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Se questa è una scuola

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"Ci siamo ritrovati ieri pomeriggio come gruppo di genitori rappresentanti di classe e distretto delle scuole elementari e materne di Castelnovo ne' Monti e Felina a condividere le crescenti preoccupazioni per la scuola locale. E' emerso un quadro davvero sconsolante!!!".

Così inizia un breve ma deciso intervento di tre genitori montanari, Silvio Bertucci, Moris Lusetti e Paolo Ferretti, in ordine all'argomento-scuola, un fronte sempre caldo ed obiettivamente strategico per le sue importanti funzioni ed implicazioni sulla vita di ciascuno di noi.

"Non ci sono soldi, non si possono fare sostituzioni, bambini di prima elementare che con la propria sedia vengono divisi e distribuiti in più classi e così via... E dalle informazioni che abbiamo è solo l'inizio!!! Sono molte le domande a cui non abbiamo saputo dare risposta", dicono ancora.

"Dove sta la sicurezza dei bimbi quando le classi vengono accorpate? E la qualità dell'insegnamento quando i bambini hanno più insegnanti per poche ore la settimana? Dove sta andando la nostra scuola? Se davvero questa è la scuola del futuro per i nostri bimbi noi non la condividiamo e chiediamo un confronto con i responsabili scolastici locali ed il nostro mondo politico. Ma com'è che la Gelmini dice che va tutto bene?".

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  1. Chiarimento
    Volevo fare un piccolo chiarimento relativamente all’articolo. Si leggono solo tre nomi in calce, ma questa è un’azione discussa e condivisa con tutti i rappresentanti di classe della direzione didattica di Castelnovo ne’ Monti, che comprende una trentina di genitori tra le scuole di Castelnovo e Felina. Abbiamo messo solo tre nomi per poter dare la possibilità a chi lo desiderasse di chiedere direttamente spiegazioni; non li abbiamo messi tutti perchè altrimenti era più lunga la lista dei nomi che l’articolo.

    (Moris Lusetti)

    PS – Ci tenevo a precisare che non sono solo tre genitori ai quali NON va bene questa situazione, ma è già un bel gruppo di genitori che si è messo in movimento…


  2. Condivido pienamente il pensiero di Moris, Paolo, Silvio e di tanti altri genitori. Sono rappresentante di classe di 5° A della scuola di Pieve e raccolgo molte preoccupazioni da parte dei genitori della mia classe su quello che sta succedendo nella scuola. Spesso non hanno pouto fare lezione quando bambini di altre classi si univano ai nostri, gli spazi sono ristretti a scapito di tutti. Chiediamoci soprattutto se a norma di legge 626 sulla sicurezza???? La carta igienica manca nei bagni, le salviette per le mani le hanno portate i genitori da casa… Ma cosa sta succedendo??????? Tutti mi dicono: ma non è scuola pubblica???? E non dimentichiamo che non sostituiscono le insegnanti in malattia per periodi inferiori a 5 giorni, ma neanche i bidelli… In questo caso le aule non saranno pulite al meglio e neppure i bagni. Forse è arrivato davvero il momento di chiederci cosa sta succedendo e cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi anni. Ricordo a tutti che le ore di compresenza che negli anni passati erano presenti al tempo pieno erano 22, con la riforma Gelmini sono diventate soltanto 6, mentre le restanti 16 ore settimanali vengono date dagli insegnanti agli altri plessi di Felina e del centro. Per questo non è più possibile per gli insegnanti sostituirsi a vicenda come succedeva negli anni passati ed i nostri figli dovranno girare in tutte le aule del plesso. La stessa cosa succederà anche al centro ed a Felina. In questi anni le istituzioni politiche hanno finanziato molti progetti nell’ambito della scuola; credo sia arrivato il momento di un confronto decisivo sul tema con i responsabili della scuola e le istituzioni politiche stesse.

