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Casina / Sei amici alla maratona di New York

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Sei atleti alla maratona di di New York. Un sogno che si è avverato per un gruppo di amici di Casina. L'idea di partecipare era venuta a Massimo Filippi, che, dopo aver partecipato in febbraio col suo amico Maico alla Marcialonga, gli aveva poi chiesto: "Per i nostri 50 anni che compiremo quest'anno cosa facciamo?". A questa domanda aveva risposto lui stesso: "Partecipiamo alla maratona americana, ti va?".

Detto fatto. Inizia l'avventura. I primi contatti. Poi Massimo senza dir niente all'interessato iscrive anche il dott. Valter Vezzosi, pagandogli la quota. Poi lo informa. Questi è indeciso; poi, saputo che il ritiro prevedeva la perdita dell'iscrizione, accetta e anche lui si convince e comincia ad entrare nell'atmosfera della corsa.

Seguono altri contatti con le agenzie specializzate nell'organizzazione dell'evento e altri tre atleti di Casina - Giovanni Tillio, Stefano Guidetti ed Elio Serri - nel mentre decidono di partecipare.

Cominciano gli allenamenti per questo tipo di corsa e tutto sembra procedere bene, fino a maggio, quando Massimo, durante una seduta di allenamento in quel di Siena (erano in gita, lui e Valter, con le rispettive famiglie), sente un forte dolore alla schiena e si blocca. Due vertebre incrinate. Comincia il calvario. Visite da specialisti, poi, a Verona, trova un medico che con terapie varie lo rimette in sesto e a luglio ricominciano gli allenamenti.

Arriva il momento della partenza, siamo verso il 25 ottobre, tutto è pronto. Domenica 2 novembre, giorno della garan Valter compie 57 anni: miglior regalo non poteva ricevere. E' sul ponte di Verrazzano, fra i 40.000 partenti; così dicasi per Massimo e Maico per i loro 50 anni; felici anche gli altri tre ovviamente.

Da mesi erano carichisssimi e il loro sogno, oltre alla partecipazione, era quello di poter concludere la gara. E ce l'hanno fatta. E dicono: "Non è poi stata così dura, sarà stata l'atmosfera, il calore della gente, lo spettacolo, il fascino dell'America, della città coi suoi ponti, i parchi, i quartieri attraversati (State Island, Brooklyn, Queens, Bronx, Manhattan) con le orchestrine, le feste, le animazioni. Siamo arrivati senza sentire la fatica".

Massimo e Valter durante il percorso hanno anche pregato tanto. Quest'ultimo dice di aver recitato nelle oltre tre ore di corsa qualche rosario. Per Elio invece un'esperienza dolorosa: durante il percorso due atleti sono stati colpiti da infarto e sono deceduti, e lui, infermiere, si è dovuto fermare ad assisterne uno fino all'arrivo dei soccorsi. Poi Elio ha ripreso la corsa ma lasciando sul campo sette minuti. Ma anche lui come gli altri cinque, spinti dall'entusiasmo della gente presente lungo tutti i 42,195 km del percorso, ha tagliato il traguardo.

Ecco l'ordine d'arrivo in Central Park dei nostri eroici atleti: Valter Vezzosi, arrivato 3.771esimo (87esimo fra i 57enni), con il tempo di ore 3,25,59; Stefano Guidetti, 42 anni, 4.259esimo, tempo ore 3,30; Massimo Filippi, 50enne, 6.600esimo, ore 3,39; Giovanni Tiello, 43enne, 10.629esimo, tempo 3.51.09; Maico Rinaldi, 50enne, 20.846esimo, tempo 4.52.43; Elio Serri, 63enne, 26.515esimo, tempo 4.39.38.

Dopo la gara il rientro in albergo e una doccia rigeneratrice. Tutti avevamo le gambe un po' indolenzite, ma di fatica niente. E quindi, dopo una cena abbondante, tutti al Madison Square Garden ad assistere ad una partita di basket; e anche qui altre emozioni; di nuovo l'inno americano cantato dal vivo come alla partenza e in un silenzio tombale.

"E' stata un'esperienza unica" - dicono tutti quanti all'unisono - "una delle soddisfazioni più grandi della nostra vita". Ora hanno da raccontare a parenti ed amici e di riflesso avranno anche un po' di gloria e se la sono meritata. Sono tante anche le foto da far vedere e poi Massimo, con il suo orologio satelliterale che ha registrato tutta la sua corsa dal km al minuto ai battiti del suo cuore, dalla posizione in cui si trovava, alla media ogni 5 km. Una volta a casa lo ha scaricato nel computer ed ha potuto vedere tutti i particolari della sua corsa: gli ultimi due giri tanta era la voglia di arrivare che ha corso con un tempo più basso rispetto agli altri. Ed ora appuntamento alla prossima nel 2009 a Berlino.