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Miniescavatore recuperato

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Non ha fatto molta strada il miniescavatore cingolato rubato a Carpineti nel mese di ottobre perchè la capillare attività di controllo del territorio operata anche a Castellarano dai carabinieri della locale stazione ha consentito ai militari dell'Arma di recuperare, abbandonato in via Rio Rocca, il mezzo, del valore di svariate migliaia di euro. Mezzo che quindi è stato restituito all’azienda modenese derubata.

L’origine dei fatti la notte del 17 ottobre scorso, quando ignoti ladri, previa effrazione di un accesso posto sul retro, si introducevano all’interno di un capannone che ospita un’azienda di escavazione e movimentazione terra ubicata nella frazione Colombaia di Carpineti, da dove asportavano il miniescavatore cingolato ritrovato oggi ed un autocarro Fiat Iveco dotato di cisterna per gasolio da 500 litri.

Ieri sera una prima svolta, quando una pattuglia dei carabinieri di Castellarano, pattugliando il territorio, notavano a margine della carreggiata della poco trafficata via Rio Rocca, abbandonato, un miniescavatore i cui successivi accertamenti consentivano di ricondurlo al mezzo asportato ai danni di un’azienda modenese in occasione del furto avvenuto a Colombaia, azienda a cui il mezzo è stato restituito.

Si indaga ora per capire a quale “giro” fosse destinato il mezzo che, una volta “ripulito”, sarebbe stato riutilizzato “regolarmente” in qualche cantiere. Si parla poco dei furti di questi mezzi di movimentazione terra, eppure in Emilia c’è uno stillicidio di tali furti. E' un po' come il cane che si morde la coda: i mezzi vengono asportati agli onesti imprenditori che li acquistano regolarmente per poi essere piazzati ai pochi imprenditori disonesti che li riciclano per utilizzarli nei loro cantieri, abbattendo i costi d’acquisto.

La parola ora va alle indagini condotte nel massimo riserbo dai carabinieri di Castellarano al fine di risalire sia agli autori del furto ma anche a coloro che l’avrebbero ricettato. In materia di escavatori l’ultimo misterioso episodio è di appena 10 giorni fa a Bibbiano, dove ignoti hanno asportato un escavatore gommato del valore di 50.000 euro ad un imprenditore di Reggio Emilia. Anche in quel caso il mezzo è stato rinvenuto e restituito al derubato; peccato però che dopo poco lo stesso è stato incendiato. Circostanza che effettivamente conferma l’esistenza di un vero e proprio racket di questi mezzi.

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