    (Brunella Formentini)

  3. L’unione fa la forza!
    Si, la scuola ormai sta iniziando ad accusare i colpi della famigerata riforma Gelmini. A rimetterci sono tutti; gli alunni in primis! Bisogna tenere sempre presente che al centro della scuola ci sono gli alunni, essi stessi ne sono il motore. Solo che per far andare una macchina non serve solo il motore; serviranno le ruote, la benzina e quant’altro occorre.
    Che questa riforma portasse a dei tagli era storia ormai nota, solo che se ne avvertono i risultati solo a scuola iniziata. Diverse campane suonavano in quei giorni ma solo oggi (ahimè) vediamo chi aveva ragione.
    Allora è venuto il momento di rimboccarsi le maniche, abbandonando discorsi di destra e di sinistra, uniti per provare a migliorare la situazione. Uniti per far ripartire la macchina.
    Non credo che solo le scuole materne ed elementari di Castelnovo soffrano questo problema. Credo che ne risentano tutte le scuole del crinale e non solo. Dalle materne alle elementari, dalle medie alle superiori.
    Son sempre stato convinto che l’unione faccia la forza: allora suggerisco di iniziare a cercare un’unione tra tutte le scuole del crinale. Una forza che comprenda tutti gli attori della scuola: dagli alunni (evidentemente delle superiori) agli insegnanti, alle famiglie, al personale Ata, alle istituzioni. Tutti insieme con la speranza di poter cambiare in meglio.

    (Alessandro Torri Giorgi)


  4. Investire sulla scuola è dare un futuro!! Non dobbiamo dimenticarlo. In epoca di globalizzazione i paesi come il nostro sono chiamati ad investire sulla creatività, sulla qualità del proprio sistema produttivo. Credo che ciò sia ancora più importante nei nostri territori, che oggi, per essere competitivi, sono chiamati ad investire sulla conoscenza, sulle menti. Per avere un sistema del genere è fondamentale avere un sistema d’istruzione di grande qualità – per tutti e non per pochi. Purtroppo gli orientamenti di questa riforma sembrano andare verso la direzione contraria, favorendo le scuole private e indebolendo quelle pubbliche. Con la scuola è in gioco il futuro dell’Italia!

    (Simone Ruffini)

  5. Ma la scuola è una priorità?
    Mi sembra che sulla scuola (come su altre questioni) stia scendendo un velo di indifferenza.
    Le persone hanno tanti problemi, ci sono tante cose a cui pensare e la scuola diventa un problema degli insegnanti (accusate di essere una categoria privilegiata!) e dei direttori!
    Non è così!!!!
    La scuola è dove si formano e crescono i nostri figli, dove si “costruiscono” gli adulti di domani. Se questi ragazzi vivono nella confusione, senza certezze, in un clima di approssimazione (e non per colpa di chi insegna!!) come potremo contare su di loro per il futuro?
    L’attenzione che viene data alla giustizia, alle strade (vedi la nostra statale!), alla sanità, alla crisi economica, deve essere pari a quella dedicata alla scuola, perchè sono tutti fattori che formano complementariamente il nostro stato sociale, costruito faticosamente negli ultimi decenni del secolo scorso da generazioni che avevano vissuto la guerra.
    Cerchiamo di non dimenticare e di non farne semplicistiche valutazioni partitiche di pura contrapposizione, senza sviscerarne le ragioni e le motivazioni.
    Domenico Dolci

