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Riforma della scuola / Anche il Comune di Toano si dice “estremamente preoccupato”

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Il tema scuola è decisamente al centro del dibattito in Appennino reggiano. E' di oggi una nuova esternazione, questa volta proveniente da Toano.

“Il nostro Comune è estremamente preoccupato per i recenti provvedimenti governativi sulla scuola”. Il sindaco Michele Lombardi non nasconde le proprie perplessità sul decreto che “da una prima lettura pare stabilire, a partire dall’anno scolastico 2009-2010, la soppressione di tutti i plessi con meno di cinquanta bambini”.

Proiettato questo dato nella realtà locale “sono perciò a rischio chiusura - spiega il primo cittadino - le scuole elementari di Quara, Toano capoluogo e Cerredolo. Se ciò si verificasse realmente si tratterebbe di una situazione di estrema gravità. Dove collocheremmo infatti gli alunni degli eventuali plessi chiusi? Le scuole esistenti non hanno spazi sufficienti, presentano spesso problemi di sicurezza (vedi interventi di adeguamento in base alla legge antisismica) e il Comune non ha fondi per intervenire”.

Altro problema sarebbe quello dei trasporti. “Le distanze - sottolinea Lombardi - sono già elevatissime con l’attuale assetto. Chiudendo alcune sedi il disagio aumenterebbe ulteriormente: non dimentichiamo che il trasporto riguarda fanciulli dai sei ai dieci anni, non adulti”.

Conclude il sindaco: “Un altro aspetto molto preoccupante è la riduzione dell'orario nella scuola per l’infanzia: sempre da ciò che emerge dal provvedimento statale, questo diminuirebbe di circa due ore giornaliere. Tradotto in pratica, anziché chiudere alle 16, come avviene ora, l’attività terminerebbe dalle 13 e mezza alle 14. Per le ore mancanti il Comune non ha fondi propri per sopperire con servizi educativi alternativi. In questo caso, perciò, i genitori sarebbero costretti a provvedere con proprie risorse”.

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