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Vent’anni fa la nomina di mons. Gibertini a pastore della diocesi

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Venti anno or sono, l’11 luglio 1989 – festa di San Benedetto da Norcia - veniva resa pubblica la nomina di mons. Giovanni Paolo Gibertini a vescovo della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.

Oggi, domenica 12 luglio, il vescovo Paolo ha ricordato la festa liturgica del patrono d’Europa e fondatore dell’ordine benedettino, con una Messa che si è svolta questa mattina alle ore 11 nella chiesa di San Pietro – che sorge accanto alla splendido monastero benedettino.

Nato a Ciano d’Enza il 4 maggio 1922 e battezzato con il nome di Giovanni, mons. Gibertini è entrato nell’ordine dei benedettini del Monastero di San Giovanni di Parma nel 1935. Nel 1938 ha intrapreso il noviziato assumendo il nome di Paolo e l’anno seguente ha emesso la professione religiosa. E’ stato ordinato sacerdote il 12 agosto 1945 nell’abbazia benedettina di Torrechiara assieme al fratello padre Stanislao dall’arcivescovo di Parma mons. Evasio Colli. Dal 1947 al 1955 ha ricoperto l’incarico di superiore del Seminario minore del monastero benedettino di Parma. La Sardegna per un trentennio è stata il campo d’azione pastorale di mons. Gibertini. Infatti nel 1955 veniva inviato nell’isola assieme a sei confratelli per la fondazione del Monastero di San Pietro di Sorres, diocesi di Sassari; fino al 1967 ne è stato superiore e dal 1967 al 1973 priore. Ai monaci benedettini si deve il restauro dell’antica basilica, risalente al 1100, edificata in stile romanico-pisano. La chiesa era ubicata in una zona allora brulla; i monaci si occuparono anche del rimboschimento secondo la regola dell’”ora et labora”.

Trascorso un anno nell’eremo di Bismantova, nel 1974 ha fatto ritorno in Sardegna e ha svolto il suo ministero nella parrocchia di Borutta (Sassari), di cui dal 1977 al 1979 è stato parroco. Nel 1979 veniva eletto abate del Monastero benedettino di Parma, alla cui guida è rimasto fino al 25 marzo 1983, quando da Giovanni Paolo II è stato chiamato a guidare la diocesi di Ales-Terralba; ha ricevuto la consacrazione episcopale il 25 aprile nella basilica di San Giovanni in Parma la consacrazione episcopale dal cardinale Sebastiano Baggio. Il 24 settembre 1989 ha fatto il suo ingresso nella diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, chiamato da papa Wojtyla l’11 luglio, festa di San Benedetto Abate, a succedere a mons. Gilberto Baroni.

Vicinanza alle persone - sacerdoti, laici, religiosi - soprattutto agli ammalati: questa una costante dello stile pastorale di mons. Gibertini, che ha frequentemente fatto visita ai suoi preti e ai quali non ha fatto mancare anche con una telefonata la sua partecipazione a particolari ricorrenze. Attenzione prioritaria ha riservato ai poveri, alla Caritas e alle comunità di recupero dei tossicodipendenti, da lui periodicamente visitate.

L’episcopato reggiano di mons. Gibertini è stato contrassegnato da importanti avvenimenti e da intensa attività pastorale. Momenti salienti, che hanno inciso anche sulla vita cittadina, sono stati: la celebrazione del IV centenario del primo Miracolo della Beata Vergine della Ghiara e della costruzione del Tempio; l’indizione dell’Anno Mariano diocesano 1996/1997; l’intronizzazione della restaurata statua dorata della Madonna sul tiburio della cattedrale; la consacrazione episcopale di mons. Luciano Monari. A mons. Gibertini si devono anche la riqualificazione interna ed esterna del palazzo vescovile per aprirlo alla città, il restauro del porticato rinascimentale e la ripavimentazione del cortile; l’avvio della realizzazione del Museo Diocesano con l’allestimento del percorso espositivo di arredi e ambienti; il restauro e l’ampliamento degli ambienti della Mensa del povero. Il Vescovo Paolo ha compiuto inoltre la canonica visita pastorale in tutte le parrocchie della diocesi. Attenzione ha riservato alle missioni diocesane, visitando quelle in Brasile e programmando un viaggio anche in Madagascar.

Sette le lettere pastorali scritte per la diocesi reggiano-guastallese; le prime quattro incentrate sul tema del “cercare Dio”: Cercate Dio nella sua dimora; Cercate il volto del Signore; Cercate e troverete; Cercate la sapienza. Le ultime due sono dedicate alla Vergine: Una donna perfetta chi potrà trovarla; Maria ieri oggi sempre.
Il suo episcopato in terra reggiano-guastallese è stato contrassegnato da attento studio della Parola di Dio, profondo amore per la liturgia; intensa devozione mariana. Ha voluto riprendere la celebrazione della liturgia delle ore in Cattedrale nelle domeniche di Avvento e Quaresima. Il vescovo Paolo ha dedicato costante cura al laicato, preoccupandosi della sua formazione e responsabilizzazione, e in particolare all’Azione Cattolica; attenzione ha sempre riservato al mondo della scuola e alle scuole materne della FISM.

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