  6. La nostra scuola in agonia
    Anche i docenti dell’Istituto comprensivo “Bismantova” hanno discusso dei problemi posti dai genitori delle elementari ed hanno deciso di stilare un documento che presto sarà reso pubblico. La preoccupazione più grande è che la strategia degli annunci abbia sortito l’effetto voluto: coprire con un polverone mediatico la reale situazione in cui si ritrovano le scuole dopo la cura Gelmini. Non solo pesantissimi tagli al personale ma anche un’assoluta mancanza di fondi per il normale funzionamento! I governi di moltissimi stati (di destra o di sinistra non importa) hanno capito che investire in scuola e ricerca è fondamentale per garantire un futuro al proprio paese. In Italia no, si va in direzione opposta, si taglia e non si mettono neppure i fondi per far funzionare in modo decente le scuole. La presa di posizione dei genitori è perciò doppiamente importante, ci fa capire che non tutto può passare sotto silenzio e che i cittadini hanno ben chiaro quali siano i diritti loro e dei loro figli. Mi complimento con loro e spero che a questa presa di posizione ne seguano molte altre; nel nostro territorio abbiamo assolutamente bisogno di una scuola di qualità.

    (Giuliano Maioli)


  7. Voglio esprimere a Silvio, Morris, Paolo e a tutti i genitori che hanno chiaramente fotografato quanto sia sofferente la scuola dei nostri figli la piena condivisione delle loro preoccupazioni. Investire nella scuola e quindi nel futuro della nostra società sembra essere l’ultimo obiettivo del nostro governo attuale. Alcune espressioni come “tagliare, risparmiare, razionalizzare, limitare, contenere, ridurre, finanza, ecc.” sono divenute prioritarie rispetto ad educare, conoscere, sapere, formare, motivare… Il linguaggio si trasforma adattandosi al nuovo contesto e parallelamente diminuisce l’importanza dell’istruzione sino a diventare un problema da contenere il più possibile. La Scuola non più dimensione sociale rilevante ma fenomeno e strumento economico-politico.
    Assurda e inopportuna la presunzione del ministro di voler trasmettere messaggi rassicuranti della serie “tutto va bene” quando in modo tangibile si riscontra, in ogni realtà scolastica, che “nulla va bene”. Molti studenti, operatori scolastici, docenti e dirigenti manifestano quotidianamente le difficoltà nel vivere adeguatamente il loro progetto di crescita scolastico e/o lo svolgimento efficace di una professione qualificata.
    Vi ringrazio per aver sollecitato una discussione e, in qualità di assessore alla scuola e formazione professionale del Comune di Castelnovo ne’ Monti, sono disponibile da subito ad un incontro con tutti coloro che intendono impegnarsi su questo tema.
    L’obiettivo del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Mariastella Gelmini è quello di riformare il sistema scolastico italiano attraverso i seguenti provvedimenti e leggi che hanno determinato l’attuale situazione: i provvedimenti di legge 133/2008 e la legge 169/2008. La riforma per la scuola primaria e secondaria di primo grado (elementari e medie) è entrata in vigore il 1° settembre 2009 mentre nella scuola secondaria di secondo grado (superiori) si attuerà a partire dal 1° settembre 2010.

    (Mirca Gabrini)


  8. Condivido pienamente le cose scritte prima, sono molto preoccupato per il futuro della scuola e di conseguenza per il futuro di mia figlia che quest’anno è in prima elementare… Non pensavo le cose fossero così disastrose; è proprio vero che sino a quando un argomento non ti tocca in prima persona non ti interessa. Rivolgo un appello a tutti i genitori che hanno dei figli che nei prossimi anni inizieranno ad andare a scuola… Non fate come me, iniziate da subito ad unirvi a noi per migliorare il più possibile il domani della scuola e quindi dare ai vostri figli una più completa istruzione possibile. Scusate lo sfogo ma ora è il momento di agire… TUTTI INSIEME POSSIAMO DIRE LA NOSTRA!!!!

