Home Cronaca Cronache dal turismo / Visita al lago Pranda

Cronache dal turismo / Visita al lago Pranda

5
3

"Egregio sig. sindaco del Comune di Collagna, egregio sig. presidente del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano".

Così inizia una lettera di sfogo di un turista (che tra l'altro si presenta qualificandosi come "consigliere provinciale della Spezia e capogruppo del Partito Democratico": quindi un parere a suo modo "pesante") che due domeniche fa è venuto su per il nostro crinale a fare una gitarella.

"Ho avuto la bella idea, domenica 6 luglio scorso, di andare con la famiglia ed alcuni amici, in tutto nove persone con 3 bambini, a trascorrere un pomeriggio in quel luogo stupendo che è il lago Pranda a Cerreto Laghi. Arrivato sul posto sono rimasto stupito nel parcheggiare al bivio sulla strada principale, in quanto le automobili parcheggiate erano soltanto 4-5".

Prosegue nel suo racconto Giorgio Casabianca: "Incamminandomi verso il lago ho subito capito il perchè sulla strada principale c'erano pochissime macchine: ho trovato una fila ininterrotta di automobili, moto sia da strada che enduro, fuoristada, camper. I mezzi parcheggiati ai bordi della strada, soprattutto vicino al lago e al rifugio, non erano meno di 200-300".

Casabianca annota di aver "respirato per 1300 metri - tale è la distanza che separa il lago dalla strada - polvere e gas di di scarico di automobilisti che sembrava fossero in pista. Il tutto il per circa 10-15 minuti, il tempo necessario, andando piano, per raggiungere il lago Pranda".

"Nel percorso ai lati della strada - prosegue - ho visto diversi segnali, stesi a terra, che indicavano il divieto di transito a tutti i mezzi sopra elencati".

"Ora, mi chiedo - ma soprattutto chiedo a lei, sig. sindaco, e a lei, sig. presidente del Parco nazionale, se non vi sembra vergognoso e scandaloso che un luogo così bello sia rovinato da una mentalità tanto stupida e bieca che vuol portare tutti da casa alla cima dell'Everest senza fare (l'immane) fatica di percorrere 10-15 minuti di strada a piedi".

"Per quanto mi riguarda - annota ancora, con amarezza - non credo che tornerò al lago finchè si non verrà chiusa al transito la strada. Ma, al di là di questo, parlando con diverse persone presenti sul posto mi pare di capire che quasi tutti la pensino come me. E' in questo modo che il parco tutela le zone ambientalmente più delicate e più pregiate? E poi era proprio necessario asfaltare in alcuni tratti questo pezzo di strada???".

Conclusione dell'amministratore d'oltre crinale: "Vi invio queste note non come sfogo personale, bensì per rappresentare l’opinione dei molti spezzini che frequentano la zona del Cerreto Laghi sia nel periodo invernale che in quello estivo. Tra l’altro molti dei miei concittadini hanno acquistato casa in questi luoghi affascinanti; sarebbe poco lungimirante non intervenire e lasciare che i mezzi rovinino il territorio".

* * *

LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE GIOVANELLI

Le osservazioni sull'invasione delle auto al lago Pranda mi paiono ineccepibili: siamo indubbiamente in ritardo nell'attivare il progetto che prevede la sbarra, un parcheggio prima della sbarra ed eventualmente un servizio di navetta. Non c'è dubbio che nell'insieme dell'offerta turistica di Cerreto, lago Pranda dà qualcosa in più per la sua naturalità e per essere facilmente accessibile e al tempo stesso non circondato dalle costruzioni. Le assicuro che la sua lettera sarà per noi uno stimolo per stringere i tempi di un accordo con il Comune e altresì con i rappresentanti degli usi civici di Cerreto Alpi per una posizione del lago del Pranda più consona alle sue caratteristiche di bellezza naturale.

(Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano)

3 COMMENTS

  1. Il progetto del lago Pranda è stato boicottato come molti altri!!
    Mi sono dimesso dal Consiglio comunale di Collagna denunciando che gli assessori boicottano i progetti di valorizzazione territoriale; uno di questi è proprio relativo al parco tematico dei laghi cerretani, o dir si voglia lago Pranda. Esiste un progetto presentato dal Comune di Collagna (giunta precedente), e in parte finanziato dal Parco nazionale, che prevedeva proprio di valorizzare questo meraviglioso luogo, migliorandone la fruibilità effettuando la chiusura al traffico dell’area prossima al lago Pranda e alle torbiere che lo circondano. I lavori sono terminati e hanno previsto la creazione di nuove piazzole per pic-nic, la pulizia dei sentieri, la posa di porta-biciclette, di cestini per i rifiuti e di un locale con servizi igienici; e la creazione di parcheggi a lato della strada di accesso. Prevedeva anche la sistemazione della strada di accesso utilizzando materiali permeabili (manto antipolvere) e non certamente asfaltandola, considerato che in inverno questa strada si trasforma in pista per lo sci da fondo (unica al mondo con asfalto). Un ulteriore progetto prevedeva anche di collegare il Pranda con Cerreto Laghi e Cerreto Alpi utilizzando un bus navetta (titolo del progetto “mobilita’ sostenibile”, Parco nazionale), finanziato dal Parco al Comune con un contributo di 35.000 euro, boicottato dal Comune e mai attuato (bisognerebbe sapere che fine hanno fatto i soldi)! Ultimamente, e parlo di circa un mese fa, abbiamo proposto, unitamente al presidente degli Usi Civici proprietari dell’area in questione di avviare sperimentalmente nel periodo estivo la gestione dei parcheggi,
    e la regolamentazione degli accessi, ma per l’ennesima volta abbiamo incontrato la totale opposizione da parte dell’assessore al turismo, molto impegnato a progettare nuove edificazioni (variante al Prg approvata dal Comune di Collagna, che prevede di costruire 5-6 palazzi in un’area di bosco all’interno del Parco nazionale!!!!!) che a preoccuparsi di proteggere l’ambiente. Il sindaco è il responsabile dell’asfaltatura – vedi sue dichiarazioni in Consiglio comunale in risposta ad una mia interrogazione – e della situazione di degrado e di totale abbandono avendo impedito che si concretizzassero le nostre proposte. Condivido appieno la lettera del sig. Casabianca e ribadisco che la nostra montagna farebbe molto volentieri a meno di amministratori troppo impegnati a difendere i propri interessi e preoccupati di autoassegnarsi i pochi lavori pubblici del territorio. Come cita il sig. Casabianca “se non vi sembra vergognoso e scandaloso che un luogo cosi bello sia rovinato da una mentalità tanto stupida e bieca che vuole portare tutti da casa fino alla cima dell’Everest senza fare fatica… ”. Approfitto per informare Lei e i lettori che solo grazie alla volontà e alla determinazione dei cerretani e della commissione di gestione degli Usi Civici si sperimenterà (nel mese di agosto) la gestione dell’area in questione andando a regolamentare gli accessi e l’utilizzo del parco tematico dei laghi cerretani. Le mie dimissioni, accompagnate dalla denuncia politica di questa inaccettabile situazione, purtroppo non hanno portato a niente; per fare chiarezza sui ruoli delle persone impegnate in politica si deve arrivare alle denunce giudiziarie (vedi Regione Abruzzo). Invito tutti a leggere l’articolo 63 del D.L. n. 267/2000 relativo all’incompatibilità fra il ruolo di amministratori pubblici e di imprenditori ecc ecc…

    (Renato Farina, ex consigliere del Comune di Collagna)

  2. Ok, però…
    Positivo se queste prese di posizione porteranno ad un miglioramento, però l’attuale acredine di Farina, che per lungo tempo è stato consigliere di maggioranza, e la cui cooperativa è stata sostenuta anche dagli enti locali, mi sembra fuori luogo….
    (Commento Firmato)

  3. No alle polemiche, però…
    Non mi piace entrare in sterili polemiche. Non posso però esimermi dal ricordare al sig. Renato Farina che il Comune di Collagna non ha mai ricevuto dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano 35.000 euro per i servizi indicati e nemmeno per altri servizi. Di questo il sig. Farina è informato (è stato consigliere di maggioranza fino alla metà del mese di giugno 2008) e davvero non capisco il perchè di questa sua richiesta.

    (Silvia Cagni, assessore del comune di Collagna)