Home Cronaca “Caccia: è tempo di rinnovamento”

“Caccia: è tempo di rinnovamento”

4
6

Ho riflettuto a lungo prima di scrivere questa lettera, ma alla fine ho deciso di mettere nero su bianco il mio pensiero e le mie riflessioni, anche perché ritengo che quando una persona crede in qualcosa deve cercare in tutti i modi di raggiungere l’obiettivo che si prefigge.

È da quasi due anni che sentiamo parlare di caccia, dei problemi e dei malumori che si sono radicati nel nostro territorio. In questo lasso di tempo ho personalmente incontrato l’assessore Gennari, la presidentessa della Provincia Masini, il presidente del Parco Giovanelli, il sindaco di Castelnovo ne’ Monti Marconi; e in tutti questi incontri ho sempre esternato il mio pensiero e la mia “modesta” soluzione al malumore, una semplice parola: RINNOVAMENTO.

Nel mentre alcune persone hanno promosso un sondaggio, nel quale si chiedeva ai cacciatori, ai contadini, ai proprietari di fondi di rispondere a tre domande, le seguenti:
- aggregarsi all’Atc collina
- un rinnovamento totale del direttivo Atc 4
- la creazione di un Atc Castelnovo ne’ Monti-Vetto.
Sono state raccolte circa 500 firme, alcuni hanno dato priorità alla prima domanda, altri alla seconda ed alla terza; questo a testimoniare che le cose nell’Atc 4 non andavano bene.

Ora mi è giunta voce che lunedì sera l’assessore Gennari incontrerà il comitato dell’Atc 3 per verificare se vi sono le condizioni per l’accorpamento di Castelnovo ne’ Monti e Vetto nel medesimo. Se così fosse la riterrei una mia personale sconfitta; ma non solo mia, anche di tutti i cacciatori montanari, per il direttivo ed il presidente dell’Atc 4, che non sono stati capaci di leggere gli eventi.

L’accorpamento a mio avviso porterebbe più disagi che vantaggi; provate a pensare all’anziano che deve recarsi ad Albinea per espletare le pratiche di iscrizione, il contadino che per richiedere eventuali danni subiti deve farsi 40 km, il cacciatore che volendo andare a caccia a Cervarezza dovrebbe spendere altri 130 € per avere l’Atc del crinale. E poi mi si dovrebbe spiegare dove andrebbero a finire le direttive della legge dello Stato 157 la quale radica il cacciatore e il direttivo al territorio; bell’esempio sarebbe, due comuni facenti parte del Parco avrebbero l’amministrazione del territorio e della fauna da parte di un direttivo che risiede ad Albinea, direttivo composto da persone che poco conoscono della montagna.

Mi si potrebbe rispondere che verrebbe aperto un ufficio distaccato a Castelnovo ne’ Monti; questo sarebbe uno sperpero di risorse, doppie spese, segreteria, cancelleria, luce, telefono; sarebbe una scelta poco in linea coi momenti di ristrettezza economica in cui viviamo. Non per ultimo, mi verrebbe di chiedere alle persone che hanno sposato questa idea se sono consapevoli del fatto che nessun cacciatore dei due comuni sarebbe inserito all’interno del direttivo dell’Atc 3, in quanto le nomine sono state già fatte; oltre il danno la beffa, governati a casa nostra da estranei, senza nessun rappresentante nelle stanze di comando per i prossimi cinque anni.

Mi chiedo se le persone che non sono in linea con questa scelta staranno a guardare o se a breve avremo un bel po’ di cacciatori e contadini che raccoglieranno firme per distaccarsi dalla collina! Staremo a vedere! A tutto questo, per evitare proteste future, sarebbe bastato il RINNOVAMENTO, ed onestamente non comprendo il perché è stato portato avanti solo il progetto di inglobare i due comuni nell’Atc 3. Maliziosamente mi verrebbe di rispondere che si è voluto utilizzare il metodo del colpo alla botte e del colpo al cerchio, e tutto questo ricade nella conta dei voti!

