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Sei giorni nella (ex) città del muro

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Berlino per quasi tutti noi è la città del muro, una città divisa che ancora oggi forse fatica a tenersi insieme, nei vari pezzi e frammenti, a trovare un’anima e un’armonia.

Molto diversa è invece apparsa ed è stata vissuta dai diciannove ragazzi della scuola media di Villa Minozzo, che vi hanno passato quasi una settimana, dal 19 al 24 di maggio, in visita agli amici tedeschi della Thüringen-Oberschule, già conosciuti in Italia ad aprile, nell’ambito di un gemellaggio che ormai va avanti da sei anni grazie al contributo della Fondazione “Manodori”.

Hanno fatto parte della delegazione italiana anche Chiara e Silvia, due studentesse del liceo linguistico di Castelnovo ne’ Monti, che hanno potuto sperimentarsi nel ruolo di interpreti.

Sono stati giorni intensi e pieni di vita. Un vero e proprio incontro tra ragazzi in Europa, che hanno cercato di comunicare in ogni modo e conoscersi, scambiando notizie dei loro paesi, della loro cultura e delle abitudini di ogni giorno.

Italia, Germania e Polonia: queste le nazioni che hanno diviso il tempo insieme e nel tempo si può dire che si sono unite, anche attraverso numerose e varie attività curate dal centro sociale Pro-Social del quartiere di Marzahn - Hellesdorf (la parte più a est di Berlino est).

I ragazzi hanno iniziato con il visitare Berlino attraverso un rally cittadino che prevedeva l’utilizzo di ogni mezzo pubblico di trasporto, una sorta di caccia al tesoro fotografica alla scoperta di alcuni luoghi e monumenti significativi della storia passata della città e della sua vita presente. I gruppi erano misti e ciascuno ha dato il suo contributo in termini di motivazione, spirito di collaborazione e apertura al dialogo.

Quindi si è visitato la Thüringen-Oberschule con i numerosi laboratori e le officine di lavorazione del legno, dei metalli e dei tessuti; incontrato Norbert Lüthge, assessore all’ambiente di Marzhan, in una mattina interamente dedicata a una passeggiata ecologica nei percorsi verdi che l’amministrazione sta allestendo per migliorare la socialità e la qualità di vita degli abitanti.

La giornata dello sport è stata dedicata alla pratica dell’arrampicata libera su pareti artificiali e all’arte marziale del taekwondo, che ha riscosso molto successo tra tutti i partecipanti. Un pomeriggio è stato infine dedicato al teatro e un altro a un gioco di ruolo sulla costruzione di un business plan per la vendita di un prodotto e la sua promozione pubblicitaria.

Nella serata incontro con il presidente del parlamento della circoscrizione Petra Wermke per una riflessione sull’importanza degli scambi giovanili in Europa.

Da segnalare infine le tre serate animate dai gruppi delle diverse nazioni con un piccolo tocco di sano campanilismo per quella italiana: una cena a base di tortelli, salumi nostrani, parmigiano e aceto balsamico, preparata dallo chef in trasferta Ideo Sala, aiutato da tre genitori (i tre moschettieri Vinicio, Giuseppe, Roberto) e servita dai nostri studenti per l’occasione truccati da clown che hanno allietato i loro amici tedeschi e polacchi con musiche popolari, canti, balli e numeri improvvisati di clownerie.

“La più grande soddisfazione e credo una prova della bontà e del futuro che devono avere questi scambi culturali – afferma il dirigente scolastico Remo Zobbi – sta tutta nelle belle parole che l’ultima sera ci ha rivolto il preside della scuola tedesca Rainer Bösel, che con grande attenzione ci ha seguito in tutto il percorso. Ha parlato di una luce negli occhi dei nostri studenti, una luce che significa desiderio di incontrare gli altri e vivere insieme in armonia con tutti. Una luce che si portano nel cuore e che sanno trasmettere dovunque vanno. Una luce che è anche la parte migliore del nostro futuro”.