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“Un anno di lavoro del Consiglio direttivo”

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Il presidente del Parco nazionale, Fausto Giovanelli, ha scritto una lettera in cui analizza un anno di lavoro col Consiglio direttivo. Eccola di seguito.

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In questo primo anno di lavoro il Consiglio direttivo ha realizzato, nelle sue nove sedute ufficiali, una serie importantissima di atti di valore fondativo e costituente dell’Ente. Già nella prima seduta ha sciolto l'annosa questione delle sedi dell’Ente (che rischiava di lacerare
la già difficile unità dei due versanti) e ha individuato la terna dei nomi per il direttore.

Nella seconda si è approvata la manovra di bilancio (variazione 2007) che ha avviato davvero la costruzione unitaria del Parco – svoltando definitivamente rispetto alla pratica di limitarsi a un riparto di risorse tra i Comuni. Si sono assunte le decisioni sul personale precario e le convenzioni per avvalersi di personale degli enti locali (coerentemente con quanto previsto dal decreto istitutivo). Si sono approvate convenzioni coi Gal, l’Università di Modena e Reggio, quella di Parma, col Parco fluviale delle casse d’espansione del Secchia, con la riserva dell’Orecchiella; nonché gli incarichi per la
formazione del piano territoriale e del piano di sviluppo economico e sociale, i regolamenti per l’approvvigionamento di beni e servizi e lavori in economia.

Così, in poco più di un mese, è partita una spinta propulsiva poi proseguita nel 2008. Con quest’anno si è avuta la nomina del direttore, dr. Giuseppe Vignali; il bilancio di previsione 2008 (che ha definitivamente avviato un programma di start-up dell’Ente); la definizione della dotazione organica in tredici unità (poi confermata in seguito, secondo le normative successivamente emanate); l’avvio e la conclusione tempestiva della stabilizzazione di cinque collaboratori (persone da anni precarie al servizio del progetto del Parco).

Si è altresì deliberata la convenzione col Parco regionale di Parma, il piano antincendio, le Convenzioni con Reggio Children ed Enel per l’Atelier sull’acqua e l’energia a Ligonchio. Abbiamo poi scelto e approvato il logo e l’immagine coordinata del Parco, il programma di azioni
promozionali (che vede già realizzati la Guida Touring e il nuovo sito internet); le linee guida per i
nuovi centri visita (con collaborazione pubblico-privato); il programma Parco nel Mondo (concretamente decollato nell’estate); il regolamento per i rimborsi spese agli amministratori.

Nonché – da ultimi ma non ultimi - i protocolli coi comuni di Monchio e Bagnone, che ci hanno consentito di avanzare formalmente al Ministero le proposte di estensione e completamento del perimetro con l’ingresso di due nuovi comuni (che passeranno così da 14 a 16).

Abbiamo anche approvato la Convenzione col Cai per la manutenzione dei sentieri e il programma Castagneto e biodiversità, che ha già visto realizzate le quattro settimane di soggiorno-studio-lavoro per giovani studenti a Monchio, Corniglio e Licciana Nardi.

Nel frattempo abbiamo non senza fatica acquisito l’approvazione ministeriale dei consuntivi via via approvati dal Direttivo – superando un contenzioso informale non semplice, sul tetto del 2% della spesa storica che avrebbe bloccato e delegittimato tutto il lavoro di avvio dell’ente.

Nell’ultimo Consiglio abbiamo poi approvato gli indirizzi per il piano del Parco (quelli per il Piano economico e sociale li avevamo valutati nel precedente), il passaggio al Parco nazionale dei beni della Regione Emilia-Romagna e dell’ex Parco del Gigante, e nel programma di educazione ambientale, rapporti con la scuole e cittadinanza attiva del Parco.

Infine – in sede di ratifica di decreti assunti in via di urgenza - abbiamo preso altre decisioni importanti, come la convenzione con l'Uisp nazionale, con l’AptT di Massa e la partecipazione alla programmazione dei fondi europei sui due versanti.

Rimangono irrisolti e da affrontare il problema delle elezioni, e della giunta e del vicepresidente, quello dell’adozione di uno statuto, di un esito a breve termine del lavoro avviato sulla pianificazione, e il regolamento del Parco; e la convenzione Enel per l’energia eolica nel Parco. Dovremo inoltre attivare porte e centri visita e dare concretezza alle politiche e alle intese “d’area
vasta” di Mare e d’Appennino, in particolare col Parco delle Cinque Terre.

Prestissimo avremo il trasferimento effettivo della sede legale a Sassalbo. Dunque siamo ancora
in una fase costituente – anche se l’identità del Parco pare ormai delineata. Alla fine il lavoro fatto è moltissimo. Molto più di quanto si potesse ragionevolmente immaginare!

(Fausto Giovanelli)

1 COMMENT

  1. Ottimi risultati per Busana!
    In comune di Busana c’erano…:
    – la sede del Parco del Gigante, inserita nel perimetro del Parco nazionale;
    – ora (tra poco) non c’è più;
    – il Comando forestale?
    – il Cta del Parco?
    – altrove? Ma dove? Bene che vada speriamo a Ligonchio;
    – e la nuova caserma della Forestale, da erigersi alle porte del Pn su terreno donato al ministero dal Comune di Busana?
    – appalti-subappalti-… ma nulla si muove?
    – per Busana cosa rimane?
    – semplice: cinghiali, caprioli e zecche
    – speriamo questi portino sviluppo ed occupazione;
    – signor presidente del Pn, venga a Busana di sera, in un bar, e provi, se ha passione, a fare una partita a briscola, se riesce;
    – forse in due, ma non in quattro;
    – per non parlare poi di giorno, nei negozi c’è una fila continua, esauriscono ogni giorno pane ed alimenti…
    – comunque, a parte le battute…
    Buon lavoro anche se da Sassalbo, ottimo e bel paesino di montagna. Speriamo, durante i trasferimenti, chissa se giornalieri, che qualcuno si fermi almeno a bere un caffe.

    (Fabio Leoncelli, colui che lancia “strali” al Pn)

    Cordialmente saluto i lettori