Accontento questi e quelli così non perdo voti! Ma, cari politici, ne siete proprio sicuri? Non è che questa soluzione vi si ritorcerà contro? E che a breve non vi troverete con una bomba innescata pronta a scoppiare? La stessa domanda vale per gli organizzatori del sondaggio. Non vorrei che si dimenticasse che molte persone non hanno firmato per andarsene ma lo hanno fatto per restare; questo mi serve per dire che è stato un errore macroscopico da parte del presidente e del direttivo non capire che era il momento di fare un passo indietro e che per evitare la divisione della LORO creatura dovevano evitare di ripresentare dopo quattordici anni di comando i loro nomi per un’eventuale NUOVO DIRETTIVO. Purtroppo l’interesse di pochi ha finito per ledere i diritti di molti.

Per poter giudicare l’operato passato bisogna dare la possibilità a gente nuova di provare a governare; l’alternanza in tutte le cose è la parola chiave della democrazia. Grave errore non prendere al balzo la frase pronunciata da Scaruffi nel lontano 28 dicembre 2007 in occasione dell’assemblea di bilancio: "Finalmente si rinnoverà il direttivo, ci sarà gente nuova perché non voglio diventare come Pinochet!". Ma, caro Enzo, questa frase l’ha forse detta il tuo sosia? O eri tu? Ma non lo so più!

Per ultimo, rifacendomi con quanto ho scritto all’inizio di questa lettera, vi assicuro che non mi lascerò travolgere dagli eventi e percorrerò tutte le strade possibili per evitare il disastro, forse anche ricorrendo al Tar. Da montanaro sono sempre più convinto che dobbiamo essere noi a comandare a casa nostra. Forse tutto questo è un sogno e domani mi sveglierò accorgendomi che ad essere cambiato è solo il direttivo, con gente nuova ed idee nuove e che l’Atc 4 è ancora montagna e non in mezza collina; o forse questo è il destino di noi montanari, franare in collina! Spero di no!!!

Grazie come sempre.

(Roberto Malvolti)

6 COMMENTS


  1. Caro Malvolti, come forse saprai ero tra i firmatari della protesta/proposta; poi sono andato a cancellare la mia firma, ritenendo che, per non disturbare CERTI politici, la battaglia venisse portata avanti con modalità troppo SOFT. Da sempre ho contestato questa gestione, argomentandone i motivi anche nelle sedi giudiziarie e comprendo bene il malessere di chi, vedendo che nulla era cambiato per 14 anni, sentisse il desiderio di cambiare esso stesso, unendosi alla collina.
    Nel tuo articolo manca un particolare che ritengo molto importante: la Provincia aveva L’OBBLIGO (non la facoltà) IMPOSTO DALLA LEGGE di vigilare sugli Atc e sulla gestione della fauna selvatica che, come amo ricordare, è patrimonio dello Stato!
    Credo che si sia controllato poco e male, anche perchè se la Provincia nomina i 4 componenti che le spettano (per OGNI Atc) senza interpellare l’opposizione, viene meno uno dei principi fondamentali di garanzia, condivisi anche a livello nazionale. Centrodestra e centrosinistra hanno da sempre riservato anche la presidenza di importanti commissioni a esponenti dell’opposizione; credo che ciò sia principio basilare a tutela del cittadino. Se qui è venuto meno questo principio è anche per colpa dell’opposizione che non è stata in grado di farsi valere, perchè in altre faccende affaccendata. Credo che con l’insediamento dei nuovi consigli direttivi le cose andranno diversamente.
    A proposito, sbaglio o il termine ultimo per l’insediamento di tali organi era fissato al 30 novembre 2008?! Altro sforamento dei termini? Vedi ad esempio l’approvazione del Nuovo Piano Faunistico Venatorio!. Tempo di rinnovamento? Credo che tale tempo, per chi è abituato a sforare i tempi, fosse tanto tempo fa. Tornando al tuo quesito: OSPITI IN CASA D’ALTRI O PADRONI A CASA NOSTRA? Senza alcun dubbio scelgo la seconda che hai detto!

