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L’atmosfera mistica del santuario mariano di S. Siro

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(S. GIOVANNI DI QUERCIOLA, VIANO) - Tantissimi fedeli domenica scorsa al Santuario Mariano di San Siro. Come da tradizione anche nell'ultima domenica di maggio, mese dedicato alla Madonna, sono stati tanti i fedeli che hanno raggiunto il piccolo santuario dedicato a san Siro e alla Madonna della Rondine. Solo la fede e la devozione verso la Madonna potevano richiamare tanta gente in questo luogo scomodo e solitario ma al tempo stesso circondato da un'atmosfera mistica e da un ambiente naturale che esercita una forte attrazione.

"Le funzioni religiose celebrate in questo mese hanno visto una partecipazione straordinaria di pellegrini giunti da ogni dove", dice il parroco Padre Marco Canovi. "E queste presenze - continua il parroco - ci spingono a ricambiare questa devozione con un impegno costante atto a realizzare assieme ai tanti volontari della parrocchia e della polisportiva importanti progetti riguardanti il restauro e il recupero d'edifici adiacenti quali la stalla e la canonica per poter offrire ai visitatori un luogo d'incontro e un punto di riferimento cristiano per tutti".

Nella mattinata Padre Marco ha celebrato la S. Messa accompagnata anche dalla musica della banda di Viano. Alla fine il parroco ha concluso le funzioni con la benedizione degli automezzi. L'ottimo e abbondante pranzo di mezzogiorno servito in modo esemplare dai numerosi parrocchiani all'interno degli edifici adiacenti e all'ombra del sagrato ha concluso una giornata d'altri tempi, immersi nello spettacolare panorama della valle del Tresinaro e nella mistica atmosfera del santuario.

Un simpatico e significativo gesto ha movimentato il momento del pranzo. Un ex paesano, Siro Romagnani, trasferitosi in città da alcuni anni, ha donato al parroco un salame di oltre due metri che è poi stato tagliato e offerto e anche di gustato dagli oltre trecento commensali. Il ricavato di questo pranzo servirà al rifacimento del tetto della canonica. La straripante presenza di fedeli ha messo a dura prova i tanti volontari impegnati, che, a onor del vero, se la sono cavata egregiamente.

Gli appuntamenti mariani si sono conclusi ieri sera, con la presenza del vescovo Adriano. Per padre Marco forse questo appuntamento annuale nel santuario sarà l’ultimo, perché il prossimo 17 giugno partirà per la sua amata Uganda dove, nella diocesi di Kotingo, si trova la sua missione. Dopo alcuni anni trascorsi nel vianese ad assistere i suoi vecchi genitori che ora hanno raggiunto il paradiso, il missionario comboniano ritorna presso la sua gente, che lo aspetta con trepidazione.

"Sono contento di ripartire - ha detto - ho tante cose da fare, laggiù, e poi sono anche fortunato". Perchè? "Anche se molti in quel giorno, per ragioni scaramantiche non voleranno, io credo che sarà un viaggio bellissimo e tranquillo. Poca brigata volata beata".

Tanti auguri, caro padre.