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Vetto / “E le risorse il sindaco dove le prende?”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Nel commentare il bilancio di previsione 2009 sugli organi di stampa, il sindaco di Vetto si vanta di aver introdotto una misura che consente il pagamento delle imprese esecutrici di importanti opere pubbliche in tempi molto più rapidi rispetto al passato, senza cioè aspettare l’incasso dei contributi, e motiva il provvedimento anche col fatto che le ditte interessate sarebbero per l’80% vettesi, o comunque del comprensorio montano.

Le parole del nostro primo cittadino ci fanno pensare che il clima pre-elettorale può fare improvvisi ed inaspettati prodigi, che rischiano però di trasformarsi in illusori miraggi - se non addirittura in veri “specchietti per le allodole” - dal momento che vorremmo sapere da dove si prenderanno le corrispondenti risorse economiche.

L’indebitamento del nostro Comune, accumulatosi negli anni, ha infatti raggiunto livelli tali da impedire l’accesso ad altri mutui, anche ammesso di volerlo fare. Quando il sindaco in carica proclama di non voler contrarre mutui o altre forme di indebitamento, prende semplicemente atto della pesante situazione economica in cui versano le casse comunali; situazione che ha contribuito a determinare nel tempo, visto che prima dell’attuale incarico ricopriva un ruolo importante nella giunta vettese, e non può dunque azzerare la continuità di questa maggioranza con quella dei quinquenni precedenti.

Nutriamo inoltre fortissimi dubbi sul fatto che le imprese interessate al provvedimento declamato dal sindaco siano in larga misura vettesi, non essendoci quasi mai capitato di vedere impiegate ditte locali nei cantieri riguardanti le opere pubbliche. Il sindaco Sara Garofani si compiace poi di due interventi riguardanti la rete viaria comunale, rispettivamente in zona Groppo e Costa-Casone-Spigone, per un investimento di quasi un milione di euro, quando proprio la viabilità rappresenta a nostro avviso una delle note più dolenti nell’azione amministrativa condotta da questa giunta.

Sul tasto della manutenzione stradale abbiamo insistito fin dall’inizio del nostro mandato, avanzando segnalazioni, proposte ed interpellanze, perché riteniamo che questo sia uno dei principali compiti di un'amministrazione comunale della montagna, se non si vogliono creare disagi a coloro che risiedono nelle frazioni e se si vuole che continuino ad abitarvi.

Come abbiamo ribadito anche nella seduta consiliare del 30 marzo scorso, discutendo appunto del bilancio di previsione 2009, alla giunta uscente è mancata la politica del territorio, intesa come cura e preservazione dell’esistente, e anche come premessa per altre e più ambiziose realizzazioni. Per rendersene conto basta osservare proprio le condizioni in cui si trova il tratto stradale Costa-Casone-Spigone, sul quale eravamo peraltro intervenuti con una nota dell’agosto scorso, inviata anche alla stampa unitamente ad alcune immagini fotografiche a comprova di quanto andavamo dicendo (anche quella scattata oggi dimostra il peggioramento a ciu si è andati incontro).

Ma del resto non sono pochi i punti della nostra rete stradale dove continuano a persistere elementi di criticità, che potevano essere eliminati con poca spesa, e il non averlo fatto denota la scarsa attenzione al problema da parte di una giunta che ha preferito dedicarsi all’abbellimento del centro con opere abbastanza discutibili, sul piano dei costi e della funzionalità, e che non erano di certo prioritarie rispetto ad altre.

Quanto alle iniziative di recupero e valorizzazione delle nostre eccellenze storiche, sono per così dire un percorso scontato, di cui il sindaco Garofani non può attribuirsi il merito, stante il pregio e la bellezza dei nostri luoghi e dei nostri antichi borghi; anzi si è in forte ritardo. E’ infatti da anni che andiamo avanzando proposte e solleciti in tal senso, compresi gli stupendi terrazzamenti fatti di muri a secco che un tempo sostenevano i terreni coltivati a monte del capoluogo, forse un'unicità in questa parte del nostro Appennino.

Concludendo, ci sembrano spropositati i toni celebrativi usati dal sindaco per il bilancio di previsione, visto che si rasenta quasi il trionfalismo. Noi non vogliamo strumentalizzare alcunché, ma quanto sta avvenendo in questi giorni sulle nostre strade, in termini di smottamenti e quant’altro, dovrebbe perlomeno consigliare minore enfasi e maggiore realismo quando si trattano le cose amministrative.