    (Umberto Gianferrari)

  2. La terza via
    Nel mondo venatorio pare che tutti abbiano scoperto @CRedacon#C… Stamani un cacciatore mi ha chiesto: “Meglio ospiti in casa d’altri oppure schiavi in casa propria?”. Se proprio NON VI FOSSERO altre ipotesi tra cui scegliere preferirei ovviamente la prima! Ma sbaglio o la schiavitù è stata abolita? Il dibattito, come vedete, è aperto…

    (Umberto Gianferrari)

  3. Per Umberto
    Rileggendo la mia lettera mi sono accorto di aver omesso un passaggio molto importante, l’aspetto economico. Come tu ben sai, visto che partecipi assiduamente alla NOSTRA passione venatoria e per questo sei molto informato, la parte di introiti maggiori sia sulle leggi che sul bilancio della NOSTRA ATC è quella dei tesserini. La seconda, ma non da meno, è la voce CAPRIOLI!!! Questa voce viene coperta al 98% dai prelievi della fauna nelle zone di Vetto e Castelnovo ne’ Monti. Lo smenbramento della nostra ATC porterebbe molto denaro in collina (ATC 3) e alla paralisi TOTALE della NUOVA ATC del crinale; non avrebbero neanche i soldi per pagare le spese del GIOCHINO cinghiale.
    Mi chiedo se questa considerazione è stata fatta da parte del presidente SCARUFFI e della vecchia guardia! La loro ostinazione porterebbe all’impoverimento della zona del CRINALE, NO SOLDI NO DANNI ai contadini e dopodichè NO GIOCHINO CINGHIALE!
    Meditate, gente, meditate; meditate anche voi politici, visto che la decisione è solo vostra (nuova legge regionale, la quale demanda alla Provincia la scelta dei nuovi direttivi); se la macchina si rompe non si può dare la colpa ad altri!!!
    Grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)

  4. Padroni a casa nostra!!!
    Quello che conta è la volontà della maggioranza dei cacciatori, non i sogni di gloria di pochi… Le firme raccolte testimoniano la chiara volontà della maggioranza, basta saper contare!! Alla favola di cambiare il direttivo non ci credono più neanche i bambini. Comunque io sono fermamente convito che la giusta soluzione sia “padroni a casa nostra”, e non solo nella caccia!

    (Roberto Pagani)

  5. Aggiungo
    Mi è giunta voce, da un carissimo amico, che alcune persone si stanno prodigando nel divulgare un “pensiero” poco corretto sulla mia presa di posizione! Dette persone svilirebbero la mia “battaglia” affermando che tutto quello che faccio lo faccio esclusivamente perchè vorrei diventare il PRESIDENTE della ATC! Non mi va di smentirlo assolutamente, perche ritengo che il mio contributo possa servire a porre fine a questa guerra tra poveri! Però mi va di ricordare a queste persone che verranno NOMINATE 20 persone all’interno del DIRETTIVO e che queste nomineranno a SCRUTINIO SEGRETO il presidente!!! Innanzi tutto ad ora non si conosce nessuno dei nomi, in quanto la Provincia non ha ancora fatto le nomine, ed inoltre “NON FACENDO PARTE DI NESSUNA LOGGIA MASSONICA” non ho il potere di decidere chi sarà il designato! E nemmeno ho petere di IPNOTIZZARE le persone e forse non ci sarò neanche!!! Detto questo vorrei che la battaglia fosse portata avanti in modo corretto, argomentata con cose serie e non con panzane, nello stesso modo in cui io pratico la caccia!!! Dopo quello che ho esposto ed argomentato, mi farebbe piacere ripresentare il sondaggio a quelle persone che hanno firmato e vedere se ancora la maggioranza “VUOLE LA COLLINA”. Ricordate il mio detto: ARIA NUOVA E GENTE NUOVA. Aggiungo al servizio della caccia, del territorio e dei contadini, non al servizio dell’interesse di pochi.
    Grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)