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La crisi / Situazioni di povertà in Appennino

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Nel mese di ottobre si è potuto constatare che le povertà e le emergenze sono sempre più forti. Anche in montagna ci sono stati alcuni licenziamenti che hanno colpito i particolar modo i lavoratori precari, i quali non possono usufruire della cassa integrazione. Si fa quel che si può: li si ascolta e li si indirizza alle agenzie di collocamento e si distribuisce qualche borsa di alimenti.

Il Centro di ascolto cerca di collaborare con i Servizi sociali pubblici, i quali per qualche emergenza hanno richiesto il nostro contributo, che ovviamente, per quanto possibile, abbiamo dato.

Una signora della Georgia, sfollata a causa della guerra, rimasta vedova, senza casa e con tre figli a carico, ci ha inviato una toccante lettera di ringraziamento, dopo aver ricevuto gli indumenti a suo tempo inviati. La signora ci ha scritto: Con grande amore e rispetto voglio ringraziare e abbracciare forte per l’aiuto che avete dato a me e alla mia famiglia. La guerra è stata come un brutto fulmine per la Georgia. Sono state distrutte tante famiglie e tra quelle anche la mia. Mi sono rimasti tre figli da crescere. Dio ci aiuti.

Sabato 29 novembre prossimo, presso tre supermercati del nostro comune, si effettuerà la consueta raccolta del “Banco alimentare”. I dirigenti locali dell’Associazione nazionale alpini, come sempre molto attivi in quest’iniziativa, hanno chiesto la collaborazione della Caritas per coprire adeguatamente i turni di presenza. Speriamo nell’adesione da parte di chiunque, e particolarmente dei giovani (ragazzi e ragazze), che possono contattare i volontari Caritas o i sacerdoti della parrocchia.

Ringraziamo tutti coloro che in questo periodo stanno fornendo alimenti per supportare una famiglia con bambini piccoli, che sta cercando di uscire da un momento di grande difficoltà economica.

(La Caritas di Castelnovo ne’ Monti)