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Va a caccia “comodamente” seduto in auto, ma la Polizia stradale lo sorprende

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Pensava di poter andare tranquillamente a caccia incurante delle regole venatorie e di pubblica sicurezza, ma non s’aspettava di poter diventare egli stesso la preda. Un curioso episodio è successo in località Sparavalle, dove, a poche centinaia di metri da alcune case abitate, un cacciatore proveniente dalla Liguria ha pensato bene di risparmiarsi la fatica di andare a piedi nei boschi e di sparare direttamente due colpi di fucile dall’auto.

Per sua sfortuna, però, non ha pensato alle pattuglie della Polizia stradale di Castelnovo ne' Monti che costantemente sorvegliano le strade dell’alto crinale appenninico. Una di queste, infatti, ha sorpreso in flagranza di reato l’incauto cacciatore 52enne, che non ha potuto fare a meno di ammettere la sua colpa pur affermando che i due colpi erano partiti inavvertitamente.

Subito bloccato dagli assistenti Francesco Giorgini e Gianluca Papilio, gli è stato contestato l’esercizio venatorio al di fuori degli ambiti consentiti, oltre a non avere ottemperato agli obblighi relativi alla custodia delle armi.

Per questo motivo il fucile marca Beretta calibro 12 è stato immediatamente posto sotto sequestro penale e il cacciatore deferito all’autorità giudiziaria, alla quale dovrà dare le dovute spiegazioni.

L’episodio - che poteva terminare anche in maniera ben più tragica - dimostra la validità dei controlli e della vigilanza stradale anche nelle zone più alte della montagna, dove talvolta si ritiene erroneamente di poter rimanere impuniti da condotte fortemente pericolose come questa.

1 COMMENT

  1. Dejà vù?
    Un fucile, una divisa, uno sparo dalla macchina… Sbaglio o è già successo di recente, in montagna? Mi pare intervenne, quella volta, la Polizia provinciale. Il processo è terminato o è ancora in corso? Se è terminato, con quale esito? Già ho sentito dire in tv che si parla di sparo partito accidentalmente, dal fucile mostrato in foto. Mi spiego meglio: interventi di questo tipo portano solitamente ad una condanna o solitamente ad una assoluzione? Altrimenti, anche in questo campo, l’intervento delle forze dell’ordine viene vanificato (fatto salvo il principio che, senza le prove, NON si condanna!). Nei giorni scorsi, su Redacon, l’amico Malvolti parlava di bracconaggio. E quando qualcuno viene colto sul fatto che succede? Come va a finire?

    (Umberto Gianferrari)