Home Cronaca Gatta-Pianello / Rivoli: “Sulla questione ‘cavatori di ghiaia’ in parte condivido”

Gatta-Pianello / Rivoli: “Sulla questione ‘cavatori di ghiaia’ in parte condivido”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Innanzitutto volevo fare una precisazione in merito alla pista in terreno demaniale fatta sì per consentire una fruizione pubblica di una zona di elevato interesse geologico-naturalistico, ma anche per disporre di una viabilità alternativa da utilizzare non solo per le finalità turistiche ma anche ascopo di protezione civile qualora eventi meteorologici, calamitosi o dissesti idrogeologici rendano inadeguate o pericolose le strade esistenti nella zona.

Ricordo che il Comune di Villa Minozzo ha diretta ed esclusiva responsabilità, come pure assume ogni responsabilità in merito alla tutela della pubblica incolumità, mentre restano di competenza regionale l’osservanza di prescrizioni relative al rischio idraulico.
Ricordo altresì che con deliberazioni n. 176 in data 24/06/03 e n. 120 in data 05/07/03, rispettivamente della Giunta provinciale di Reggio Emilia e della Giunta comunale di Villa Minozzo, è stato approvato il progetto esecutivo dei lavori in questione, in attuazione dell'accordo di programma stipulato fra i due enti in data 07/08/02.

Devo ammettere che in parte condivido le polemiche fondate sui così definiti “cavatori di ghiaia”. Constatando che ad oggi quanto allora deciso non può più essere accettabile dai cittadini della montagna in quanto i costi di percorrenza di altre strade comunali, provinciali e statali per raggiungere i comuni dell’alto crinale sono diventati insopportabili per molti, il Parco tanto acclamato come strumento di lavoro e di sviluppo per la montagna a mio avviso non ha dato minimamente i risultati sperati e non ha certo incrementato la struttura demografica dei nostri comuni e credo serva una viabilità alternativa con pochi costi di gestione e di percorrenza.

Chiediamo al Comitato Alta Val Secchia un incontro per verificare quale metodo adottare per avviare un iter certo per una costruzione di una strada che colleghi la Gatta a Collagna dimenticando le faraoniche proposte di interventi a monte di Castelnovo ne’ Monti. Al Comitato, in accordo con validi esponenti dello stesso, era già stata fatta recapitare una richiesta di collaborazione per la proposta di un referendum nel Comune di Collagna e se sarà possibile anche a Busana per rettificare la volontà condivisa anche dal Comune di Ligonchio di una strada di fondovalle Secchia.

Penso che una proposta del genere, alternativa all’attuale viabilità e quella faraonica prevista, vada a vantaggio dell’ambiente montano, dei tanti cittadini che risiedono nei nostri comuni, di tanti cittadini della nostra provincia, della vicina provincia di Modena e dei turisti del Parco nazionale.

A favore dell’ambiente, a mio avviso, per diversi motivi; provo ad elencarne qualcuno a seguire. Il primo e non indifferente è quello dei costi chilometrici che i cittadini dell’alto crinale e coloro che in questi territori si recano per lavoro sopportano giornalmente, che si possono equiparare a costi per l’ambiente, in quanto gli stessi sono la somma dei pneumatici, dispositivi per freni e carburante sopportati nei nostri territori, nelle nostre acque e nella nostra aria. Un altro potrebbe benissimo essere che una strada a lato del fiume farebbe sicuramente da “contenimento” all’erosione dello stesso ed i costi di gestione e di manutenzione sarebbero veramente minimi; basti vedere per esempio la parte più a valle, dopo Cerredolo. Basterebbe poi pensare quanto si risparmierebbe sui costi di trasporto per merci e quelli di tanti servizi. In ultimo basterebbe pensare all’accesso al Parco che tribola a decollare ed alla pregiata fauna dei nostri territori che spesso in altre strade principali è vittima di incidenti stradali con notevoli danni anche per gli automezzi dei cittadini, mentre invece con un ipotesi di viabilità sopraelevata la stessa sarebbe a mio avviso più tutelata.

In fine la strada di fondovalle Secchia è sempre stata criticata per gli ingenti costi, ma a mio avviso costerebbe meno di tante faraoniche strade progettate. Pertanto, visto che il “partito” della fondovalle credo che in montagna sia il principale e viste le favole elettorali dette da avversi schieramenti durante le scorse tornate elettorali, considerando che il popolo è sovrano ed il più grosso “regalo” fatto ai montanari negli ultimi anni è il Parco, che di fatto non volevano, chiedo al Comitato e a tutti coloro che sono convinti che una strada di fondovalle possa giovare alla nostra montagna di verificare l’iter per la costruzione di una strada per fare un enorme regalo a tanti cittadini.

Qualora la Provincia ed i comuni non se ne vogliano accollare la responsabilità e gli oneri, che facciano in modo e maniera di renderla di competenza pubblica, che al momento nelle file del governo nazionale vi sono diversi esponenti che sanno quanto servirebbe alla montagna questo tipo di viabilità, che sposterebbe sicuramente il traffico pesante dalla SS 63, progettata decenni or sono per il traffico di allora, tutelandola maggiormente. Basti pensare al presidente della Commissione ambiente in visita nei nostri territori in questi giornin che a suo tempo era stato molto attivo in Provincia per la costruzione della strada in questione.

Certo di un riscontro in merito e rinnovando la disponibilità del nostro gruppo e credo della maggior parte del centrodestra per collaborare con il Comitato in merito a quanto sopra, colgo l’occasione per porgere cordiali e distinti saluti.

(Marino Rivoli, capogruppo “Per la libertà”, Collagna)

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2 COMMENTS

  1. Hai cambiato idea!
    Apprendo che finalmente hai cambiato idea sull’importanza di una strada di fondovalle per la montagna. Spero che anche altri amministratori del crinale seguano il tuo esempio. Occorre però muoversi con fatti concreti e non con parole. Ti ricordo che l’Unione dei comuni del crinale procede con il nuovo PSC dove non è prevista tale opera viaria. Perchè in sede consiliare (Unione dei comuni) il tuo gruppo non si è schierato contro tale strumento, ero presente alla votazione, grave errore!!!!!

    (Fabio Leoncelli)

  2. Le favole della balena
    Caro Leoncelli, non ho mai cambiato idea e non ho mai creduto alle favole raccontate in varie campagne elettorali. Non ho mai detto di votare tizio o caio che ci avevano dato una strada quando purtroppo solamente di pista si poteva parlare, e per questo ho scherzato più volte con te. Anzi, ti dirò, ho pure duramente criticato le favole di un “forzista” che prima delle elezioni regionali scriveva a casa a cittadini dicendo che avevano già fatto il primo stralcio di fondovalle Secchia ed erano pronti per proseguire; lo stesso che ha sparato cifre esorbitanti a parere suo stanziate dall’attuale governo per la frana SS63 del Piagneto quando ancora la Regione non si era preoccupata di presentare un progetto di ripristino. Comunque apprendo che per anni hai votato le favole ed ora ti sei accorto che i montanari vogliono i fatti e le strade non per andare ma per rimanere e lavorare sul territorio.

    (Marino Rivoli)