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Il libro / Solo anziani sul pianeta Terra

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Nel 2140 c’è troppa gente sul nostro pianeta. L’energia e le risorse non bastano più. Tanto che le nuove nascite sono bloccate. Per legge. La Dichiarazione di fine XXI secolo stabilisce che può procreare solo chi Rinuncia. Cioè chi intende morire per far posto a suo figlio. Chi invece infrange le regole viene privato del piccolo, che, in quanto “Eccedenza”, deve essere abbattuto oppure rinchiuso in strutture totali per essere eventualmente usato come Risorsa Utilizzabile, schiavo.

La medicina (le case farmaceutiche sono i veri nuovi centri di potere) ha scoperto infatti il segreto della Longevità. Il che permette, a chi assume determinati farmaci, di bloccare l’invecchiamento. Dato questo, non c’è più posto per altre creature, dato che il ciclo naturale nascita-vita-morte viene alterato e interrotto.

I Legali quindi si difendono a denti stretti, impedendo l’arrivo di nuovi esseri umani – che nascendo commettono “Peccato di Esistenza” – che metterebbero a repentaglio le loro comodità e la loro vita così stabilizzata. Viene creata una polizia ad hoc, la Polizia delle Eccedenze, e un corpo specifico, i Catturatori, deputati a vigilare. Tutti gli stati del mondo sono concordi nel bloccare il rinnovamento della specie umana.

Lo spunto è di grande interesse. Il romanzo parte da problematiche reali, da segni e tendenze già più o meno evidenti o a breve ipotizzabili. Se lo sviluppo della storia narrata potrà casomai essere più discutibile (ed in questo ci paiono forse leggermente azzardati gli accenni in copertina a Orwell e McCarthy), è però innegabile che una riflessione questo libro la pone.

Il problema della nostra libertà, del confine tra lecito e illecito, delle nuove frontiere della tecnica, del dubbio di quanto tra ciò che diviene via via possibile sia anche accettabile. Paventando il rischio di una nuova grande prigionia collettiva come sbocco di un percorso di “troppa libertà”. Niente di nuovo sotto il sole, in questo senso – basta rifarsi agli antichi greci – ma le possibilità smisuratamente aumentate aumentano a dismisura la nostra responsabilità. Saremo all’altezza? Cosa si sta preparando? Un mondo di Grandi Vecchi o solo di miseri vecchi destinati, per sopravvivere e perpetuare se stessi, a negare la propria specie, cioè se stessi e le proprie radici?