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Cervarezza / Nella mente del lupo

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Seconda edizione della manifestazione culturale “Nella mente del lupo. Settimana della biodiversità”, che il Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano organizza a Cervarezza Terme nei giorni dall'1 al 5 ottobre prossimi.

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Mercoledì 1 ottobre, a partire dalle ore 9 sono previsti incontri con gli alunni delle scuole che fanno capo all’Istituto comprensivo di Busana per parlare dei molteplici aspetti e problemi che attengono la conservazione della natura e della biodiversità.

La biodiversità è infatti la base su cui si è fondata la vita e l’evoluzione delle specie, è essenziale ai fini della sostenibilità futura dell’agricoltura, della pesca e della zootecnica, è fondamentale per fornire soluzioni a processi produttivi e ai problemi attuali legati all’inquinamento e alle malattie. Perdere biodiversità significa ridurre il patrimonio di variabilità genetica naturale e quindi limitare la spontanea capacità delle specie di modificarsi per adattarsi e sopravvivere ai cambiamenti. La biodiversità rappresenta la maggior risorsa che il genera umano ha avuto a disposizione dalla natura durante tutto il suo sviluppo culturale. Conservarla è interesse di tutti.

Alle ore 18 è in calendario un incontro di lavoro e di studio tra tecnici ed amministratori locali finalizzato ad individuare proposte sui programmi di sviluppo rurale tese a salvare dall’abbandono e a valorizzare in modo nuovo i castagneti. L’incontro sarà coordinato dal direttore del Parco, Giuseppe Vignali, e dal presidente della Comunità montana dell’Appennino reggiano, Leonilde Montemerli.

L’esigenza nasce da fatto che negli ultimi decenni si sono perdute in parte per colpa delle malattie e in parte per il progressivo abbandono quote molto rilevanti di castagneto produttivo. Il castagneto si presenta pertanto oggi come una delle risorse del paesaggio culturale dell’Appennino più a rischio di degrado e perdita.

La diffusione delle “feste della castagna” nei principali centri abitati dei due versanti del Parco nazionale testimoniano invece l’identificazione del castagneto come valore soprattutto sul terreno del folclore e della socialità. Un’azione efficace e di più ampio respiro necessita però di continuità, pluriennale concertazione fra vari soggetti pubblici e privati, e di aggiungere alla filiera di valore del prodotto anche il tema del paesaggio e delle potenzialità turistiche del castagneto.

In un’ottica di confronto con tutti i portatori di interesse e di conoscenza per promuovere le azioni che risulteranno più opportune, alle ore 21 dello stesso giorno di mercoledì 1 ottobre si svolgerà un incontro aperto al pubblico sotto lo slogan “Il paesaggio del castagno. Problemi, esperienze e progetti”, nel corso del quale saranno presentate alcune esperienze di recupero di castagneti.

L’incontro, con interventi di Giorgio Maresi, Alfredo Lazzeri, Marco Sepe e Paolo Zammarchi, avrà luogo presso il Centro "T.R. Correggi" di Cervarezza. Le conclusioni sono affidate all’assessore provinciale all’agricoltura Roberta Rivi.

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Tra gli incontri specifici dei giorni successivi si segnalano inoltre: “La regina del cielo: l’aquila reale nel Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano” (Cervarezza, giovedì 2 ottobre, ore 21); “Cambiamenti climatici ed effetti sulla biodiversità floristica” (Cervarezza, venerdì 3 ottobre, ore 21); “Imprenditorialità forestale per la gestione ambientale: proposte operative” con l’intervento dell’assessore regionale all’ambiente e forestazione Lino Zanichelli (Palestra di Collagna, sabato 4 ottobre ore 9,30); “I funghi dal bosco alla tavola. Aspetti comportamentali e sanitari per un corretto e sicuro consumo del fungo” (Cervarezza, sabato 4 ottobre, ore 15,30).
La serata di sabato sarà animata da una serata culturale a cura della professoressa Clementina Santi dal titolo: “Autunno d’Appennino. Colori, castagne e funghi. Canti e poesie”, dalle ore 21, all’interno dell’antica chiesa di San Matteo di Cervarezza.
La rassegna si concluderà domenica 5 ottobre, con la mostra micologica, all’interno del Museo del Sughero di Cervarezza, a cura del gruppo micologico "Franchi" di Reggio Emilia.

1 COMMENT

  1. Meglio tardi che mai!!!
    Meglio tardi che mai!!! Vista la gigantografia di un castagno appesa al Centro “T.R. Correggi” di Cervarezza, ho pensato che i castagneti fossero dati per morti e sepolti. Vista però l’iniziativa del 1° ottobre, così non è. Perchè allora sciupare fondi per una gigantografia e non investirli effettivamente sulle piante, le poche ancora vive?

    (Fabio Leoncelli)