(Giovanni Ferrari, capogruppo della minoranza consiliare)

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Correlati:
- Dal Comune di Vetto aiuti alle imprese e alle famiglie nel 2009 (31 marzo 2009)

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NOTA DI RISPOSTA DEL SINDACO DI VETTO

“Bisogna saper distinguere il piano istituzionale da quello politico ed è mio dovere, come sindaco, rendere note le scelte dell’amministrazione”: Sara Garofani respinge così l’accusa della minoranza consiliare “che, criticando il mio intervento pubblico di presentazione del bilancio di previsione 2009 - spiega - ne insinua una lettura distorta, che non posso assolutamente accettare. Fare riferimento al ‘clima pre-elettorale’ è veramente un approccio strumentale al tema, ed è quindi il capogruppo Giovanni Ferrari, e non certamente io, che in questo modo lascia intendere di gradire particolarmente l’uso di ‘specchietti per le allodole’. Le questioni vanno sempre e comunque affrontate nel merito”.
Sull’anticipo dei pagamenti alle imprese “Ferrari chiede - sottolinea il primo cittadino vettese - dove si prenderanno i soldi. In questi anni abbiamo ben dimostrato come trovare le risorse e fare gli investimenti. Suggerisco al capogruppo di leggere attentamente la pubblicazione sul quinquennio amministrativo. Uno dei problemi riscontrati con i rappresentanti della minoranza nel corso dell'intera legislatura è proprio la loro ostinazione nel non volere o non sapere comprendere anche concetti molto semplici, ripetutamente illustrati e spiegati. Mi pare di capire che pure quanto illustrato a proposito del bilancio previsionale, nel consiglio di lunedì scorso, non sia stato recepito in modo corretto. Per il saldo alle aziende che eseguono le opere per il Comune, ribadisco che è stato istituito un apposito fondo, finanziato dalle entrate correnti di bilancio”.
Prosegue Sara Garofani: “Non è poi assolutamente vero, come sostiene Ferrari, che non possiamo più accedere ai mutui. E’ una precisa volontà di questa amministrazione di non farne, ed è una cosa ben diversa. Mi assumo la piena responsabilità di questa gestione per gli anni in cui sono sindaco. In quanto ai periodi precedenti, i mutui contratti sono serviti per eseguire delle opere pubbliche a servizio di tutti i cittadini e le risorse non sono state certo sperperate. D’altra parte tutti i Comuni, piccoli e grandi, hanno bilanci a forte percentuale di indebitamento, e non è certo una nostra prerogativa. Comunque non fare più debiti è stata una decisione di grande responsabilità che rivendico con orgoglio, anche perché trovare risorse per gli investimenti attraverso i contributi è molto più difficile e faticoso che non contrarre mutui”.
Rileva inoltre il sindaco: “Ferrari è poi molto disinformato quando afferma di non aver mai visto ditte vettesi o della montagna impegnate nei lavori pubblici, perché tutte le opere sono state eseguite da imprese di Vetto o di Castelnovo Monti. Inoltre sul tema strade, dove il capogruppo di minoranza parla di ‘mancata politica del territorio’, è innanzitutto da sottolineare la manutenzione ordinaria che in questi anni, con le poche risorse a disposizione e utilizzando i nostri cantonieri, abbiamo fatto. Ma quello che veramente può risolvere alcuni grandi problemi della nostra viabilità sono i due interventi di manutenzione straordinaria e di forte miglioramento che abbiamo previsto nell’attuale bilancio (Groppo - Macchie e Vetto-Costa-Casone-Spigone). Si tratta di progetti concreti che verranno realizzati nei prossimi mesi. Questa amministrazione ha avuto una grande attenzione alle criticità presenti da decenni sulle strade comunali, e mai risolte in passato, e le risorse che stanno arrivando lo dimostrano. Dispiace veramente che la minoranza si adoperi solo a fare della propaganda scorretta e si ostini a non ammettere l'importanza dei risultati raggiunti, che andranno a beneficio di tutti. Altra affermazione non vera di Ferrari è che gli elementi di criticità della nostra viabilità possano essere eliminati con poco spesa: tutt’altro. In quanto agli interventi di riqualificazione di Vetto capoluogo, dire che sono inutili è veramente irresponsabile: tutti vedono e apprezzano”.
Conclude Sara Garofani: “Rivendichiamo inoltre con grande forza la scelta strategica di puntare sulla riqualificazione dei borghi storici e delle caratteristiche ambientali del nostro territorio, tanto è vero che i progetti su Crovara e su Gottano di Sopra sono stati finanziati, ma non certo grazie alle chiacchiere di qualcuno ma grazie al lavoro di progettazione e di idee messo in campo dall'amministrazione e dalla sottoscritta. E’ vero che ci sono comuni della nostra montagna che hanno riqualificato i loro borghi trent'anni fa. Questo a Vetto si fa solo ora, ma non mi pare che negli ultimi trent’anni ci siano state solo amministrazioni amiche dell'attuale sindaco. Quando si raggiugono degli ottimi risultati è giusto esserne fieri. Non è certo nella natura di questo sindaco eccedere in trionfalismi e propaganda. Pure gli episodi di questi ultimi giorni, legati alle intemperie, lo dimostrano: l'amministrazione si è data da fare, in silenzio ed umiltà, per trovare le risorse necessarie alla risistemazione”.