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Smaltimento dei rifiuti: la giunta della Provincia ha deciso di realizzare un impianto TMB (Trattamento Meccanico Biologico) da 166.000 t. e di proseguire l’iter per il termovalorizzatore

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Destinare 2 milioni di euro, già nel corso del 2009, per ridurre le tariffe - aiutando in questo modo le famiglie in questo periodo di crisi - nonché la produzione dei rifiuti, incrementandone il riuso ed il riciclo anche attraverso un potenziamento della raccolta differenziata. Procedere, inoltre, con l'attuazione del Ppgr (Piano provinciale gestione rifiuti) approvato il 21 aprile 2004, dopo "gli approfondimenti tecnici ed amministrativi, i confronti politici e la comparazione di diverse soluzioni succedutisi in questi cinque anni", sulla base anche delle "proposte avanzate da Enìa, studiate e redatte in totale autonomia tecnica" e della "relazione finale redatta dal Tavolo tecnico su tali studi e comparazioni ampiamente considerata nella discussione al Tavolo istituzionale" ed oggetto di confronto anche con i soggetti portatori di interesse.

Questi i principali contenuti della delibera approvata ieri sera all'unanimità dalla giunta provinciale. In particolare, per quanto riguarda il Ppgr, la Giunta ha deciso "di operare in sinergia con gli enti locali interessati affinché Enìa Spa dia corso immediatamente alla realizzazione di un impianto di trattamento meccanico biologico (TMB); di dare seguito ai contenuti del Ppgr e del Protocollo di intesa per la delocalizzazione dell'impianto di Cavazzoli incaricando l’azienda Enìa Spa di proseguire nello studio e nella redazione del bilancio ambientale che includa l’individuazione del sito per la realizzazione dell’impianto di incenerimento".

"Tale impianto - si legge ancora nella delibera di giunta - sarà dedicato allo smaltimento dei rifiuti residui a scala provinciale rimanenti dal ciclo del trattamento, compreso il TMB, in modo tale che siano tutelati la salute, l’impatto ambientale e l’economicità.
In tale contesto, di progressiva attuazione, si potranno valutare ulteriori opportunità e sinergie in ambito regionale, dalle quali emerga eventualmente anche la possibilità di dimensionamento e la definitiva localizzazione dell'impianto di recupero energetico".

Per quanto riguarda il dimensionamento del futuro impianto, "la valutazione rispetto alla dimensione massima di 166.000 tonnellate/anno contenuta nell’ipotesi TMB-RE, per garantire l’autosufficienza provinciale, sarà definita puntualmente dagli ulteriori aggiornamenti tecnico-economici che a quella data saranno stati effettuati".

4 COMMENTS

  1. Gli inceneritori non servono
    Il discorso non è come smaltire i rifiuti ma come fare per non produrli. Reggio Emilia è costantemente fuori dai massimi di pm 10 presenti nell’aria ed è per numero di abitanti la città più inquinata d’Europa. Di seguito troverete il link di un’intervista a Maurizio Pallante che spiega molto bene come funzionano gli INCENERITORI (@Lhttp://www.youtube.com/watch?v=I12FwO1XqsU@=www.youtube.com#L).
    Sono proprio curioso di sapere dove faranno il sito di incenerimento…

    (Mattia Rontevroli)

  2. Concordo con Mattia…
    Mattia ha pienamente ragione. Se la raccolta differenziata viene fatta seriamente l’inceneritore non serve, così il cittadino evita anche il tumore… Dicono che abbassano le tariffe?? E ci dovrei credere… Forse di 0,30 cent!! ITALIANO ANNEBBIATO DAI FUMI DELL’INCENERITORE, IL TUO RISVEGLIO SARA’ TRAGICO!!

    (Commento firmato)

  3. Adesso basta
    Con una raccolta differenziata seria e spinta oltre il 60% e con un impianto TMB l’inceneritore non serve. Intorno a noi OGNI GIORNO ci sono persone (molte delle quali giovani) che si ammalano e muoiono di tumore con grande sofferenza per loro e per le loro famiglie. Ogni giorno la qualità della nostra vita peggiora ma le scelte che si fanno continuano ad essere miopi ed antiche. Direi che è veramente ora di finirla, non è più realistico continuare a proporre gli inceneritori come unica soluzione allo smaltimento dei rifiuti contando probabilmente anche sul fatto che molte sono le persone poco informate su possibili alternative. La sostenibilità ambientale non è un optional, essa incide direttamente sulla nostra vita. L’ambiente e l’uomo non sono due cose separete in due mondi diversi, siamo una cosa unica anche se spesso (anzi quasi sempre) ce lo dimentichiamo. Cerchiamo se possibile di uscire dal terzo mondo ed entrare veramente in un futuro più sostenibile.

    (Commento firmato)