    (Francesco Benazzi)

  9. La colpa NON è dei dirigenti scolastici
    Leggo stupito il gran numero di lettori del nostro annuncio, che questa mattina supera i 900 contatti. Sono in prima persona, ma penso di esprimere la sensazione di quanti con me hanno condiviso e pensato questa iniziativa la gioia di essere arrivati a contattare tante persone ed essere riusciti a metterli a conoscenza di questo grande problema.
    Mi viene una riflessione: penso che queste persone che hanno letto l’annuncio non siano tutte e solo di Castenovo, ma che siano anche di altri comuni, quindi con altre realtà/situazioni/problemi. Chiedo quindi a chiunque volesse gentilmente descriverci l’andamento dei loro plessi, dai genitori ai vari rappresentanti di classe, di circolo, al corpo docente delle altre direzioni didattiche, di portarci a conoscenza delle loro realtà, se anche da loro si vivono questi disagi e se hanno messo in atto delle azioni; in modo che anche noi e altri possiamo prenderne atto e far fronte a questo momento.
    Questa riflessione mi è anche venuta in mente perchè sembra che sia solo un problema della direzione didattica di Castelnovo ne’ Monti, guidata invece in modo molto scrupoloso, preciso e ragionato dal dirigente scolastico Sergio Tamagnini, il quale con le poche forze e risorse economiche che ha a disposizione dal governo si vede quotidianamente a dover far fronte in prima persona (come in questo caso finendo anche sul giornale o trovarsi a dover sostituire una maestra perché non si trova la supplente) al problema. Come genitore, rappresentante del consiglio di circolo e di classe, non mi sento di imputargli, e vorrei precisare, NON dipende da lui, ma dipende esclusivamente dalle poche risorse economiche che lo Stato ha deciso di investire sulla scuola e sull’istruzione dei nostri figli.
    La nostra intenzione è quella di portare a conoscenza del problema più genitori possibili, quindi chiediamo a chiunque di farsi promotore, di informare e di parlarne con altri genitori, per arrivare a organizzare una serata/dibattito (l’idea è quella di organizzarla verso la metà di dicembre) con esperti in materia, aperto a tutti i genitori che intendono approfondire l’argomento.
    Sono il primo a dire che gli sprechi economici vanno eliminati e che lo Stato deve spendere bene i soldi che noi contribuenti gli affidiamo, ma sono anche il primo a sostenere e pretendere che investa le giuste risorse sulla scuola per garantire un insegnamento idoneo ai tempi attuali ai nostri figli.
    Ringraziando tutti coloro che hanno commentato la nostra iniziativa, in particolare l’ex assessore alla scuola Giuliano Maioli e l’attuale Mirca Gabrini, e chiediamo a tutti quelli che invece volevano commentare ma che non l’hanno fatto di farlo e raccontarci le proprie esperienze e idee in modo che anche noi possiamo organizzare la serata/dibattito mirata su determinati temi.

    (Moris Lusetti)

  10. Non perdiamo l’occasione!!!
    Grazie ai tanti che sostengono l’iniziativa. E’ appena iniziata ma speriamo possa trovare più consenso possibile nella nostra montagna, nelle diverse scuole a diverso grado di insegnamento. E’ la condizione minima per poter dire la nostra nel modo più efficace possibile. Noi confidiamo in genitori, insegnanti e dirigenti scolastici e anche politici che abbiano a cuore, più che posizioni ideologiche, la situazione reale della nostra scuola locale.
    La nostra sensazione è che il prossimo anno le risorse a disposizione per la scuola saranno ancora più limitate e la situazione insostenibile per cui occorre davvero fare fronte comune.
    Raccontiamoci quello che succede nelle nostre scuole e il sito di @CRedacon#C (che ringraziamo perché chi lo gestisce è volontario!!!) può essere lo strumento utile per scambiarci informazioni, opinioni e proposte.
    A breve comunicheremo la data e il luogo di un primo incontro (prima settimana di dicembre) per aggiornarci sulla situazione e condividere alcune proposte di intervento prossime.

