Home Economia “Una crisi che non ha precedenti nella storia recente della nostra agricoltura”

“Una crisi che non ha precedenti nella storia recente della nostra agricoltura”

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"Costi produttivi e oneri sociali raddoppiati, con previsione per il 2009 in peggioramento. Prezzi sui campi a picco, redditi sempre più in caduta libera per gli agricoltori, decine di imprese agricole della montagna rischiano di chiudere i battenti. Occorrono subito misure straordinarie per contrastare una crisi che non ha precedenti nella storia recente della nostra agricoltura".

Il grido di allarme viene dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, che ha annunciato il proseguimento della mobilitazione sia a livello territoriale che nazionale, dopo le manifestazioni che si sono svolte nello scorso mese di novembre e culminate con il sit-in a Roma, davanti alla Camera dei deputati.

"Siamo in presenza - si legge nella nota - di uno scenario sempre più fosco e il futuro, senza interventi mirati, appare molto incerto per gli imprenditori agricoli su cui pesano in maniera opprimente i riflessi negativi dei costi produttivi (concimi in testa) e degli oneri sociali. Costi che oggi incidono nella gestione aziendale agricola, in media, tra il 60 e l’85%. Solo nello scorso mese di novembre l’incremento è stato di oltre il 7% rispetto all’analogo periodo del 2007. I rincari hanno coinvolto tutti i fattori della produzione agricola. Si hanno aumenti stellari per i concimi, con un più 60,9%, per il gasolio (più 7,7%), per l’energia elettrica (più 4,2%), per le sementi (più 2,5%).

Non solo. Sempre secondo la Cia "a questi aumenti, che negli ultimi anni hanno frenato l’attività imprenditoriale con un crescendo impressionante, si aggiungono anche gli oneri previdenziali (in poco meno di due anni sono cresciuti del 25,7%) e quelli di carattere burocratico. Oneri pesanti che si traducono in forte ostacolo alla crescita economica delle imprese, con incidenza negativa notevole sull’occupazione e la competitività".

Concludendo: "A rendere più incerto il quadro agricolo del nostro Paese è il crollo verticale dei prezzi praticati sui campi, che nello scorso mese di ottobre sono scesi, in media, del 6,8%, con punte anche del 35% per i cereali il latte costa ai produttori come 20 anni fa".