Home Cronaca Una giornata per Umberto Monti

Una giornata per Umberto Monti

9
0

Una giornata per Umberto Monti, storico, giornalista, scrittore e poeta originario del nostro Appennino. Domani, domenica 17 agosto, dalle ore 17, nella struttura polivalente della pro loco di Asta di Villa Minozzo, si terrà una cerimonia a lui dedicata, con ricordi e testimonianze di chi l’ha conosciuto e con l’intervento del vicesindaco di Villa Minozzo, Giordana Sassi, e di Clementina Santi, assessore alla cultura della Comunità montana dell’Appennino reggiano.

In serata proseguirà il progetto “Parco nel Mondo”, con il conferimento delle cittadinanze affettive rilasciate a emigrate da Villa Minozzo da parte del presidente Fausto Giovanelli. Si tratta di persone che sono legate al territorio del Parco nazionale e in particolare al Comune di Villa Minozzo, a cominciare proprio da Umberto Monti:

- Umberto Monti, nato a Cervarolo di Villa Minozzo (RE) il 26 gennaio 1882 e morto a Genova il 24 settembre 1968. Rimasto orfano ancora bambino del padre, emigrato a lavorare come manovale nel porto di Genova, e poi della madre, studiò a Genova con l'aiuto di benefattori laici e religiosi, fra i quali il padre Semeria. Pubblicò poi i ricordi della vita di montagna e degli anni di vagabondaggio della sua infanzia. Laureato in lettere all'Università di Genova, e poi anche in filosofia, entrò come sottobibliotecario nelle biblioteche governative dal 16 marzo 1911, destinato all'Universitaria di Genova, di cui tenne anche la vicedirezione negli anni Venti. Fu poi alla Biblioteca Estense di Modena. Nel 1932, a quanto pare per contrasti con il fascismo modenese, venne trasferito per breve tempo alla Biblioteca Isontina di Gorizia e alla Marciana di Venezia, e quindi di nuovo a Genova, nei primi mesi del 1935. Promosso bibliotecario capo nel 1936, venne collocato a riposo nel 1950. Pubblicò vari volumi di prose e di versi d'impronta pascoliana, una traduzione degli Inni di Prudenzio e molti lavori di storia locale della sua terra d'origine, tra i quali la Storia dell'antichissimo santuario di S. Pellegrino dell'Alpe (1956) e Castelnovo Monti dalle origini ad oggi (1962). Dopo la Liberazione dedicò due volumi alla storia della strage nazista avvenuta nel suo paese di nascita (Raffiche di mitra in montagna, Tortona: Società libraria editrice, 1946) e alla lotta partigiana nella zona (Splendori e dolori nella zona del Cusna, Genova: Cusna, 1947). Collaborò all'«Osservatore romano» e ad altri giornali. All'attività professionale si collegano la bibliografia degli scritti del bibliografo e bibliotecario Achille Neri (1924).

motivazione del conferimento: per aver raccontato, in prosa e in versi, da vicino e da lontano, i luoghi e la gente del suo Appennino.

- Pietro Alberghi, nato Cervarolo il 18 ottobre 1927 residente a Modena. Storico e studioso, ha pubblicato vari lavori quali Il combattimento di Cerré Sologno 15 marzo 1944, Quarant’anni di storia montana, Ricordo di Umberto Monti, pioniere della montagna reggiana. Svolge la sua attività in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Modena.

motivazione del conferimento: per aver con i suoi studi e i suoi scritti testimoniato la storia dell’Appennino e per aver mantenuto un forte legame con le comunità di Asta e Cervarolo.