    (Silvio)

  11. Anche le scuole superiori soffrono già
    Nonostante la riforma delle scuole superiori entrerà in vigore solo nel settembre 2010, la stretta finanziaria si è già materializzata anche nei licei, negli istituti tecnici e quant’altro, costringendo i dirigenti e i responsabili amministrativi ad un lavoro sfibrante e demotivante per assicurare agli alunni un percorso educativo ed istruttivo di qualità. Occorre riportare il tema della scuola in prima pagina nell’agenda politica nazionale e locale. Meno “grande fratello”, meno “escort”, meno “trans che ci spiegano cos’è il vero sale della vita” e più sobrietà, scuola, lavoro, cultura e impegno sociale.

    (Federico Tamburini)

  12. Facciamo sentire la nostra voce
    Nelle scuole superiori i tagli della Gelmini si sono già avuti a partire dai numeri di alunni per classe, dal taglio dei docenti di sostegno, dall’eliminazione delle ore a disposizione. I genitori se ne sono accorti quando i loro figli hanno visto un aumento di ore buche, ad uscire prima o ad entrare dopo a causa di colleghi assenti non sostituiti. Spesso il lavoro scolastico è svolto su base volontaria (vedi uscite didattiche, progetti, attività pomeridiane), ma è giusto? E quando i tagli saranno anche maggiori con l’entrata in vigore della riforma delle superiori (di cui ancora si sa poco e nulla)? E’ encomiabile lo sforzo di molti colleghi e personale ATA (dove lavoravano 5 persone oggi ce ne sono 2) per ridurre al minimo i disagi degli utenti, ma è giusto non far risaltare le grandi difficoltà di scuola e università? Ad esempio i fondi per la ricerca, spariti nel gran calderone Alitalia, anche quelli che dovevano implementare i soldi raccolti con la maratona di Telethon (@CIl Foglio#C, quotidiano, 17.11.2009) difficilmente torneranno a chi erano destinati. E’ vero. I dirigenti scolastici non sono responsabili della situazione, ma dovrebbero far sentire maggiormente la propria voce, proprio perché a contatto con i responsabili di uffici regionali e provinciali. Il senso di responsabilità di tutti noi lavoratori della scuola non può arrivare fino ad occultare quello che sta succedendo: una diminuzione quotidiana della quantità e della qualità della scuola italiana.

    (Cleonice Pignedoli)

  13. Condivisione
    Condividendo il pensiero dei genitori rappresentanti, ringrazio loro proprio per essere stati i portavoce dell’attuale situazione della scuola e di avere iniziato a divulgare le informazioni. Penso che in questo modo si possano coinvolgere tante famiglie e farle diventare protagoniste della vita scolastica dei nostri bimbi e ragazzi. Come insegnante credo in una scuola “di e per” tutti, in una scuola dove il bimbo è al centro. Penso che sia importante, oggi come mai, ricordare a tutti che essere istruito ed educato sia il diritto di ogni bambino e oggi più che mai dovrebbe essere possibile in una scuola materialmente e umanamente adeguata e forte.

    (Anna Bertini)


  14. Noi genitori ci chiediamo veramente cosa stia succedendo nell’ambito scolastico. La 4A di Pieve, come altre classi, ha potuto toccare con mano il problema delle “NON” sostituzioni, bambini che arrivano da altre classi per l’assenza del maestro e i nostri che sono migrati in altre classi per non essere abbandonati a se stessi. Ma questo è giusto??? Come si può pensare a una preparazione scolastica in questo modo??? Il programma deve andare avanti e come??? I nostri bambini sono in grado in questo modo di apprendere al meglio, considerando il fatto che nelle varie classi ci sono bambini con diverse problematiche e con altrettante diverse attenzioni che richiedono??? Noi genitori ci poniamo spesso queste domande e siamo molto preoccupati per il futuro dei nostri figli.

