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Ipirà. Brasile

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Qualche giorno di ritardo ma niente di grave. La lettera mensile di aggiornamento di don Marco Ferrari proveniente dal Brasile anche per questo mese è giunta alla meta. Ed ora eccola qui. Un caro saluto al don.

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Cari amici, sono un po’ in ritardo sulla tabella di marcia: mi riferisco alla lettera mensile del primo d’ogni mese. Sono in giro per il Brasile da alcuni giorni con una famiglia di amici, ma appena rientrato non dimentico il consueto saluto, anche perché ho visto sulla posta che alcuni chiedevano il perché del ritardo.

Abbiamo passato il mese delle feste, “festas juninas”, con tanto di inaugurazione delle piazze principali della città dopo la ristrutturazione, compresa la facciata della Chiesa “Matriz”. Come mi sembra di aver già detto siamo in anno d’elezioni amministrative; ogni occasione è buona per andare a caccia di consensi.

Sembra che il nostro comune abbia speso qualcosa come 350.000 euro per i soli 4 giorni di festa di Sao Joao, per invitare alcuni gruppi musicali tra i più famosi a livello nazionale. In molte regioni della campagna si soffre per la mancanza d’acqua, strade impraticabili, meglio non ammalarsi per non dover ricorrere alla salute pubblica,
ecc. Assurdo! Poi se ne parli con qualcuno dell’Amministrazione ti senti dire “è la gente che lo vuole”, e in parte è vero; in pochi contestano apertamente questo sperpero. Veramente incredibile!

La prossima settimana sarò fuori alcuni giorni per partecipare di una missione in una parrocchia della nostra Diocesi; poi rimane poco tempo per gli ultimi preparativi della festa di “Senhora Santana”, il 26 luglio. Tanto per non rimanere disoccupati.

Carissimi, un caro saluto e alla prossima. Abraços.

(Pe. Marco Ferrari)