Home Cronaca “La fusione Iride-Enìa? Ecco i risultati…”

“La fusione Iride-Enìa? Ecco i risultati…”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Fusione Iride-Enia: aumento delle bollette per i cittadini; peggioramento delle condizioni dei lavoratori; saccheggio dell’ambiente per garantire il business agli azionisti.

Dal processo di aggregazione, che avverrebbe attraverso la fusione per incorporazione di Enia da parte di Iride, nel nuovo soggetto societario la partecipazione di ciascun comune ne risulterà fortemente ridimensionata, in alcuni casi più che dimezzata. Quindi i comuni vedranno fortemente ridotto il loro peso nella società derivante dalla fusione e di conseguenza vedranno ulteriormente ridotti i già scarsi ed inconsistenti poteri di indirizzo, programmazione e controllo; parole sempre più vuote a fronte del reale potere esercitato dai consigli di amministrazione e dagli amministratori delegati delle multiutilities.

Nel progetto di aggregazione non sarà nemmeno garantita la maggioranza pubblica della nuova società Iride/Enia. Basta comparare i due statuti: quello attualmente in vigore per Iride e quello derivante dall’aggregazione. Nello statuto attuale di Iride (così come in quello di Enia) – articolo 5 – si prevede che “I comuni di Genova e Torino devono detenere (…) non meno del 51% del capitale sociale”. Nella proposta di nuovo statuto post–aggregazione – articolo 9 – si legge che “Il capitale sociale della società deve essere detenuto in misura rilevante da enti pubblici… ”.

Non c’è da dubitare che banche e fondi d’investimento si presenteranno per rastrellare la maggioranza delle azioni, il piatto è molto ricco e succintamente prospettato nelle linee di sviluppo della futura società.

Con questa trasformazione societaria le conseguenze saranno molto rilevanti per i cittadini, i lavoratori delle aziende interessate e per l’ambiente.

La finalità di quest'aggregazione e privatizzazione sarà quella, come si legge nei documenti, di “creare valore per gli azionisti”. Cioè, i servizi di gas, luce, acqua, rifiuti, dovranno essere gestiti per garantire generosi dividendi agli azionisti, soprattutto privati, che parteciperanno all’operazione.

Per fare questo ci sono tre strade, tutte negative.

Primo: i costi dei servizi, che dovranno garantire introiti tali da consentire il raggiungimento di generosi dividendi, determineranno un pesante aumento delle bollette e delle tariffe relative a questi servizi. I cittadini pagheranno di più per gas, energia elettrica, rifiuti e acqua.

Secondo: per creare valore per gli azionisti, la società farà tutto il possibile per ridurre i costi di gestione. La voce sulla quale si concentreranno gli sforzi maggiori sarà quella del costo del lavoro. Quindi si assisterà ad un peggioramento generale delle condizioni dei lavoratori. Per ottenere questo verranno ridotti gli organici e soprattutto si peggioreranno le condizioni dei lavoratori imponendo contratti precari, riducendo i salari, peggiorando le condizioni di lavoro (aumenti dei ritmi e dei carichi di lavoro, orari, ecc.).

Terzo: sempre per fare business la società punterà si interventi molto redditizi ma pesanti sul piano ambientale. Quelle che vengono indicate come Iniziative di Sviluppo prevedono:
1) la realizzazione di due nuove centrali termoelettriche;
2) la partecipazione alla costruzione e gestione di due rigassificatori;
3) la realizzazione e gestione di un nuovo inceneritore di rifiuti a Parma.

Quindi: massimizzazione della produzione di energia, di distribuzione di gas, di consumi di acqua e di incenerimento rifiuti per fare business. L’ambiente e le sue risorse saranno intese unicamente come occasione di guadagno.

(Gruppo consiliare "Rifondazione comunista-Castelnovo trasparente")

2 COMMENTS

  1. Bacucchi al potere
    Tutti i paesi europei si stanno muovendo per investire in nove fonti di energie rinnovabili per contenere i danni che stiamo facendo al nostro pianeta. In Italia abbiamo al potere persone che parlano di energie vecchie e superate, solamente perchè invece di cercare di aiutare i cittadini ad essere energeticamente indipendenti hanno più interesse a spingere le lobby delle multinazionali. Cosa ci si doveva aspettare da governanti con un’età media di 65 anni?? Bacucchi con idee bacucche…

    (Mattia Rontevroli)

  2. Materia del contendere…
    Se non erro la vicenda, presenta anche profili di carattere giudiziario… Mi pare di aver sentito che il Procuratore capo della Republica di Reggio, dr. Materia, abbia aperto un fascicolo, incaricando il Comando provinciale della G.d.F di svolgere le indagini di rito. Pare che in Borsa vi siano state operazioni poco “LIMPIDE” (tanto per rimanere in tema di acque… ). Un plauso agli esponenti anche provinciali di Rifondazione, che hanno puntato il dito, più di altri, sulla vicenda.

    (Umberto Gianferrari)