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Il ricercatore reggiano Roberto Orosei illustra l’Italia nello spazio: missioni, tecnologia e scienza

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Il 2009 è stato proclamato anno internazionale dell’astronomia; infatti proprio quattro secoli or sono Galileo Galilei iniziava le osservazioni con il cannocchiale. Nell’occasione l’Unione cattolica italiana insegnanti medi promuove un incontro con il reggiano dott. Roberto Orosei, ricercatore presso la sede di Roma dell'Istituto di fisica dello spazio interplanetario, sul tema “L’Italia nello spazio: missioni, tecnologia e scienza”.

L’incontro si svolgerà venerdì 27 novembre 2009 alle ore 16.00 presso il Centro Giovanni XXIII, in via Prevostura, 4 a Reggio Emilia. Sono invitati docenti, dirigenti scolastici, studenti e quanti sono interessati all’astronomia; sarà rilasciato attestato di partecipazione.

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Nato a Reggio Emilia il 25 maggio 1968, Roberto Orosei ha conseguito il diploma di maturità scientifica nel luglio 1987 presso il Liceo Scientifico "Lazzaro Spallanzani" di Reggio Emilia, con il voto di 60/60. Si è laureato con il massimo dei voti e la lode in astronomia il 18 dicembre 1992 presso l'Università degli studi di Bologna. Titolo della tesi: "Evoluzione termica e differenziazione chimica di un nucleo di cometa: formazione di una crosta". Ha superato il 19 marzo 1999 l’esame finale del dottorato di ricerca in telerilevamento, XI ciclo, presso il Dipartimento di ingegneria e tecnica dell'informazione e delle telecomunicazioni dell'Università di Roma "La Sapienza" con la tesi: "Theoretical and numerical tools for microwave experiments in planetary missions". Roberto Orosei è attualmente ricercatore presso la sede di Roma dell'Istituto di fisica dello spazio interplanetario. La sua attività si concentra sullo sviluppo, sulla pianificazione delle operazioni e sull'analisi e l'archiviazione dei dati di sensori radar ed ottici per telerilevamento in missioni di esplorazione planetaria. Si è inoltre occupato di modellizzazione numerica dell'evoluzione termofisica dei nuclei di cometa e della interazione di onde elettromagnetiche a bassa frequenza con le superfici planetarie. Ha partecipato ai seguenti progetti internazionali. Co-investigator dell'esperimento MARSIS (MArs Radar Subsurface and Ionosphere Sounder) per la missione ESA Mars Express. In questo progetto ha svolto attività di modellizzazione delle proprietà elettromagnetiche della crosta marziana per lo studio della propagazione di onde elettromagnetiche nel sottosuolo nella fase di progettazione dello strumento. A partire dal 2008 é stato nominato Deputy Principal Investigator dell'esperimento Team Member del gruppo scientifico dell'esperimento SHARAD (SHAllow RADar) per la missione NASA Mars Reconnaissance Orbiter. In questo progetto ha svolto attività di modellizzazione delle proprietà elettromagnetiche della crosta marziana per lo studio della propagazione di onde elettromagnetiche nel sottosuolo nella fase di progettazione dello strumento. Contribuisce inoltre allo sviluppo del software per l'analisi dei dati dello strumento, ed è responsabile per la loro archiviazione.