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Rivoli, Masini e il Prefetto Pezzuto

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Obiettivo casa Masini. L’attivo consigliere collagnese e della Comunità montana dell’Appennino reggiano Marino Rivoli ha inviato nei giorni scorsi al Prefetto di Reggio Emilia, Bruno Pezzuto, e al presidente della Commissione Ambiente della Camera, Angelo Alessandri, un esposto scritto per chiedere aiuto nell’ottenere documenti dal Comune di Castelnovo ne’ Monti.

Di che si tratta? Informa l’interessato: “Avevo richiesto al Comune di Castelnovo, in data 29 maggio scorso, il rilascio di copia di atti relativi a tutti i titoli edilizi rilasciati in favore della signora Sonia Masini (come si sa presidente della nostra Provincia e moglie del vicesindaco Fabio Bezzi, ndr), in relazione all’edificio posto in viale Bismantova al n. 23 in Castelnovo ne’ Monti, censito al nuovo catasto terreni al mappale 591 del foglio 52”.

“Il Comune – prosegue Rivoli – mi chiedeva, il 27 giugno, chiarimenti in ordine alla motivazione della richiesta di accesso agli atti. E io rispondevo, con lettera giunta al protocollo del Comune il 19 luglio, precisando che la zona in cui si trova l’edificio è soggetta a diversi vincoli, tanto da rendere necessario procedere alle autorizzazioni paesaggistiche ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs. 42/2004 (salvo i casi previsti dall'art. 149 del medesimo decreto); e che quindi le motivazioni della mia richiesta erano da ricondursi ad un mio interesse collegato a tutela, salvaguardia e controllo di profilo ambientale”.

“Ebbene, a tutt’oggi – denuncia Rivoli – il Comune non ha fornito alcuna risposta né alcun documento richiesto dal sottoscritto”. Ecco dunque che si è arrivati all’esposto al Prefetto di Reggio.

Il consigliere precisa poi i fondamenti giuridici alla base della sua richiesta ancora non soddisfatta: “E’ ben noto che il decreto legislativo 195/2005 recepisce la direttiva CEE 2003/4/CE relativa all’accesso del pubblico all’informazione ambientale ed abroga la precedente normativa vigente in materia (D.L. 39/97, attuativo della direttiva 90/313/CEE). Il nuovo decreto, nell’ottica di rendere effettiva la fruibilità dell’accesso all’informazione ambientale, configura quest’ultimo quale vero e proprio diritto e non più semplice “libertà” e ne definisce le relative modalità di esercizio. La direttiva mira ad agevolare la diffusione al pubblico delle informazioni ambientali detenute o prodotte da autorità pubbliche anche mediante l’utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di telecomunicazione. Tale provvedimento assicura a qualsiasi persona fisica o giuridica, senza necessità di dimostrare alcun interesse specifico, il diritto di accesso all’informazione ambientale, stabilendo che il termine entro il quale i dati richiesti debbono essere resi disponibili sia pari a trenta giorni dalla data di avvenuta ricezione dell’istanza, oppure, a sessanta giorni, se trattasi di una richiesta complessa”.

Dato tutto questo, ecco la richiesta formalizzata in una lettera datata 7 agosto scorso al Prefetto reggiano: “Per le suesposte ragioni si chiede che Sua Eccellenza possa intervenire per consentire al sottoscritto, che peraltro non è neppure un semplice cittadino (che ne avrebbe comunque diritto) ma è anche consigliere della Comunità montana , di poter accedere agli atti richiesti ed esercitare quindi un diritto riconosciuto da legge dello Stato e da direttive comunitarie”.

* * *

DAL COMUNE RISPONDONO

Alla prima richiesta inviata dal signor Rivoli il 29 maggio gli uffici comunali hanno risposto in data 27 giugno, quindi entro i termini previsti dalla normativa, chiedendo una integrazione della documentazione per “chiarire l’interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso”. Come conferma lo stesso Rivoli nel suo esposto, l’integrazione è stata da lui presentata lo scorso 19 luglio. Quindi da atti accertati e protocollati, come previsto ed anche confermato da parere legale, da quella data riprendono ulteriori 30 giorni in cui il Comune ha la possibilità di rispondere. Entro questa scadenza, ovvero il 18 agosto, Rivoli avrà la sua risposta con l’autorizzazione di accesso agli atti. E’ vero che Rivoli nell'integrazione del 19 luglio chiedeva il materiale entro 7 giorni, ma questa richiesta non ha alcun fondamento normativo: non può essere lui a dettare tempi burocratici che sono invece previsti e normati da accurati regolamenti.

(Gian Luca Marconi, sindaco del Comune di Castelnovo ne' Monti)

1 COMMENT

  1. In effetti…
    In effetti mi pare strano che Rivoli lamenti di non avere ancora ricevuto nulla, perchè il consigliere Cagni depositò analoga richiesta e mi pare che abbia invece ricevuto copia della documentazione entro i termini. Se ho ben capito lo stesso Cagni avrebbe poi presentato una richiesta successiva, per ottenere documentazione ulteriore. Pare infatti che la pratica in oggetto sia molto “corposa”. Inoltre, credo che il funzionario preposto al disbrigo della pratica stessa sia in ferie. Lo stesso Cagni mi ha detto di essere fiducioso di ottenere, al rientro di quel funzionario, tutto il carteggio richiesto.

    (Umberto Gianferrari)