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“I rifiuti di Napoli? Buttiamoli dentro il Vesuvio”

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Estraiamo e pubblichiamo un articolo dal bollettino parrocchiale della zona pastorale di Felina, datato giugno 2008 e distribuito in questi giorni.

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L'emergenza delle immondizie di Napoli è attualmente il problema italiano più difficile da risolvere, che, come una patata bollente, il governo uscente ha passato al nuovo. L'argomento è sulla bocca di tutti anche dalle nostre parti. C'è pure chi ne ha pronta la soluzione. Ricordate quel tale che in tv aveva presentato il progetto di sbancamento del passo del Turchino per provocare quella corrente d'aria che avrebbe liberato dalla nebbia la pianura padana? Ebbene, ora un altro ha pronta una proposta simile per le immondizie di Napoli. Tutti noi di una certa età ricordiamo la famosa cartolina del panorama della città partenopea con a sinistra, in primo piano, il pino marino e, sullo sfondo, il monte Somma con il Vesuvio fumante. Quella cartolina è diventata un pezzo per collezionisti, perchè il pino è caduto e il Vesuvio,dopo l'ultima eruzione del '44 non fuma più.
Ecco la proposta: ripiantare il pino e, per rivedere il pennacchio sul vulcano, utilizzare il cratere come inceneritore naturale buttandovi dentro tutte le immondizie. Ci sarebbe fumo per tanti anni, i turisti tornerebbero a spedire la cartolina, i napoletani ricanterebbero contenti “'O sole mio” e il capo del governo sarebbe elevato agli onori degli altari per essere riuscito a fare il primo miracolo.

GUARDIAMO VICINO A NOI

A parte la battuta, più o meno spiritosa, la situazione napoletana potrebbe essere di stimolo a guardare un po' in casa nostra e, in particolare, lungo le nostre strade. Ora le immondizie si vedono di meno, perchè sono nascoste dalla vegetazione, ma qualche mese fa bisognava essere ciechi per non accorgersi che ci stiamo incamminando verso la situazione napoletana. Noi abitiamo in una zona dove i servizi di nettezza urbana funzionano ancora; le isole ecologiche sono sempre più efficienti per smaltire anche rifiuti di grandi dimensioni. Ci sono contenitori in tutte le piccole borgate e lungo le strade secondarie, eppure per strada viene buttato di tutto: carte di ogni genere, bottiglie di plastica e di vetro, lattine, ecc. Questi materiali si trovano sia ai lati della statale 63 che ai bordi delle strade secondarie. Soprattutto in quelle che attraversano i boschi, dove sostano coloro che fanno il pic-nic, dove passano appassionati di mountain bike o cicloturisti che si liberano di ciò che non serve più. Il fenomeno poi esplode in occasione dei rally.
Purtroppo alcuni abitanti della zona non hanno ancora chiara la funzione dell'”isola ecologica” e così continuano ad usare il “fosso” o la “riva”. Vi si trovano: televisori, cucina, frigo, pneumatici, mobili dismessi, ferraglia, macerie varie, ecc. Parimenti l'innocuo fumatore fa la sua lanciando regolarmente dal finestrino della macchina o del camion il pacchetto vuoto o il mozzicone ancora acceso che, soprattutto d'estate, può dare del lavoro anche ai ai pompieri.
La strada provinciale che unisce la provinciale (ex statale) della val d'Enza e la 63, passando da Gombio e Villaberza, è mantenuta dal personale addetto in maniera lodevole, però probabilmente non è di sua competenza la raccolta dei rifiuti lungo la stessa, perchè restano stabilmente nelle cunette o sparse dal vento nei campi adiacenti. Di chi è la colpa? Certamente non del Comune, anche se una passatina di pulizie, ogni tanto, non farebbe fare brutta figura agli amministratori.

PENITENZA PER QUARESIMA? PULIRE LA STRADA

Per sensibilizzare i giovani al rispetto del loro paese e per reagire al degrado progressivo dell'ambiente in preparazione alla S. Pasqua di quest'anno, come atto penitenziale, alla fine della Quaresima, i giovani di Villaberza e Gombio sono stati sollecitati a passare un pomeriggio a raccogliere le immondizie lungo la suddetta provinciale. L'iniziativa è stata accolta con serietà dai ragazzi, che hanno dimostrato una notevole sensibilità civile e sociale, anche se ciò ha comportato fatica e rinuncia ad un pomeriggio di divertimento. A loro va un meritato e affettuoso “grazie!”. Sono stati raccolti vari sacchi d'immondizia e portati nei bidoni, ma molto materiale è rimasto nei posti più impervi. Comunque le strade hanno cambiato d'aspetto, diciamo “temporaneamente”, perchè, a distanza di pochi mesi, le immondizie sono tornate a fare la loro brutta ricomparsa. Per il prossimo anno, se non prima, l'esperienza verrà ripetuta ed ha già avuto l'approvazione di alcuni adulti dei due paesi.
Gombio, in particolare, si sta preparando a ricevere la visita degli abitanti di Gombio di Brescia cercando di presentarsi nel migliore dei modi, compresa la pulizia del paese. Si è in attesa che il Comune di Castelnovo ne' Monti mantenga la promessa di rifare la segnaletica della località, visto che quella esistente, ormai illeggibile, è stata staccata dal vento e giace miseramente in mezzo alle erbacce sul ciglio della strada.

(Da “Bollettino della comunità” – Zona pastorale di Felina, Gatta, Gombio, Villaberza, S. Giovanni, giugno 2008)

2 COMMENTS

  1. 500 euro
    Bisognerebbe dare una multa di 500 euro a chi getta rifiuti dal finestrino. Impegnando la municipale in questo controllo si potrebbe proteggere l’ambiente e allo stesso tempo sarebbe una soluzione “intelligente” per fare cassa…
    Ciao a tutti.

    (Mattia Rontevroli)

  2. Malcostume
    Condivido pienamente il commento del sig. Mattia Rontevroli per arginare questo enorme malcostume, aumentato a dismisura negli ultimi anni, di gettare ogni rifiuto dalla propria auto in movimento. Serve sensibilizzare il cittadino civile (per fortuna ne esistono ancora) che assiste a tale infrazione da parte dell’automobilista di comunicare il numero di targa di quest’ultimo alle autorità competenti.
    Consentendo loro di contattare, richiamare, educare e multare il cittadino incivile.

    (Commento firmato)