendosi all’illustre ascendenza del sindaco seduto vicino a lui), che si è concentrata la mattinata.

    (red)#C