    (Monia)


  15. La problematica scuola è presente in ogni plesso scolastico e sicuramente i tagli effettuati dalla legge Gelmini vengono sentiti ed ampliati negli istituti con pochi bambini. Poche risorse, tagli al numero degli insegnanti; nella nostra scuola per permettere meno ore di accorpamento si è rinunciato al pomeriggio facoltativo, quindi ad attività… un disagio per tutti!
    Abbiamo letto gli interventi e facciamo anche nostro questo richiamo all’attenzione, alla BUONA CURA della CULTURA, BASE e FONDAMENTO DELLA PERSONA E DEL NOSTRO PAESE.

    (Classe III elementare di Busana)


  16. Ho letto tutti i commenti che sono stati espressi prima di me e devo dire c’è ben poco da aggiungere! Lo dico con atteggiamento quasi rassegnato, ma voglio credere che qualcosa si possa ancora fare e per questo mi unisco a tutti loro. Tutti i giorni chiedo a mio figlio come è andata la giornata e tutti i giorni mi riferisce che è stato in una classe di 3^, 4^, di 5^ o di 2^ o che bambini di un’altra classe sono stati nella loro e tutto ciò mi mette addosso ansia e sconforto e penso che forse ho sbagliato ad iscrivere mio figlio al tempo pieno… No, in realtà il problema non è della scuola “la Pieve” ma di tutte le scuole della montagna e allora lo sconforto e l’ansia si trasformano in rabbia e delusione in chi come me crede che la scuola faccia la differenza nella crescita dell’individuo.
    Devo dire che per fortuna i bambini, almeno il mio, non vive questa situazione come un disagio (forse perchè nel suo caso il problema esiste sin dalla prima settimana di scuola per cui la vive come una normalità…), ma avverto il dovere comunque di ringraziare gli insegnanti che fanno di tutto per rendere questa situazione meno pesante di quella che è.
    Non credo di esagerare nel definire gli insegnanti vittime di una riforma che rende più gravoso il loro mestiere. Questa legge forse “avrà ottimizzato le risorse” ma sicuramente è riuscita a mettere tutti contro tutti: i genitori contro gli insegnanti che si assentano troppo, gli insegnanti contro i genitori che si lamentano dal direttore, ecc. ecc. A rimetterci sono esclusivamente i nostri figli. Dobbiamo solo sperare che alla fine i nostri figli non si metteranno loro “contro la scuola”.

    (Antonella)


  17. Sono pienamente d’accordo con la preoccupazione espressa dagli altri genitori. Ricordo che già lo scorso anno le nostre insegnanti ci avevano messo in guardia verso i cambiamenti che lo “tsunami Gelmini” avrebbe portato alla nostra scuola. Purttroppo, però, la reazione di molti genitori è stata un po’ freddina: forse i vecchi iscritti pensavano che la riforma avrebbe toccato solo i nuovi iscritti, e forse i nuovi iscritti avevano creduto davvero che il grido d’allarme che arrivava dagli insegnanti fosse un po’ troppo esagerato. Adesso si vedono i risultati. Peccato che per aprire gli occhi alcuni genitori abbiano dovuto vivere il disagio non sulla loro pelle ma sulla pelle dei loro figli. L’anno scorso venne fatto un bellissimo incontro per illustrare la riforma presso il centro sociale “Insieme” (@Cdi Castelnovo ne’ Monti, ndr#C) (pieno di insegnanti e scarso di genitori) e mentre si parlava delle compresenze che sarebbero quasi sparite io pensavo a mia figlia. La sua prima era composta da 23 bambini e usavano le ore di compresenza per fare informatica (l’aula di informatica della Pieve non può contenere tutta la classe), dividendo la classe in due. L’altro giorno mia figlia mi ha chiesto come mai quest’anno non avevano ancora fatto informatica (con buona pace delle tre “I” della riforma Moratti)! Questo è solo un esempio ed esprime un problema che è presente quotidianamente. Le compresenze sono importanti strumenti didattici, non servono solo a coprire le assenze. Speriamo comunque che le nostre maestre siano, come si diceva un tempo, “di sana e robusta costituzione”. Non so altrimenti dove potrebbero smistare tutti i 22 bambini (per fortuna quest’anno sono meno). Tanto in questo periodo non si ammala nessuno; e, secondo il viceministro Fazio, gli insegnanti non possono vaccinarsi perchè non sono considerati servizi essenziali. Tanto i bambini non si ammalano mai e non sono contagiosi!
    Vorrei concludere comunque ringraziando i nostri maestri (tutti) che contro ogni logica continuano a metterci il cuore… e a volte a rimetterci il fegato. Forse non fanno questo lavoro per i 3 mesi di ferie all’anno.

