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Vetto / “La festa dello gnocco? E’ bella e piace, ma se tutti dessimo una mano sarebbe ancora più bella”

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"Gnocco e CRES: cercasi volontariato (quasi) disperatamente... ". Così titola un breve scritto del parroco don Carlo Castellini pubblicato sul fascicolo di questa settimana del giornalino parrocchiale Camminando. E' un richiamo alla responsabilità. Lo proponiamo qui di seguito.

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A parole è facile criticare il mondo d’oggi e sottolineare le cose che non vanno; ma quando uno comincia ad impegnarsi, diventa più umile capendo che per risolvere i problemi occorrono intelligenza, fatica, impegno, costanza. La crisi economica attuale avrà, forse, questo effetto positivo: togliendoci l’illusione di potercela cavare, sempre e comunque, con dei sotterfugi, con le furbizie italiche, con le raccomandazioni, con l’intervento “miracoloso” dello Stato “chioccia”, ci costringerà a rimboccarci le maniche e a dare il meglio di noi stessi.

Un ritorno all’essenzialità e alla laboriosità: magari non per virtù, sicuramente per necessità. La nostra Unità pastorale vorrebbe sostenere questo percorso virtuoso, questa educazione ad un rinnovato senso di corresponsabilità, attraverso tante occasioni d’incontro, di festa e di lavoro insieme. Non è bello che in Parrocchia ci sia chi lavora e chi guarda. Chi suda e chi si disinteressa… la Parrocchia è di tutti, non è un’agenzia di servizi religiosi che si “comprano”, ma una comunità di persone che si impegnano per il bene di tutti, mettendoci passione, competenza e ore di tempo libero.
Per questo, di fronte a diverse richieste di “servizi”, quali l’apprezzatissima vendita dello gnocco al venerdì, o l’animazione di feste per persone adulte e anziane e del CRES per i bambini il mio pensiero è sempre quello: questa persona chiede (ed è giusto che chieda), ma quanto è disposta a dare? D’inverno i due oratori di Vetto sono usati tutti i giorni, il pomeriggio e spesso anche la sera, ma nessuno (o quasi) mi è mai venuto a chiedere: “Ha bisogno di una mano per le pulizie?”, oppure: “Ha bisogno di una catechista?”.

Il mondo laico vive le regole della spietatezza e del carrierismo, della seduzione e della raccomandazione. Noi, invece, vorremmo educarci gli uni gli altri alla gratuità e al servizio, alla stima per l’onestà e la sincerità, al premio del merito e all’attenzione verso i bisognosi… è un’utopia? È un discorso disincarnato per anime belle? Noi crediamo che ci siano ancora persone sensibili, non solo nel senso che si commuovono teneramente, ma che si rimboccano le maniche e si prestano per i tanti sevizi delle Parrocchie; ad esempio, stiamo cercando un/una giovane di 25-35 anni che faccia il coordinatore per gli adolescenti che animeranno il Cres dal 6 al 31 luglio; cerchiamo anche donne disponibili al servizio per la vendita gnocco… Chi ha un po’ di ore libere e voglia di far bene si faccia avanti… c’è posto per tutti!!!