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Missione a Kahla

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Anche quest’anno il Comune di Castelnovo ne' Monti è stato presente alle commemorazioni ufficiali che si svolgono a Kahla, cittadina nella Turingia tedesca dove, nel periodo della seconda guerra mondiale, si trovava un campo di prigionia e lavoro tra i più duri per condizioni di vita.

Qui i prigionieri venivano obbligati a lavorare nelle gallerie e sale sotterranee, sotto la collina del Walpersberg, dove venivano costruiti gli avanzatissimi caccia a reazione Messerschmitt 262. A Kahla, insieme a migliaia di prigionieri da tutta Europa, furono deportate diverse persone anche dall’Appennino reggiano, e da Castelnovo in particolare.

A recarsi in Germania a metà maggio per ricordarli sono stati il sindaco Gian Luca Marconi e l’assessore alla scuola Giuliano Maioli, che raccontano il loro viaggio.

“L’Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti ha partecipato alle celebrazioni del 2008 per il ricordo dei deportati e dei caduti dei campi di lavoro forzato del Reimahg a Kahla. Le commoventi cerimonie hanno visto la partecipazione di delegazioni italiane (con la rappresentanza della nostra ambasciata), tedesche, francesi, olandesi, belghe e polacche. Momenti di vera commozione nel ricordo alle fosse comuni nel cimitero della cittadina tedesca, dove riposano i caduti della nostra montagna ed in particolare i castelnovesi Inello Bezzi, Anselmo e Renato Guidi, Pierino Ruffini, Attilio Coli, Ermete Zuccolini, Francesco Toschi, strappati alle loro famiglie nell’ottobre del 1944, imprigionati nel teatro, deportati e morti di stenti lontani dai loro cari.

E’ stata deposta una corona del Comune di Castelnovo, in mezzo ai fiori piantati nel terreno dai famigliari saliti in Germania una settimana prima di noi. La memoria ed il sacrificio di quelle persone, come dei castelnovesi morti in altri campi di lavoro quali Roberto Carlini, Augusto e Giuseppe Manfredi, Ugo Primavori, Guido Rivi, Ferruccio Santi, Ettore Tedeschi, Ugolino Simonazzi, è davvero un patrimonio comune da non disperdere. La loro sofferenza, il sacrificio loro e di tanti altri montanari ed italiani, hanno garantito libertà, democrazia, giustizia, uguaglianza e pace al nostro Paese ed all’intera Europa.

Toccante e significativo è stato lo scambio storico e culturale tra studenti del liceo di Kahla e del liceo di Tolentino (Macerata), che hanno intervistato i reduci presenti e condiviso questa esperienza. Il Comune di Castelnovo dallo scorso anno è punto di riferimento nazionale e coordinatore di tutti i comuni italiani che hanno avuto caduti a Kahla, ed in questa occasione oltre ad incontrare il consigliere di ambasciata dottor Alessandro Gaudiano a Berlino per avere garanzie e certezze (per ora ottenute sia da parte sua che da parte dei responsabili dell’associazione che ha acquistato la collina del Walpersberg) sul mantenimento e l’apertura dei memoriali, ha anche allacciato contatti con il presidente della Provincia della Saale-Holzland-Kreis in cui si trova Kahla, il quale come impegno per il ricordo dei deportati caduti e dei loro valori ha chiesto di venire in Italia a Castelnovo in occasione della Giornata della Memoria o del 25 aprile del prossimo anno”.