    (Simonetta Genitoni)

  18. Ringraziamo il sindaco di Ligonchio e assessore alla scuola della Comunità montana
    Il coordinamento genitori della montagna, visto l’articolo “Supplenze, niente soldi” apparso sul giornale @CGazzetta di Reggio#C del 20/11/2009, intende ringraziare pubblicamente il suddetto sindaco ed assessore della Comunità montana dell’importanza data ai problemi della scuola in generale e in particolare in quella della montagna.
    A tal riguardo siamo a conoscenza che mercoledì 25/11/2009 ci sarà in Provincia un incontro sull’eventuale razionalizzazione degli istituti scolastici in montagna. Siamo contrari a ciò e quindi come coordinamento di genitori siamo disponibili eventualmente a protestare attivamente.
    Cogliamo anche l’occasione per informare e per invitare tutti i genitori delle scuole materne, elementari e rappresentanti di classe delle scuole medie inferiori e superiori ad un incontro/dibattito sui problemi di tutte le scuole della montagna (invito ufficiale arriverà attraverso le segreterie scolastiche) per venerdì 4 dicembre 2009 alle ore 20,45 presso la scuola media “Bismantova” di Castelnovo ne’ Monti, in via Sozzi, 1.
    Ringraziamo anticipamente dell’eventuale partecipazione.

    (Coordinamento genitori)

  19. Pari opportunità: fatti, non parole
    Si sta diffondendo, tra i docenti, un senso di impotenza. Da una parte, il taglio di risorse, che rende difficile anche mantenere le ore di lezione, e la sorveglianza dei minori, in carenza di docenti per le sostituzioni. Dall’altra, la campagna condotta dall’attuale governo “contro” la scuola e i docenti, accusati di “sessantottismo”. E’ la strategia – sempre efficace – di individuare un “nemico” da combattere e additare alla pubblica opinione. La soluzione è la proposta di una scuola del “merito”, che azzeri il “piattume” sessantottesco. Sono solo parole. La realtà sono otto miliardi di “tagli”. La realtà è la dequalificazione della scuola pubblica. Immagino, nel giro di cinque anni – una legislatura – che si realizzi il disegno politico di sfasciare la scuola pubblica. Una sorta di tanto peggio tanto meglio. A quel punto, se ci sarà di nuovo questo governo, l’istruzione verrà spartita in due: un’istruzione decente (privata) a chi può pagarsela, un rimedio (pubblico) per chi non può. Con buona pace delle “pari opportunità” di cui si fa paladina il ministro Gelmini. Un disegno politico del tutto legittimo, per chi ritiene di votarlo, ma che non è espresso chiaramente; procede in modo subdolo, mentre le parole dicono altro. Invito i genitori (utenti e finanziatori della scuola pubblica) che credono in uno Stato che garantisca di fatto (e non a parole) le pari opportunità, a riflettere su ciò che sta accadendo, perchè è solo l’inizio di quello che accadrà in seguito.

    (Commento firmato)


  20. Grazie “commento firmato”, perchè da genitore ed insegnante di parole NON NE HO PIU’ (altro che impotenza: c’è rabbia, amarezza, schifo!) e ciò che leggo nelle tue righe è quanto anche a me viene dal cuore: occorre riflettere su ciò che sta accadendo (anche se è un po’ tardi!!).

    (Gemma Spadacini)